----- Original Message -----
Vorrei che si ricominciasse a parlare seriamente in Sardegna di
lotta alle basi. Non so se hai notato la scarsissima attenzione dei giornali
locali e di buona parte di quelli nazionali all' esercitazione in corso. Sembra
proprio che sono tornati i tempi in cui criticare le basi e i militari era
tabù!
Se guardiamo La Maddalena, all'ombra della
rassicurazione (per altro smentita formalmente dagli Usa) per lo smantellamento
della base di S. Stefano stanno avvenendo sistematicamente delle immani cagate
che passano sotto totale silenzio. La nave va e viene: parte per periodi lunghi
anche due o tre mesi, seguiti e/o preceduti da viaggetti di due-tre giorni in
cui è plausibile pensare che stia andando al largo a scaricare porcate. Aumento
mi ha scritto da poco che sta di nuovo trovando alghe radioattive nella
zona del centro velico di Caprera. Dopo l'ultimo viaggio della nave, che è
ripartita oggi, è spuntata dall'oggi al domani un'antenna: non so dirti se sia
un radar o un'antenna satellitare. ma non se ne stavano andando?
Come ti spieghi ad esempio il fatto che la marina
italiana sta chiedendo in anticipo di un anno il rinnovo della concessione a S.
Stefano? (questa notizia l'ha diffusa solo il Manifesto pochi giorni
fa)
E, per concludere, hanno uno strano modo di
andarsene questi militari Usa!!! Invece di partire portandosi via le loro cose,
stanno continuando ad arrivare nuovi militari questa volta però senza famiglia
al seguito.
A me sembra di essere diventata una specie di
pazza, sono l'unica che a La Maddalena continua a parlare di queste cose, ma mi
sembra di abbaiare alla luna. leggo di nuovo nel volto della gente il terrore di
sentir parlare di queste cose. E' pesantemente ritornata in auge la politica del
"non disturbare il can che dorme" che, come puoi vedere, tra l'altro non dorme
affatto.
Un abbraccio
maja
----- Original Message -----
Sent: Sunday, May 14, 2006 2:52 AM
Subject: Sardegna e Svezia contro la
Spring Flag
10 maggio 2006
Comitato Sardo Gettiamo Le Basi Associazione
Amicizia Sardegna Palestina
Sardegna e Svezia contro la Spring
Flag
La Sardegna vuole essere ponte di dialogo e amicizia, ripudia
il ruolo che le è imposto di palestra della guerra, complice del massacro
di altri popoli.
A partire da Lunedì 8 Maggio
fino al 27 partirà da Decimomannu la più importante esercitazione militare
dell'Areonautica italiana, la Spring Flag, alla quale prenderà parte anche
la E.A.G., ossia la European Air Group. L'area di tiro i tiro
preferenziale è il poligono di Capo Frasca - 1416 ettari a terra più
l'area a mare prossima alla costa e l'immensa zona a mare denominata
'Danger 40', collegata alla base di Decimomannu dalla zona aerea
interdetta 'R 54'. L'imponente manovra di guerra, ovviamente, si
dispiegherà anche nei poligoni di Teulada e Quirra.
Come già gli anni
scorsi a questa esercitazione prenderà parte anche il famigerato AMX. Uno
di questi aerei, il 20 ottobre dello scorso anno, è precipitato in un
campo coltivato vicino alla base aerea di Decimomannu. Ancora non sappiamo
se il terreno sia stato bonificato. Ricordiamo bene che nel campo si
aggiravano persone dotate di tutti i sistemi di protezione, tute, Maschere
e quant'altro. L'AMX, soprannominato la "bara volante", è un
cacciabombardiere da 70 miliardi prodotto da Finmeccanica e Brasile
protagonista di una lunga serie d'incidenti apertasi nel 1984 con la
caduta del prototipo e la morte del pilota collaudatorei. L'Amx è al centro di
varie inchieste della Procura di Roma, Pesaro, Treviso, Padova.
