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[Disarmo] Caccia cinesi inseguono aerei Usa e giapponesi nei cieli delle Senkaku
- Subject: [Disarmo] Caccia cinesi inseguono aerei Usa e giapponesi nei cieli delle Senkaku
- From: "rossana123 at libero.it" <rossana123 at libero.it>
- Date: Sat, 30 Nov 2013 00:00:42 +0100 (CET)
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I jet di Pechino sono decollati per accertare l’identità dei velivoli entrati nella zona di “identificazione della difesa aerea”. Sale la tensione La Cina ha fatto decollare i caccia dopo che gli aerei americani e giapponesi sono entrati nella “zona di identificazione della difesa aerea”, istituita da Pechino la scorsa settimana nel Mar della Cina orientale. E’ quanto ha riferito l’agenzia di stampa cinese Xinhua. “Diversi aerei da combattimento sono subito decollati per accertare l’identità” dei velivoli Usa e nipponici entrati nella zona di identificazione della difesa aerea, ha riportato Xinhua, citando il portavoce della forza aerea Shen Jinke. Shen ha precisato che i caccia hanno identificato due velivoli da ricognizione americani e 10 aerei giapponesi, tra cui un F-15. Il portavoce ha quindi dichiarato che la forza aerea ha avuto la missione di monitorare i voli stranieri nella zona “durante tutto il processo, con tempestiva identificazione”. Sabato scorso, Pechino ha decretato, in modo unilaterale, una “zona di identificazione della difesa aerea” che comprende gran parte del Mar della Cina orientale, tra cui l’arcipelago delle isole Senkaku, amministrato dal Giappone, ma rivendicato da Pechino come isole Diaoyu. Il quotidiano in lingua inglese Global Times, in un editoriale in cui il tabloid che fa capo al Quotidiano del Popolo, il più importante giornale cinese, ipotizza che «forse un imminente conflitto tra Cina e Giappone è da mettere nel conto». La Cina deve prendere «contromisure in tempo utile e senza esitazione contro il Giappone» quando viola la nuova zona di identificazione aerea di Difesa: recita l’editoriale. Nonostante il Giappone non sia stato l’unico Paese ad avere criticato la Cina per l’istituzione di un’area di identificazione aerea di Difesa (cosiddetta ADIZ nell’acronimo in inglese), è solo Tokyo l’obiettivo della stampa cinese. La nuova zona comprende l’arcipelago delle isole Senkaku, sotto amministrazione giapponese, ma che la Cina rivendica come Diaoyu, e che sono da tempo al centro di una disputa tra i due Paesi, che se ne contendono la sovranità. La Cina ha ricevuto critiche per l’istituzione dell’ADIZ anche da Stati Uniti, Australia e Corea del Sud. Nell’editoriale, il quotidiano esprime un linea diversa per ognuno di questi Paesi. «Se gli Stati Uniti non si spingeranno troppo in là, non li punteremo per salvaguardare la nostra zona aerea di Difesa» scrive il quotidiano cinese. L’Australia, invece, «può essere ignorata, al momento». Linea ancora diversa per la Corea del Sud: Seul «comprende di non essere l’ obiettivo della ADIZ» e la Cina «non ha quindi bisogno di modificare le sue azioni» verso Seul. Se la tensione sul cielo del Mare Cinese Orientale dovesse continuare, ci potrebbero essere frizioni e conflitti tra Cina e Giappone simili a quelli tra Usa e Urss durante la Guerra Fredda, conferma il quotidiano. «Siamo pronti a ingaggiare un confronto prolungato con il Giappone» conclude il Global Times. Giovedì Pechino ha inviato i suoi caccia sulla ADIZ per pattugliare la nuova zona aerea e ha ventilato la possibilità che questo tipo di controllo aereo possa diventare una costante in futuro. Nelle scorse ore, Pechino ha poi ribadito che le regole di identificazione degli aerei che sorvolano la nuova ADIZ (rendere nota la propria nazionalità e il proprio piano di volo e a rimanere in contatto radio con le autorità cinesi) non si applicheranno ai voli di linea o ai voli commerciali. Lunedì scorso, poche ore dopo la proclamazione del nuovo spazio aereo, gli Stati Uniti avevano inviato sulla ADIZ cinese due B-52 senza armi a bordo, partiti dalla base militare di Guam, nell’Oceano Pacifico, per un’esercitazione militare. I due bombardieri Usa hanno sorvolato il nuovo spazio aereo senza avvertire le autorità cinesi, che in seguito hanno dichiarato di avere «monitorato» il passaggio degli aerei americani; Washington aveva infatti dichiarato di non considerare valido il nuovo spazio aereo e che non avrebbe rispettato le regole decise da Pechino. http://www.lastampa.it/2013/11/29/esteri/caccia-cinesi-inseguono-aerei-usa-e- giapponesi-nella-zona-rossa-FIzZ9g6oTjW4kZhUOwQF8H/pagina.html
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