no alle Esercitazioni militari! in sardegna manifestazione regionale il 20 c.m



Aeronautica: manifestazione contro esercitazione il 20 maggio. Il 
comitato sardo contro le esercitazioni militari ha promosso per sabato 
prossimo, 20 maggio, una manifestazione nazionale contro le 
esercitazioni militari a Decimomannu (Cagliari). Il raduno e' previsto 
a Decimo, in piazza della stazione, alle 10.30. "Ancora una volta la 
Sardegna e' stata scelta come sede di esercitazioni militari per 
addestrare i militari di paesi diversi e impiegare nuove tecnologie di 
guerra", sottolinea il comitato. "La prima di un ciclo che durera' sei 
mesi e' gia' in corso. Dall'8 maggio si svolgono nella nostra isola due 
operazioni congiunte: l'Aeronautica Militare organizza la sua 
esercitazione annuale piu' importante, la 'Spring Flag 2006', a cui 
partecipano anche l'Esercito Italiano, la Marina Militare, nonche' 
forze Nato, francesi, inglesi, olandesi, belga e israeliane; mentre l'E.
A.G (European Air Group, composto da Francia, Gran Bretagna, Belgio, 
Olanda, Germania, Italia e Spagna) svolge l'operazione 'Volcanex 06'. 
Tra Alghero e Decimomannu vengono simulate attivita' COMAO (Operazioni 
aeree complesse) e C-SAR (Ricerca e soccorso in zona ostile), che fanno 
parte della cosiddetta 'Peace Support Operation". Tra i mezzi 
utilizzati - rileva il Comitato - ci sono aerei ed elicotteri da 
guerra, contraeree, supporti per la guerra elettronica e per il 
rifornimento in volo; vengono impiegate sostanze tossiche come 
l'amianto (proibito da leggi italiane e europee) e la torina. 
"Nell'attuale contesto internazionale le esercitazioni sono 
indispensabili a mantenere la guerra all'ordine del giorno, con 
l'impiego di risorse umane ed economiche che questo comporta: basti 
pensare che la sola Italia ha 8.514 militari impegnati in 28 missioni 
in 19 Paesi piu' 3 aree geografiche", sostengono gli organizzatori 
della manifestazione pacifista. "Per questo motivo riteniamo che dire 
no a queste esercitazioni significa anche dire no a questa guerra 
permanente, no a questi attacchi e occupazioni militari che distruggono 
paesi e decimano le popolazioni che la subiscono, no all'invio di 
giovani donne ed uomini fra le braccia della morte. Da piu' di mezzo 
secolo la Sardegna si accolla il peso di ospitare questo tipo di 
esercitazioni, che sono utili al bilancio dello stato italiano ma 
distruggono ampie porzioni di terra e di mare sardi, impediscono lo 
sviluppo di tutta una serie di attivita' produttive e causano 
deformazioni e tremende malattie". (AGI) (Rilevato dal sito della R.A.
S. - Regione Autonoma della Sardegna)