(Fwd) la LDU per Alex



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Date sent:      	Mon, 15 May 2006 16:24:11 +0100 (GMT+01:00)
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Gli "irriducibili" della Lega per il Disarmo Unilaterale (LDU) si sono
visti sabato 13 maggio a 

Montecarlo San Salvatore (Provincia di 
Lucca). Hanno deciso, tra le altre cose, di organizzare un 

convegno 
in occasione del ventennale della morte di  Carlo Cassola, il 29
gennaio 2007. Il fondatore della LDU riteneva che il rischio
"apocalittico" incombente per l'umanità fosse 

direttamente connesso 
alla sua organizzazione militarista e per questo metteva in cima alla
scala 

delle priorità la battaglia per la demilitarizzazione sociale, 
a partire dal disarmo atomico 

unilaterale.
Gli stessi accenti 
drammaticamente preoccupati, anzi angosciati, di Cassola sono 
facilmente 

rinvenibili, quasi con le stesse parole, nell'appello di 
Alex Zanotelli, che propone ai 

nonviolenti l'urgenza di mettersi 
insieme contro l'allarme atomico, mentre rullano i tamburi di 

guerra 
contro l'Iran.
Ecco perche' dall'incontro di Lucca è venuta una 
immediata e spontanea disponibilita' a 

collaborare con il percorso di 
mobilitazione attuale indicato da Alex nell'appello lanciato il 28 

aprile, nonche' la richiesta di dare un contributo alla celebrazione
della figura e dell'impegno 

disarmista di Cassola.
L'adesione non e' 
solo sui contenuti, ma sull'idem sentire, sulla sincerita' e 
l'accoratezza 

della presa di posizione, sul richiamo ad un impegno 
radicale e conseguente. 


Nel frattempo fioccano le iniziative e gli 
appelli: Liberazione ne ha diffuso ieri un altro, a 

firma Zanotelli, 
Strada, Ciotti e Dall'Olio, che chiede ai  deputati/e il ritiro delle
truppe 

italiane dall'Iraq e dall'Afghanistam  (le adesioni si 
raccolgono presso: 

parlamentodipace at gmail.it).
Abbiamo  poi 
l'interessante proposta del Senatore Gigi Malabarba, riportata sul
"Manifesto" del 

10 maggio, per le "primarie di pace". 
Essa verra' 
discussa in settimana all'atto della ricostituzione del Forum dei
parlamentari per la 

Pace.

Un altro appello viene rivolto alla 
Presidenza della Repubblica "per il 2 giugno festa della Costituzione
senza parata militare".

Effettivamente uno dei primi banchi di prova 
del governo Prodi sara', il 30 giugno pv, il 

rifinanziamento della  
missione militare in Afghanistan: su questo punto nell'Unione non c'e'


accordo ma una pressione del "popolo della pace" può forse aiutare
una vera svolta in politica estera con scelte che applichino
coerentemente il ripudio costituzionale della guerra.

Un altro appuntamento che puo' 
rivestire una notevole importanza e'Il Vertice Nato fissato a Riga 

per il 28 e 29 novembre, che ridiscutera' le strategie dell'Alleanza 
Atlantica. Ricorda Tiziano 

Tissino, del comitato "Via le Bombe", che 
alcuni Paesi hanno gia'  preannunciato la propria 

intenzione di 
mettere all'ordine del giorno il cosiddetto "nuclear  sharing", ossia
l'artificio 

con cui 480 atomiche USA, di cui una novantina in Italia, 
sono  dispiegate sul territorio 

europeo.
La posizione italiana 
potrebbe essere determinante nel far oscillare il piatto della
bilancia a  

favore di uno smantellamento di quelle atomiche. E forse potrebbe
bastare relativamente poco per 

far oscillare il futuro governo 
italiano verso una posizione favorevole allo smantellamento.

Pertanto, 
la pressione esercitata dal movimemto per la pace, promossa da 
un'azione unitaria dei 

movimenti nonviolenti, la si puo' concepire 
articolata in due momenti:
1- fino al 30 giugno ci si impegna 
prioritariamente sull'interruzione delle missioni militari in teatri
di guerra: 2- dopo questa data ci si focalizza sul vertice di Riga e
sulla richiesta del disarmo atomico in applicazione del Trattato di
non proliferazione nucleare.


Alfonso Navarra
Lega per il disarmo 
unilaterale
tel. 349-521.18.37


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