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inquinamento elettromagnetico sul monte limbarta creato da una ex base nato
- Subject: inquinamento elettromagnetico sul monte limbarta creato da una ex base nato
- From: "useppescano at virgilio.it" <useppescano at virgilio.it>
- Date: Sun, 9 Jul 2006 14:19:44 +0100 (GMT+01:00)
dalla nuova sardegna cronaca di olbia-gallura del 9\06\2006 Monte limbara , via le reti dell’aeronautica» Aisoni (Ds) solleva il caso della recinzione metallica abbandonata Sulla montagna numerose antenne civili e militari TONIO BIOSA ------------------------------------------------------------------------ *TEMPIO. **«Chiedete, nel caso l’amministrazione comunale non l’avesse già fatto, all’Aeronautica militare di smaltire la rete di recinzione dismessa». E l’invito rivolto dal consigliere di minoranza Nico Aisoni, alla giunta nel corso della seduta dell’altra sera del consiglio comunale. * La rete è quella che, sostituita da una nuova, recingeva la base che l’Aeronautica militare da diversi anni detiene in cima al monte Limbara con funzioni prevalenti di rilevamento dati per le previsioni del tempo. Abbandonata in territorio di proprietà comunale, la vecchia recinzione metallica, oltre a risultare pericolosa per quanti sono soliti fare in quell’area delle passeggiate, sarebbe un elemento inquinante. «Probabilmente è solo una dimenticanza - conclude l’interpellanza del consigliere diessino -. Sarebbe comunque opportuno intervenire immediatamente». Può esser che ciò avvenga quanto prima. Il caso sollevato da Nico Aisoni viene a riproporre la più ampia questione dei tanti elementi estranei giunti in questi ultimi decenni a turbare il profilo e l’ambiente della più alta montagna del nord dell’isola. A nessuno, in qualunque punto si collochi, sfugge la selva di antenne piazzate sul cocuzzolo. Ripetitori, ricetrasmettitori e ogni tipo di impianti similari rispondenti a funzioni di carattere civile e militare chissà se dotati delle dovute autorizzazioni e sottoposti a controlli di carattere igienico sanitario ma in ogni caso costituenti un macroscopico caso di mancato rispetto dell’ambiente. A maggior ragione se l’ambiente è quello particolare del monte Limbara. Il caso della vecchia recinzione della base dell’Aeronautica sollevato dal consigliere Aisoni ha infatti a monte tutti quelli di una luna lunga serie di dismissioni di basi e di impianti che non sempre si sono risolti con il dovuto ripristino dei luoghi. Perdurano infatti impianti di ogni genere, innanzitutto militari, la cui funzione si dà per cessata e dei quali non è dato sapere la sorte. L’esempio più evidente per chi compie l’ascesa superando tra boschi rigogliosi la serie interminabile di tornanti non può esser dato che dalle grandiose parabole a servizio - si è sempre superficialmente detto - della Nato e mandate in disuso dal mutamento dello scacchiere difensivo succedutosi alla fatidica caduta del Muro. Ma è nella selva di antenne ricadenti nelle aree più alte che bisognerebbe cercare l’ordine e la ripulitura. Ecco che l’invito del consigliere Nico Aisoni a risolvere il caso relativo alla recinzione dismessa dall’Aeronautica militare merita di esser esteso all’intera situazione esistente sul Limbara. E quanto meno di esser raccolto, al fine di ridurre al minimo indispensabile e del sostenibile il gravame delle antenne e delle altre servitù. Da non dimenticare infatti che la montagna gallurese è stata dichiarata Sic, ovvero sito d’interesse comunitario. Senza poi arrivare a ricordare che da anni si auspica per essa uno sviluppo e un avvenire turistico.
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