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Re: La guerra dell'informazione - parte 1
- Subject: Re: La guerra dell'informazione - parte 1
- From: "corrado penna - fisico" <scienza.marcia at katamail.com>
- Date: Wed, 13 Jul 2011 22:59:34 +0200
- Importance: Normal
sì, tutto verissimo, la lista di queste menzogne di guerra è lunghissima;
ci ho dedicato ben 12 articoli raggruppati in questo link , se qualcuno ha
voglia di approfondire l’argomento, http://scienzamarcia.blogspot.com/search/label/menzogne%20della%20storia%20-%20guerre
From: Lorenzo Dellacorte
Sent: Monday, July 04, 2011 12:35 PM
Subject: Re: La guerra dell'informazione - parte 1 A questo proposito voglio
ricordare alcune "chicche": la prima è la ricorrente tecnica mediatica a cui
sono ricorsi gli Stati Uniti per giustificare una guerra: la guerra (sconosciuta
ai più) contro la Spagna che consenti agli Stati Uniti nascenti di appropriarsi
del Texas, California ecc. un falso attacco della marina spagnola ad un vascello
a vapore americano, poi quello da te ricordato di Pearl Harbour, ed il falso
attacco dei vietnamiti all'incrociatore Maddox che ha scatenato la guerra del
Vietnam. L'altra è la richiesta di danni che la Ford ha presentato dopo la
guerra al governo degli Stati Uniti per essere stata "erroneamente" bombardata
dall'aviazione alleata nei suoi stabilimenti "tedeschi" di costruzione di
materiale bellico dislocati accanto ai campi di concentramento per utilizzare
come mano d'opera gratuita i prigionieri ebrei e non! E questi oggi circolando
non solo impuniti, ma addirittura riveriti come santi!
Da:
corrado penna - fisico <scienza.marcia at katamail.com> A: disarmo at peacelink.it Inviato: Domenica 3 Luglio 2011 14:02 Oggetto: Re: La guerra dell'informazione - parte 1 condivido in pieno, gli USA furono tra le potenze CREATRICI del secondo
conflitto mondiale, sebbene la macchina della propaganda racconti che gli USA
abbiano messo fine al conflitto col loro intervento contro il mostro
nazista
hanno collaborato sia il governo che le aziende che la finanza USA,
d’altronde per l’apparto militar-industriale la guerra è sempre un ottimo
affare, chiunque siano i contendenti, e lo stesso dicasi per le banche che
prestano soldi ai governi per affrontare le spese di guerra
Di fronte a simili realtà storicamente indubitabili potremmo andare oltre
le banalità scritte sui libri di storia ed affermare che le oligarchie bancarie,
finanziarie, industriali, hanno creato i conflitti mondiali per i propri fini di
lucro. Anche questa è sicuramente una interpretazione parziale, ma molto meno
edulcorata di quella che si studia nei testi scolastici o universitarie.
Quello che è sicuro che gli eserciti da un secolo ormai siano senza ombra
di dubbio nemici della popolazione, tanto è vero che il numero dei morti civili
in guerra è gradatamente aumentando; all’inizio morivano quasi esclusivamente i
soldati che si affrontavano nei campi di battaglia, ormai siamo arrivati al
punto che la maggior parte dei morti in guerra sono civili uccisi dalle bombe
degli aerei, dalle bombe a frammentazione, dalle mine antiuomo.
Sembra addirittura che le élite che dominano il nostro pianeta abbiano
usato le guerre per
a) ridurre la popolazione mondiale
b) ridisegnare gli assetti politici prima del vecchio continente (prima
guerra mondiale) e poi anche del resto del mondo (seconda guerra mondiale)
c)
andare piano piano verso un progetto di Nuovo Ordine Mondiale: governo unico
planetario tirannico con una valuta unica elettronica e. ....ò
From: Lorenzo
Dellacorte
Sent: Wednesday, June 29, 2011 12:01 PM
Subject: Re: La guerra dell'informazione - parte 1 Ok. Per completezza bisogna aggiungere la complessità delle relazioni
che gli Stati Uniti, direttamente o tramite le sue più grandi Corporation hanno
intrattenuto con la Germania nazista ed in primis con Hitler cominciando dal
finanziamento della sua rapida ascesa. E' notorio che la IBM con le sue macchine
elettro-meccaniche ed i suoi tecnici ha non solo organizzato l'esercito nazista
ed il ministero della guerra, ma ha supportato la macchina organizzativa delle
SS e programmato la schedatura degli ebrei, la deportazione e la gestione dei
campi di concentramento fino allo sterminio. Quanto alle forniture di petrolio è
noto che le petroliere americane rifornissero durante la guerra i sottomarini
tedeschi!
