[Disarmo] Sardegna, poligono militare di Quirra, secondo la perizia nessun disastro ambientale



Sempre a proposito di quanto ci hanno scritto direttamente dalla Sardegna:

L'inchiesta sul più grande poligono militare d'Europa 

’inchiesta della Procura sarda era partita nel 2011 dopo alcuni casi di tumore 
tra militari e pastori e alcune malformazioni su animali nati nella zone. 
Secondo le indagini della Procura le morti sospette erano da ricondurre agli 
esperimenti con armi e munizioni radioattive e all'interramento di bombe e 
munizioni della Seconda guerra mondiale.
Quirra 04 giugno 2014Non c'è stato nessun disastro ambientale e non furono 
usate armi con materiale radioattivo nella zona del poligono di Quirra. Lo ha 
stabilito la perizia del professor Mario Mariani, docente di ingegneria 
nucleare del Politecnico di Milano. Il perito, su incarico del Gup Nicola 
Clivio, aveva il compito di accertare la presenza di sostanze tossiche nell’
area militare di Quirra, il più grande poligono d'Europa, tra le province di 
Cagliari e Ogliastra.

La perizia è stata depositata, dopo più di un anno di indagini, nel corso 
dell'udienza preliminare del processo per i cosiddetti ‘veleni di Quirra’, in 
corso a Lanusei (in provincia di Ogliastra).

Il contenuto della perizia
Secondo il perito la presenza di metalli pesanti e di agenti inquinati - 
trovati durante l'inchiesta della procura di Lanusei avviata nel gennaio 2011 - 
è riconducibile al "fondo naturale" ossia alla composizione dei suoli e delle 
rocce della Sardegna e non alle esercitazioni militari.

"Anche analizzando i cluster (cioè la combinazione di diversi metalli) - 
scrive Mariani - si è arrivati alla deduzione che questi sono così diffusi 
dentro e fuori l'area militare che è più probabile siano di origine naturale, 
anche se in alcuni casi superano i limiti stabiliti dalla legge".

Nella stessa relazione il perito rimanda però ad un'equipe di tecnici esperti 
nelle varie materie (biologi, geologi, chimici) per poter avere un quadro più 
completo della situazione. Mariani sarà sentito in aula il prossimo 18 giugno, 
data fissata anche per le conclusioni delle parti.

Morti sospette e l'agnello con due teste
L’inchiesta della Procura era partita da una serie di casi di tumore tra 
militari e pastori e da alcune malformazioni su animali nati nella zona. 
Secondo il procuratore di Lanusei, Domenico Fiordalisi, le morti sospette per 
tumori e leucemie erano da ricondurre all’inquinamento prodotto dagli 
esperimenti con armi e munizioni radioattive e allo smaltimento illecito di 
bombe e munizioni della Seconda guerra mondiale.

Tra le malformazioni animali quella più nota risale al 2011: un agnello con 
due teste nelle cui sue ossa furono trovare "tracce di uranio non naturale". 
Nello stesso periodo la Procura decise di far riesumare una ventina di 
allevatori, morti fra il 1995 ed il 2010 a causa di tumori, per accertare se vi 
fossero state contaminazioni da sostanze radioattive. Le analisi hanno rivelato 
la presenta di torio radioattivo e altri metalli pesanti cancerogeni ben oltre 
i limiti di legge.

L’area del poligono è stata quindi posta sotto sequestro e nel provvedimento 
emesso dalla Procura si legge che  "Il 25 ottobre 1988 nel Poligono di Quirra 
fu sparato un missile con una testata all'uranio impoverito, particella poi 
trovata nelle ossa di un agnello a due teste nato in quella  zona. (…) tra i 
rifiuti interrati ci sarebbero sostanze con cadmio, piombo, antimonio e napalm 
e che tra gli animali malformati vi sono esemplari con sei zampe, con gli occhi 
dietro le orecchie e, appunto, a due teste. L'acqua contaminata sarebbe poi la 
causa di alcuni tumori".

Gli indagati
20 persone sono indagate per omissioni, abuso d’ufficio, favoreggiamento, 
falso ideologico e ostacolo all’accertamento del disastro ambientale. Tra loro 
ci sono generali, ex comandanti, professori universitari (accusati di aver 
diffuso informazioni false per tranquillizzare i cittadini), tecnici, fisici e 
anche il primo cittadino di Perdasdefogu, Walter Mura, accusato di aver 
ostacolato la giustizia. 

Le parti civili
Gli avvocati delle presunte vittime della cosiddetta "sindrome di Quirra" dopo 
la pubblicazione della perizia hanno annunciano che "sarà battaglia". "I nostri 
consulenti sono già al lavoro e sono molte le domande che abbiamo da porre al 
perito che è giunto a queste conclusioni", ha anticipato l'avvocato Gianfranco 
Sollai. Tra le parti civili anche la Provincia di Cagliari e i comuni di 
Villagrande, Ulassai, Tertenia e Villaputzu, i cui territori sono interessati 
dall’area del poligono.

La prossima udienza
Il giudice ha fissato la nuova udienza per l’11 luglio prossimo, giorno in cui 
potrebbe decidere se rinviare a giudizio o meno i 20 indagati.
http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/poligono-militare-di-Quirra-secondo-
la-perizia-nessun-disastro-ambientale-1e554b74-e727-4f20-bfba-3a48e0900912.html