Israele si addestra su Jet italiani



PILOTI ISRAELE SI ADDESTRERANNO SU JET ITALIANI

http://nena-news.globalist.it/?p=16460

L´aviazione dello Stato ebraico ha deciso di acquistare gli M-346 della Alenia Aermacchi 
annullando le precedenti intese raggiunte con i sudcoreani per i T-50 Golden Eagle. Si 
stringono i rapporti tra Roma e Tel Aviv nei settori delle Forze Armate e della sicurezza.

Gerusalemme, 19 gennaio 2012, Nena News - Israele sembra aver preso la sua decisione. 
Acquisterà 25-30 jet da addestramento M-346 della italiana Alenia Aermacchi, spendendo 
un miliardo di dollari, e rinuncerà ai T-50 Golden Eagle sudcoreani che pure fino a qualche 
tempo fa apparivano la sua prima opzione. Israele deve sostituire i suoi A-4 Skyhawks, 
velivoli del periodo della guerra del Vietnam sui quali si addestrano da 30 anni i suoi piloti. 
Se non ci saranno sorprese, i top gun israeliani - impegnati quasi quotidianamente in 
missioni di guerra contro obiettivi a Gaza e che nei prossimi mesi potrebbero decollare in 
direzione delle centrali nucleari iraniane - si addestreranno su aerei di fabbricazione 
italiana.

Non è chiaro cosa abbia convinto gli israeliani. I jet da addestramento italiani e sudcoreani 
hanno caratteristiche simili e Seul aveva anche offerto alle Industrie Militari di Israele (IMI) 
accordi futuri per 5 miliardi di dollari. Roma invece in cambio dell´acquisto degli M-346 
aveva messo sul tavolo contratti futuri per «appena» un miliardo di dollari. Secondo la 
stampa locale, Israele avrebbe scelto gli aerei della Alenia Aermacchi perché interessato a 
sviluppare con l´Italia progetti per la costruzione di satelliti, attraverso le sue industrie 
aeronautiche, e perché attirato dalla probabile vendita a Roma di droni, una delle sue 
«specialità».  L´Italia inoltre dovrebbe acquistare in Israele due AWACs, gli aerei radar.

Le speranze della Alenia Aermacchi sembravano aver subito un duro colpo lo scorso 19 
novembre quando un M-346 era precipitato in mare durante l´air show organizzato 
annualmente negli Emirati arabi uniti. Invece sembra aver ugualmente  strappato il «sì» di 
Israele, grazie anche i rapporti militari e di sicurezza sempre più stretti tra i due paesi. 
Soprattutto tra le due aeronautiche militari. Di recente i piloti  israeliani si sono addestrati in 
Sardegna e quelli italiani nel Neghev. Nena News

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GAZA ATTENDE UN´ALTRA «PIOMBO FUSO»
Ieri due palestinesi uccisi a Beit Hanoun. Per Israele volevano compiere un attacco. Le 
famiglie smentiscono: erano alla ricerca di materiali da riciclare.

http://nena-news.globalist.it/?p=16456

MICHELE GIORGIO

Gaza, 19 gennaio 2012, Nena News - Gaza ha avuto ieri un assaggio di ciò che potrebbe 
accadere nei prossimi mesi, quando, secondo le dichiarazioni fatte nelle ultime ore dagli 
stessi comandi militari israeliani, potrebbe scattare una nuova vasta offensiva militare 
contro la Striscia, simile all´operazione «Piombo fuso» del dicembre 2008 (1.400 palestinesi 
uccisi). Aviazione e forze di terra ieri mattina hanno colpito simultaneamente quello che una 
portavoce militare israeliana ha descritto con un «gruppo di miliziani armati». Due i morti: 
Mohamed Shaker Abu Audeh e Khaled Ahmed al Zaanin. Il primo è stato ucciso sul colpo, il 
secondo è spirato in ospedale. Tre i feriti. Tutti erano a bordo di un carretto tirato da un 
asino e, sempre secondo Israele, si preparavano a sotterrare ordigni esplosivi ad est di Beit 
Hanoun. Uno di queste bombe, ha aggiunto la portavoce, sarebbe esplosa quando il 
carretto è stato centrato da uno dei 4 razzi sganciati da un elicottero Apache.

Questa versione viene smentita a Beit Hanoun. «I famigliari e gli amici dicono che 
Mohammed e Khaled non facevano parte di alcuna organizzazione armata, erano dei 
semplici lavoratori diretti al confine al solo scopo di raccogliere metalli e detriti da 
riutilizzare e vendere», ha riferito al manifesto Rosa Schiano, una fotografa italiana che 
vive e lavora a Gaza da alcuni mesi. Erano civili anche per Mohamed Abu Selmiya, capo 
dei servizi sanitari d´emergenza nella Striscia. In varie aree di Gaza lungo le linee di confine 
- sorvegliate centimetro per centimetro dall´esercito israeliano - si ammassano notevoli 
quantità di detriti in parte riciclabili e i giovani palestinesi pur di raggiungerle si spingono a 
breve distanza dalle postazioni israeliane. Da parte loro i servizi di sicurezza di Hamas 
hanno parzialmente confermato la versione israeliana, sostenendo che l´area dove è stato 
colpito il carretto viene spesso usata dai miliziani per sparare razzi e che i due giovani morti 
appartenevano ad un gruppo salafita. Il movimento islamico (che controlla Gaza dal 2007) 
nelle scorse settimane ha ordinato la fine dei lanci di razzi e si è proclamato a favore di una 
«resistenza popolare» non più armata contro Israele.

Ieri si sono avuti sviluppi anche nel lento processo di riconciliazione Hamas-Fatah, il partito 
guidato dal presidente Anp, Abu Mazen. Questi vedrà al Cairo il leader di Hamas, Khaled 
Mashaal. Nena News

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