Da:
corrado penna - fisico <scienza.marcia at katamail.com> A: disarmo at peacelink.it Inviato: Sabato 18 Giugno 2011 17:30 Oggetto: La guerra dell'informazione - parte 1 Il budget a disposizione dell’esercito USA per gestire i rapporti con la
stampa è a dir poco miliardario, la guerra in effetti non si combatte solo con i
cannoni e con le mitragliatrici, ma anche con l’arma della propaganda. Se i
pacifisti auto-tassandosi possono di tanto in tanto produrre degli opuscoli a
tiratura limitata che poca gente si degna di leggere, il lavoro del settore
propaganda dell’esercito fa sì che la loro versione degli avvenimenti entri in
ogni casa attraverso i mass-media che vengono così addomesticati. E così,
fondamentalmente, è sempre stato
Infatti per convincere gli statunitensi ad entrare in guerra contro i
tedeschi nel corso della prima guerra mondiale si diede incarico ad un’agenzia
di pubbliche relazioni affinché trovasse il modo migliore per “vendere la
guerra”; il risultato fu la campagna “rendi il mondo un posto migliore per la
democrazia”
Mentre tale “campagna pubblicitaria” veniva portata avanti all’interno
degli USA le rivolte dei minatori venivano represse nel sangue rendendo gli
Stati Uniti uno dei peggiori posti per la democrazia
Per convincere gli statunitensi ad entrare in guerra nel corso della
seconda guerra mondiale si creò l’incidente di Pearl Harbour. E’ ben noto agli
storici seri che nei documenti dell’US navy di quel periodo c’è traccia delle
comunicazioni giapponesi DECRITTATE. Infatti l’intelligence aveva trovato il
modo di decifrare i messaggi che i giapponesi si scambiavano ed uno di questi
messaggi indicava l’avvicinamento di una flotta giapponese in direzione di Pearl
Harbour (con tanto di coordinate precise dell’obiettivo della missione). La
realtà dei fatti mostra infatti che i generali che comandavano a pealr harbour
ottennero una riabilitazione postuma (prima erano stati persino degradati per
incapacità). Forse occorrerebbe aggiungere che gli USA vendevano regolarmente
petrolio al Giappone (collaborando così all’escalation militare ed al riarmo
degli alleati di Hitler) fino a poco prima dei fatti di Pearl Harbour. Poi
decretarono l’embargo al giappone ed il giappone FU COSTRETTO a cercare fonti di
petrolio nella vicina asia; ma per mettervi le mani doveva togliere di mezzo
alcuni “posti di blocco” dell’esercito USA. L’aggressione a Pearl Harbour fu
praticamente provocata a tavolino, e seppure si sapeva dell’attacco si lascio
che 3.000 militari statunitensi venissero trucidati; solo in tal modo si poteva
giustificare agli occhi del popolo americano l’entrata in guerra.
Indovinate adesso cosa fecero i leader degli Stati Uniti per muovere guerra
al Vietnam? Inventarono di sana pianta l’aggressione alla nave US Liberty in
modo da suscitare uno sdegno pilotato del popolo statunitense che così fu
invogliato ad arruolarsi per “combattere il pericolo comunista” che "aveva osato
attaccare l’America”
In tempi più recenti per convincere il popolo degli USA ad appoggiare la
guerra contro Saddam Hussein (la prima guerra del golfo) le agenzie di
pubbliche relazioni inventarono di sana pianta una notizia fasulla, quella degli
iracheni che entrano negli ospedali del kuwait , tolgono i bimbi dalle
incubatrici e li lasciano a morire sul freddo pavimento. Co-autrice della
menzogna mediatica una figlia del re del kuwait travestita da infermiera.
COMPLICI TUTTI I MEDIA STATUNITENSI che ovviamente fecero da cassa di risonanza
per questa balla mediatica.
Credete forse che la guerra all’Afghanistan sia stata giustificata in
maniera differente?
Ma ne parleremo nel prossimo
messaggio. |
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- Re: La guerra dell'informazione - parte 1
- From: "corrado penna - fisico" <scienza.marcia at katamail.com>
- Re: La guerra dell'informazione - parte 1
- From: Lorenzo Dellacorte <l_coortis at yahoo.it>
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