Ma
quest'anno una novità eclatante ha dato qualche problema in più ai toni
trionfalistici, tra il poetico e il patriottico, che animano solitamente i
comunicati dell'Areonautica italiana in merito a questa esercitazione. Ci
ha pensato il governo svedese a guastare parzialmente la festa ai giochi
di guerra della NATO. Il 26 Aprile scorso il portavoce del ministero degli
esteri svedese Nina Ersman ha annunciato il ritiro dall'esercitazione
delle unità aeree, affermando che lo Spring Flag "e' stato organizzato per
operazioni di mantenimento della pace e noi non desideriamo prendervi
parte a causa della partecipazione di Israele''. "Sembra poco probabile"
prosegue il portavoce svedese "che Israele possa partecipare a tali
operazioni. Israele non partecipa attualmente a nessuna operazione di
mantenimento della pace".
Fermo restando che anche gli altri aerei da
guerra coinvolti in questa esercitazione non partecipano ad operazioni di
mantenimento della pace (comprese quelle italiane) ma fungono da supporto
o operano direttamente in contesti di occupazione militare e di guerra,
quali l'Iraq e l'Afghanistan, concordiamo in pieno con la Svezia per aver
posto un limite alla collaborazione con Israele.
La rinuncia dell'Areonautica svedese ha sollevato la reazione stupita ed
indignata del capo di stato maggiore dell'Areonautica italiana Tricarico,
affrettatosi ad esprimere "comprensione e solidarietà" nei confronti del
governo israeliano.
Al di la della sudditanza del governo uscente nei
confronti di Israele, al generale Leonardo Tricarico, così come a buona
parte della classe politica italiana, crediamo sfugga un elemento
centrale: l'Areonautica israeliana partecipa quotidianamente alla politica
di occupazione e distruzione del popolo palestinese. Gli F16 israeliani
che verranno ad esercitarsi in Sardegna sono gli stessi che bombardano
ogni giorno la Palestina facendo strage di uomini, donne e bambini, con il
più totale dispregio di numerose risoluzioni ONU e di qualsiasi norma di
civiltà. Collaborare, permettere e partecipare ad esercitazioni di mezzi
militari coinvolti in azioni di guerra è una violazione palese della
convenzione di Ginevra, così come stipulare accordi di cooperazione
militare, come ha fatto il governo Berlusconi.
Era necessario che
ci fosse un atto di chiarezza del governo svedese perché anche in Italia
si mettesse all'ordine del giorno un inqualificabile collateralismo nei
confronti della distruzione e della occupazione della Palestina? Al
nascente governo Prodi serve un atto di chiarezza e di civiltà politica e
una svolta per una politica estera di pace.
CHIEDIAMO
*Nessuna collaborazione militare con lo stato di Israele fino a
quando non riconoscerà il diritto ad uno stato palestinese entro i
confini del 1967 con Gerusalemme Est capitale, e, così come previsto
dalle risoluzioni ONU, il diritto al ritorno per i profughi.
*Sospensione delle esercitazioni in Sardegna e apertura di una fase di
smilitarizzazione del territorio.
*Revoca del trattato di cooperazione militare con lo stato di
Israele.
Comitato Sardo Gettiamo Le Basi Associazione
Amicizia Sardegna Palestina
***************************************
NO ALLE PROVE DI
GUERRA
Manifestazione nazionale contro le
esercitazioni militari a Decimomannu
Decimomannu, piazza della stazione, 20 maggio 2006, ore
10.30
COMITATO SARDO CONTRO LE ESERCITAZIONI
MILITARI
Per arrivare in pullman CTM linea 9 ogni
20min (tempo percorrenza circa 20min): p.za Matteotti, viale Trieste, via
S.Avendrace, P.za San Michele, Elmas, Assemini, Decimo. Per arrivare in
treno: da Cagliari ore 10.00, 10.10, 10.29, 10.35 (tempo di percorrenza circa
10/17min); da Iglesias ore 9.06; da Oristano ore 9.15; da San Gavino ore 9:59
Sanluri 10:05, Samassi-Serrenti 10:15, Serramanna 10:21, Villasor 10:30); da
Macomer ore 8.27; da Olbia ore 6.31; da Sassari ore
6.54
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