Popolazione in Cina



CINA: POPOLAZIONE A 1,3 MILIARDI, CONTINUA CONTROLLO NASCITE

     (ANSA) - PECHINO, 28 MAR - Annunciando che il quinto
censimento condotto al Primo novembre dello scorso anno ha
contato con una minima percentuale di errore 1,295 miliardi di
cinesi, il governo di Pechino si e' impegnato a continuare il
controllo demografico, malgrado il rallentamento nella crescita
della popolazione.
   Oltre dieci milioni di persone hanno lavorato per il
censimento, in cui sono state consumate diecimila tonnellate di
carta.
   Nei dieci anni e quattro mesi dal precedente censimento la
popolazione cinese e' cresciuta di 132,15 milioni di persone,
cioe' oltre due volte l'Italia, con un tasso di crescita
naturale dell'11,66 per cento, lo 0,4 per cento in meno della
fine degli anni Ottanta.
   Grazie al controllo demografico - che impone il figlio unico
nei centri urbani e concede un secondogenito nelle campagne solo
se il primo e' portatore di handicap o femmina - il tasso di
natalita' e' passato dal 15,23 per mille all'8,77 per mille. Il
che vuol dire una media di oltre dieci milioni di nuovi nati
ogni anno, per cui non ci sono possibilita' di cambiamenti nella
pianificazione familiare, ha detto il vicedirettore del Gruppo
responsabile per il censimento, Zhu Zhixin, ad una conferenza
stampa a Pechino.
   Malgrado l'invecchiamento della popolazione - 88,11 milioni,
cioe' il 6,96 per cento, sono sopra i 65 anni - una famiglia
cinese e' oggi composta in media di 3,44 persone, 0,52 in meno
rispetto al censimento del 1990.
   Zhu ha detto che la percentuale di errore e' dell'1,81 per
cento, un tasso considerato ''molto buono'' dagli standard
internazionali.   Neonati nascosti per non subire le
penalizzazioni previste per chi viola il piano demografico e una
popolazione di gente in perenne movimento alla ricerca di
lavoro, sulla quale ancora non ci sono i dati, sono i due
principali ostacoli incontrati nel censimento.
   Neanche i dati sul rapporto tra i sessi sono disponibili, ma
alla fine del 1999 c'erano 106,74 uomini ogni 100 donne. Alla
nascita il rapporto era di 117 maschi ogni 100 bambine. Zhu ha
ammesso che la differenza e' in parte determinata da aborti di
figlie - che la tradizione considera una sventura. L'ecografia
per determinare il sesso sarebbe proibita, ha detto Zhu.
   Il censimento ha rivelato una tendenza all'urbanizzazione:
nelle citta' piccole e grandi vivono ora 455,94 milioni di
persone, con una crescita del 9,86 per cento. Nelle zone rurali
ci sono 807,39 milioni di persone.
   L'analfabetismo e' calato del 9,16 per cento rispetto al
1990: oggi ci sono 85,07 milioni di analfabeti sopra i 15 anni.
   I laureati sono 45,71 milioni, con una percentuale quasi
raddoppiata rispetto a dieci anni fa.(ANSA).

     AH

28/03/2001 17:06

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