[Disarmo] La NATO allunga lo sguardo sull’Indo-Pacifico



Il summit di Washington, svoltosi dal 9 al 12 luglio, ha segnato il 75° anniversario della NATO. Questa celebrazione è stata accompagnata da numerosi interrogativi, inclusa la stessa identità dell’alleanza. Per la terza volta, sono stati invitati e hanno partecipato i Capi di Stato di Giappone, Corea del Sud, Australia e Nuova Zelanda, sollevando una domanda cruciale: la NATO dovrebbe assumere un ruolo più significativo nell’Indopacifico?

Durante il vertice NATO di Madrid del 2022, l’alleanza ha rilasciato il più recente Strategic concept, in cui si afferma che “gli sviluppi in quella regione (l’Indo-Pacifico) possono influenzare direttamente la sicurezza euro-atlantica“.

Ufficialmente, la partecipazione di Corea del SudGiapponeAustralia Nuova Zelanda (gli Indo-Pacific 4) è mirata allo scambio di prospettive tra alleati e al rafforzamento della cooperazione in ambiti come la cybersicurezza, la gestione delle minacce transnazionali (terrorismo), la promozione delle norme internazionali e il miglioramento dell’interoperabilità e della cooperazione dei sistemi di difesa.

Tuttavia, la frequente menzione delle minacce transregionali alla sicurezza, in riferimento a Russia e Cina, alimenta le speculazioni su un possibile interesse della NATO ad espandere il raggio di azione oltre la sua regione storica.

Andrei Daniel Lacanu 

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