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Fw: (Fwd) guerra contro l'iran: ci siamo
- Subject: Fw: (Fwd) guerra contro l'iran: ci siamo
- From: "Maja Maiore" <majamaiore at tiscali.it>
- Date: Fri, 19 May 2006 00:40:32 +0200
----- Original Message ----- From: "Maja Maiore" <majamaiore at tiscali.it> To: <disarmo at peacelink.it> Sent: Friday, May 19, 2006 12:13 AM Subject: Re: (Fwd) guerra contro l'iran: ci siamo > Hai propri ragione, Davide. > Che fine hanno fatto le campagne per l'obiezione fiscale contro la guerra? > Ricordo alcune iniziative qualche hanno fa, ma le ho completamente perse di > vista. > Forse bisognerebbe ricominciare a parlarne e vedere di portarle avanti (sto > parlando da totale analfabeta di ritorno, sull'argomento). Proviamo a > chiudere i rubinetti all'industria bellica...piano piano. Chissa'? > Maja > ----- Original Message ----- > From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it> > To: <disarmo at peacelink.it> > Sent: Sunday, April 16, 2006 1:21 PM > Subject: (Fwd) guerra contro l'iran: ci siamo > > > > > > ------- Forwarded message follows ------- > > Date sent: Sun, 16 Apr 2006 10:43:30 +0100 (GMT+01:00) > > From: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it> > > Send reply to: "alfonsonavarra at virgilio.it" <alfonsonavarra at virgilio.it> > > Subject: guerra contro l'iran: ci siamo > > To: undisclosed-recipients: ; > > > > GUERRA CONTRO L'IRAN: CI SIAMO > > > > Milano, 15 aprile 2006 - ore 21.00 > > > > La > > guerra USA-Iran si sta avvicinando a grandi passi. Logica vuole, anche > > guardando ai balletti diplomatici cui abbiamo assistito in passato, > > che il conto alla rovescia sia iniziato. I tempi sono strettissimi, se > > valgono le considerazioni che andro' esponendo. Il Consiglio di > > sicurezza dell'ONU ha in via di approvazione una risoluzione di > > condanna di Teheran in una forma che implicitamente puo' essere > > interpretata dagli USA come autorizzazione ad un'azione militare. E' > > noto che Europa (inclusa stavolta la Gran Bretagna), Russia e Cina, > > come abbiamo gia' visto fare con l'Iraq, frenano, ma sappiamo anche > > che questa contrarieta' non costituisce motivo sufficiente per > > bloccare una decisione unilaterale di Washington, qualora essa fosse > > presa, e pare che sia proprio stata gia' presa. Lo affermano ripetute > > indiscrezioni della stampa americana ed internazionale (ultimi in > > ordine di tempo: The Newyorker, Le Monde) e lo conferma, ripeto, un > > ragionamento logico sullo stato attuale del gioco della potenza. Non > > è un mistero che il Pentagono sta esaminando piani di attacco gia' > > pronti che si possono condurre nell'immediato. Piani che prevedono > > l'uso di armi nucleari (le cosiddette mininukes tattiche) per impedire > > all'Iran di procurarsi armi nucleari. Un disarmo atomico realizzato, > > paradossalmente, a colpi di bombe atomiche, tecnicamente necessarie - > > si sostiene - per distruggere i laboratori sotterranei di > > arricchimento dell'uranio. La superpotenza USA ha la forza, oggi come > > oggi, di imporsi all'ONU e alle altre potenze perche' puo' contare su > > una schiacciante supremazia militare: il budget della "difesa" > > americano supera, con oltre 500 miliardi di dollari, quello di tutto > > il resto del mondo messo assieme e viaggia su un livello qualitativo > > al momento irragiungibile: l'acquisita capacita' del primo colpo > > nucleare (da Foreign Affairs, febbraio 2006), il monopolio della > > quarta dimensione dello spazio satellitare, il controllo della rete > > telematica mondiale... Nel quadro della decisione di democratizzare > > (si fa per dire) il Medio Oriente allargato, tenendo conto delle > > difficolta' della situazione iraqena, sospinta dalla necessita' di > > completare l'opera iniziata per acquisire il controllo dei giacimenti > > petroliferi piu' importanti del mondo, la cricca > > militarista-petrolifera di Bush e dei neocon doveva per forza > > perseguire ed ottenere il "cambiamento di regime" in Iran. Dal suo > > punto di vista, non e' tollerabile, in una situazione di guerra civile > > strisciante, che gli sciiti iraqeni, oggi al potere, anche se sotto > > tutela, possano consolidare un asse omogeneo con gli sciiti iraniani: > > questo retroterra deve essere loro sottratto, se no, per gli > > occupanti, il "divide et impera" non funziona piu'. La guerra in Iraq > > avrebbe portato al risultato paradossale di un'egemonia nascosta ma > > concreta dell'Iran su Bagdad! Bisogna percio', dal punto di vista del > > MIC (military-industrial complex), agire in fretta: Bush e' l'unico > > leader a Washington, tra l'altro in declino di popolarita', disposto a > > correre il rischio di un conflitto che potrebbe estendersi a vaste > > aree del pianeta. La logica ed i fatti quindi ci dicono che la guerra > > sta per scoppiare. Ma il mondo, per fortuna o sfortuna, non e' > > imbrigliabile nei nostri schemi logici, sempre limitati ed imperfetti, > > inadeguati se non distorcenti di fronte alla complessita' del reale. > > Vi sono alcuni accadimenti probabili, ma non del tutto o non > > precisamente prevedibili, che, se si verificassero a breve, potrebbero > > scompaginare il precipitare della crisi. (Gli stessi potrebbero pero' > > anche determinarne un'accelerazione). Potrebbe persino intervenire > > qualche grande evento positivo: non poniamo limiti alla Provvidenza > > anche se, devo dire, chissa' perche', di questi tempi personalmente > > non mi sento affatto incline all'ottimismo. Non riesco infatti ad > > immaginare, su ampia e grande scala, niente di buono per il futuro > > prossimo venturo. Per quanto riguarda il pacifismo italiano, solo dopo > > aver costruito, con una obiezione fiscale massiccia, una forza di > > iniziativa permanente e radicata nel sociale - ritengo - potremo > > cominciare a parlare di una mobilitazione con capacita' di incidere, > > di risolvere e di costruire: ragion per cui, cari "Forum", care > > "Tavole" e cari "Coordinamenti", non chiamatemi per l'ennesimo, > > tardivo, inutile corteo per "fermare la guerra", guarda caso sempre > > quella appena sospinta dall'"Impero del Denaro" sotto i riflettori > > mediatici. Speriamo comunque che il Diavolo abbia fabbricato si' la > > pentola della guerra contro l'Iran, ma, come spesso succede, si sia > > dimenticato del coperchio... Speriamo che non sia una catastrofe ad > > evitare un'altra catastrofe alla stessa maniera con la quale chiodo > > schiaccia chiodo: che la Superpotenza pacifista, come Cristo a Pasqua, > > risorga sulla base della nonviolenza attiva. > > > > Buona Pasqua a tutti. > > > > Alfonso Navarra > > segreteria Lega per il Disarmo > > Unilaterale > > > > > > > > vedi file allegato che contiene l'intervento completo > > ------- End of forwarded message ------- > > > > > > -- > > Mailing list Disarmo dell'associazione PeaceLink. > > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html > > Archivio messaggi: http://www.peacelink.it/webgate/disarmo/maillist.html > > Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/disarmo/index.html > > Si sottintende l'accettazione della Policy Generale: > > http://www.peacelink.it/associazione/html/policy_generale.html > > > > > >
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