COMUNICATO STAMPA



Incredibile duetto fra FIM e FIOM sugli F-35.

(mando entrambi i comunicati).

 


ALENIA: MASAT (FIOM), NESSUNA INCOERENZA IN NOSTRA POSIZIONE SU F35

Roma, 19 gen - “Leggo con sorpresa una dichiarazione di Marco Bentivogli, segretario nazionale della Fim-Cisl, inopinatamente polemica nei confronti della Fiom-Cgil in relazione a una nostra pretesa incoerenza circa la questione del programmato acquisto dei caccia bombardieri F35". Così in una nota Massimo Masat, coordinatore nazionale Fiom-Cgil del gruppo Finmeccanica. “Rispetto a tale questione desidero ricordare, innanzitutto, che la Fiom è l’unica organizzazione sindacale che, in modo chiaro, abbia sempre sostenuto l’inopportunità, per il nostro Paese, di acquisire gli F35. Anche negli incontri avuti in questi ultimi anni, abbiamo ripetutamente manifestato ai vertici di Alenia questa nostra posizione e non ci risulta che nessuno, a partire dalla Fim-Cisl, abbia fatto altrettanto. Nel corso della recente trattativa unitaria tra i sindacati dei metalmeccanici e Alenia Aeronautica, è venuto al pettine uno dei nodi che sono appunto conseguenza della discutibile scelta del Governo italiano di acquisire gli F35. Mentre, infatti, Alenia partecipava con un ruolo decisivo alla progettazione dell’Efa, nel caso degli F35 svolge solo un ruolo parziale, relativo specie a fasi di assemblaggio. Ciò, tra l’altro, priva di ruolo i reparti di progettazione insediati a Torino e crea, comprensibilmente, grande preoccupazione tra i lavoratori più qualificati. D’altra parte, visto che in relazione agli F35 Alenia Aeronautica progetta di costruire un nuovo stabilimento a Cameri, in provincia di Novara, una parte dei lavoratori oggi attivi a Caselle rischia di dover cambiare città per mantenere il proprio posto di lavoro.” “Nel corso della recente trattativa di Gruppo, coerentemente alla propria impostazione sindacale, la Fiom si è fatta carico di difendere il futuro sia dei lavoratori di corso Marche che di quelli di Caselle. Tra la posizione generale della Fiom e quella seguita nel corso della recente trattativa non c’è quindi alcuna contraddizione. Ribadiamo comunque che per noi, indipendentemente dalla crisi economica, il Governo italiano dovrebbe riconsiderare l’acquisto degli F35 e dirottare le risorse relative a tale acquisto verso lo sviluppo degli attuali prodotti proprietaria di Alenia Aermacchi e verso lo sviluppo di un nuovo aereo civile progettato e prodotto in Italia, garantendo la saturazione degli attuali organici sia di progettazione e di ingegneria che di produzione".



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COMUNICATO STAMPA

Dich. Marco BENTIVOGLI Segr.Naz. FIM Cisl Sugli F35 la Fiom è contro MA ANCHE favorevole…

 

Gli argomenti eticamente sensibili meritano, riflessione e pacatezza.

Virtu' da non confondere con l'ambiguità. Non si può mettere i sandali la domenica nelle marce della pace e indossare gli anfibi durante la settimana...

Ci riferiamo alla posizione assunta dalla Fiom Nazionale contro l'acquisto degli F35, che riteniamo più' che legittima.

Ricordiamo, tuttavia, che nell'accordo Alenia Aeronautica di soli due mesi orsono (8 novembre 2011), la Fiom Nazionale, su spinta della Fiom di Torino ha, durante la nottata precedente all'intesa ha bloccato il negoziato, sulla condizione per la Fiom “imprescindibile” per proseguire la trattativa di ridiscutere il sito relativo all’assemblaggio dell'ala del F35 da Cameri(NO) a Torino Caselle.

Questa e' pura schizofrenia, tipica di chi non ha più la forza di una sintesi politica nazionale su nessuna questione.

La Fim Cisl ritiene con chiarezza, e tutti i giorni della settimana, inevitabile un ridimensionamento ed una rimodulazione temporale del programma degli F35 che, peraltro, attualmente rischia solamente di accelerare la conclusione del ciclo di vita degli Efa, programma in cui non siamo solo fornitori, ma partecipanti del consorzio dei produttori. Questo aspetto unito ai ritardi, anche per problemi tecnici dell’F35 che prevedono un ritardo dell’avvio della sua produzione di serie devono, necessariamente prevedere un analogo rinvio delle nostre decisioni e livello di coinvolgimento.

In un momento in cui tutti gli impieghi di denaro pubblico subiscono tagli impegnativi e dolorosi, ci sembra non accettabile considerare il settore della difesa immune da tale politica di risparmi.

Roma, 18 gennaio 2012

Ufficio Stampa Nazionale FIM Cisl

 

http://www.fim.cisl.it/public/files/120118%20F35%20Bentivogli.pdf