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CINQUE DENUNCE AGLI STUDENTI DI SCIENZE POLITICHE PER LA CONTESTAZIONE DEL CONVEGNO SULL'ESERCITO EUROPEO DEL 27/04/2004.



CINQUE DENUNCE AGLI STUDENTI DI SCIENZE POLITICHE PER LA CONTESTAZIONE
DEL CONVEGNO SULL'ESERCITO EUROPEO DEL 27/04/2004.



A seguito della mobilitazione della scorsa settimana in occasione del
convegno sull'esercito europeo a Scienze Politiche di Roma "la Sapienza"
organizzato da Forza Italia, a cinque studenti dell'Aula Dodici
Autogestita sono state oggi notificati dei provvedimenti dove si contestano i
seguenti reati : VIOLENZA PRIVATA, AGGRESSIONE E RESISTENZA A PUBBLICO
UFFICIALE, OLTRAGGIO E LESIONI, DANNEGGIAMENTO DI BENI PUBBLICI E
ISTIGAZIONE A DELINQUERE.



Ancora una volta la facoltà di Scienze Politiche di Roma si presta ad
essere un terreno di sperimentazione di nuove forme di controllo e di
repressione nell'Università. Questo è il quinto provvedimento legale che
cade sulla testa degli studenti nel giro di pochi mesi.

Dallo sgombero dell'Aula Dodici ad oggi praticamente tutte le
principali iniziative di mobilitazione indette dagli studenti sono state 
gestite
con l'uso spropositato della forza e con conseguenti identificazioni e
denunce.



Inedito in questi provvedimenti è il reato per istigazione a
delinquere. A chi era presente quel giorno viene quasi da ridere. La
contestazione contro i generali e i docenti guerrafondai che tenevano quel 
convegno
è stata partecipata da più di duecento studenti e nessuno di noi si è
sentito "istigato" da terzi nel ripudiare la guerra che entra
nell'Università.

Le forze dell'ordine che erano presenti lo sanno bene così come
conoscono le loro gravi responsabilità nell'aver creato un clima di tensione
fin dall'inizio. Tra tutti, ad essersi distinto è stato il comportamento
dello stesso commissario , autore tra l'altro dell'unico danno arrecato
ad una panca di legno mentre si apprestava a consegnare calci e pugni
ad una studentessa.



Sembrerebbe che a sostegno del reato per "lesioni" tre agenti si siano
fatti refertare a seguito degli "scontri". Non è la prima volta che
viene usato questo metodo. Gli studenti e le studentesse che quel giorno
hanno riportato ferite potranno testimoniare su chi ha praticato
realmente violenza.



Nonostante questi tentativi intimidatori continueremo nel nostro
percorso di espressione del dissenso, di rifiuto di un esplicito tentativo di
militarizzazione di uno spazio pubblico, di smascheramento dei nessi
tra guerra e ricerca.



FUORI LA POLIZIA E L'ESERCITO DALL'UNIVERSITA'

SAPERE BENE PUBBLICO GLOBALE



AULA DODICI AUTOGESTITA