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Aeroporti, diventano civili 15 scali militari
ma secondo voi, è un modo per scaricare spese militari su altri dicasteri,
pur mantenendo la possibilità di uso?
Non si capisce bene come Grazzanise, dove risiede il 9° stormo dotato di
F16, sia possibile per entrambi gli usi.
Stipulato il protocollo interministeriale
Aeroporti, diventano civili 15 scali militari
Interessati, tra gli altri, Roma Ciampino, Ancona Falconara, Napoli
Capodichino, Catania Fontanarossa e Palermo Boccadifalco
Roma, 23 ott. (Adnkronos) -
Diventano civili 15 aeroporti militari, a seguito del protocollo d'intesa
stipulato tra il ministro della Difesa, il ministro delle Infrastrutture e
dei Trasporti e il ministro dell'Economia. Si tratta di Ancona Falconara,
Comiso, Napoli Capodichino, Treviso Sant'Angelo, Brescia Montichiari,
Catania Fontanarossa, Rimini, Palermo Boccadifalco, Vicenza, Verona
Villafranca, Udine Campoformido, Roma Ciampino, Brindisi, Cagliari Elmas e
Capua. Per Grazzanise l'intesa prevede che a breve questo aeroporto, al
momento solo militare, passerà ad essere uno scalo militare aperto al
traffico civile.
In base all'intesa, propedeutica a specifici accordi di programma per ogni
struttura, annuncia l'Enac in una nota, questi aeroporti, attualmente in
capo al demanio difesa, passeranno al demanio statale, ramo trasporti
dell'aviazione civile.
Secondo quanto concordato dai ministri, verrà costituito un apposito gruppo
di lavoro composto dai tre ministeri interessati, dall'Enac e dall'Enav, il
cui obiettivo è l'elaborazione di accordi di programma per ogni singolo
aeroporto per definirne, così, tempi, modalità e risorse per i
trasferimenti e gli eventuali adeguamenti di infrastrutture, impianti e
servizi di assistenza al volo.
Tuttavia si continuerà a prevedere, anche dopo il cambio di destinazione,
lo svolgimento di eventuali attività programmate dalla Difesa. Il cambio di
status avrà efficacia a decorrere dalla registrazione dei relativi decreti
interministeriali.
ancora questa volta dal Mattino
L’INTESA PER LA SMILITARIZZAZIONE
Aeroporti: Capua all’Enac, ancora attese per Grazzanise
STEFANO CANCIELLO
L'aeroporto «Oreste Salomone» di Capua, insieme ad altri quattordici
facenti capo fino ad oggi al Demanio della Difesa e, quindi, considerati
strutture militari, saranno trasferiti all'Aviazione civile.
A dare la notizia, l'Ente per l'Aviazione civile (Enac) a seguito del
protocollo d'intesa stipulato tra il ministro della Difesa, il ministro
delle Infrastrutture e dei Trasporti ed il ministro dell'Economia per la
smilitarizzazione di quindici aeroporti, tra cui Napoli Capodichino.
Contemporaneamente - spiega sempre l'ente - l'intesa prevede anche che a
breve l'aeroporto di Grazzanise, al momento solo di uso militare, passerà
«a breve» ad assumere un ruolo misto, cioè aperto sia al traffico militare
che civile. I ministri hanno anche concordato che sarà costituito un
apposito gruppo di lavoro composto dai tre Ministeri interessati, dall'Enac
e dall'Enav per consentire l'elaborazione di accordi di programma per ogni
singolo aeroporto e definire, così, tempi, modalità e risorse per i
trasferimenti e gli eventuali adeguamenti di infrastrutture, impianti e
servizi di assistenza al volo, pur continuando a prevedere, anche dopo il
cambio di destinazione d'uso, lo svolgimento di eventuali attività
programmate dalla Difesa. Si avvera, così, quanto auspicato dal sindaco di
Capua, Alessandro Pasca di Magliano che sul cambio d'uso dell'aeroporto
Salomone aveva puntato già da tempo, per incentivare la realizzazione di un
polo aeronautico, utile alle attività del Centro Ricerche Aerospaziali
(Cira) e al futuro insediamento della Piaggio Aero. Per l'aeroporto di
Grazzanise, il «couso», ovvero l'uso misto viene recepito come il primo
passo verso la realizzazione del previsto terminal aereo internazionale. Ma
il fatto che l’intesa rinvii, con l’espressione «a breve», l’effettiva
apertura all’uso civile crea non poche preoccupazioni. «Per Grazzanise -
commenta l'assessore ai Trasporti della Campania, Ennio Cascetta - siamo
ancora alle dichiarazioni di intenti. Ciò, - ricorda l'assessore -
nonostante nel dicembre del 2001 sia stato firmato un accordo firmato da
Berlusconi, Bassolino e Lunardi, per il sistema aeroportuale campano».