guerre stellari in Iraq



Quanto poco il movimento contro la guerra sia stato capace di intaccare gli interessi dei fautori della guerra. è cosa certa. Certa tanto quanto il disinteresse verso posizioni che ritengono fondamentale sostenere un controllo sulle armi.

Per chi può e vuole domani si potrà vedere una nuova, e come al solito superba, inchiesta di rainews alle ore 7,15:
guerre stellari in Iraq:
http://www.rainews24.it/ran24/inchieste/guerre_stellari_iraq.asp

Certo è che le armi ad energia diretta non sono una novità (tecnologia sviluppata negli anni '80 in Russia e non secondaria a quella americana, tant'è che i tedeschi l'hanno comprata da loro). I tedeschi puntano alle armi laser di media potenza piuttosto che a bassa potenza per non incappare nel protocollo IV di Ginevra che vieta la realizzazione di laser destinati ad accecare. L'articolo 3 consente laser di qualunque altro tipo (sic). Ma senza tediarvi troppo, volevo solo dirvi che queste armi le produciamo anche qui in Italia:

La Oto Melara ha terminato il programma di sviluppo di una spoletta a microonde che consiste in un apparato dotato di software riprogrammabile prima del fuoco. Sfrutta le più avanzate tecnologie nel campo dell'elettronica digitale miniaturizzata e del processamento dei dati "real time". E' realizzata insieme alla Simmel Difesa e serve a migliorare in modo esponenziale l'efficacia del fuoco: può essere usata in funzione antimissile o antiaerea, può essere ad impatto anche ritardato, a tempo, è autodistruttiva (forse per questo lì si dice che non si usano proiettili).

Di più: si possono selezionare le modalità di funzianamento prima del fuoco, si ottimizza il punto di scoppio in relazione alle cinematiche di ingaggio e ai dati memorizzati all'istante del fuoco, è capace di operare in ambienti caratterizzati in presenza di emissioni elettromagnetiche (quindi uso contemporaneo di altre armi). E' sta sperimentata nel poligono di Nettuno, Balipedio Cottrau e nei laboratori Mariteleradar di Livorno.