TOSCANA MILITARIZZATA



non c'è dubbio... siamo invasi!
che fare?
anna
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NAVE NATO A PIANOSA:
ORMAI MILITARIZZATA TUTTA LA TOSCANA?
La vicenda inquietante della nave NATO incagliata a Pianosa fa emergere una
volta di più come la Toscana, con la presenza di Camp Darby e di numerose
altre installazioni militari sul territorio, sia una regione tutt'altro che
priva dei rischi che in altre regioni, la Sardegna prima di tutte, hanno
suscitato movimenti e opposizioni popolari finalmente recepiti anche dalle
istituzioni locali e regionali.
Dalla nave si continua a drenare acqua e a scaricarla nel mare vicino alla
spiaggia, tra le assicurazioni che non vi è alcun pericolo di inquinamento;
tuttavia, le dichiarazioni rassicuranti delle "autorità competenti" non ci
tranquillizzano: pensare male è peccato, diceva qualcuno, ma spesso ci si
azzecca. Dopo anni e anni dalla tragedia della Moby Prince sta emergendo una
verità scomoda sulla destinazione della nave e sul contenuto del carico
trasportato, che implicherebbe anche la base USA di Camp Darby.
Comunque sia, la vicenda mette a nudo come la NATO, con le sue ricerche
connesse all'industria militare, stia pervadendo ogni aspetto della vita
civile anche in Toscana: le dichiarazioni dei ricercatori dell'Università di
Pisa dimostrano una volta di più del livello di collaborazione che viene
offerta per le ricerche in campo militare, come denunciamo da tempo. Adesso,
oltre ai collegamenti con la base USA di Camp Darby, si viene a sapere che c
'è chi lavora anche a progetti della NATO, robot telecomandati che avranno
chissà quale utilizzazione in eventuali prossime guerre di aggressione per
interessi economici e geo-strategici statunitensi e più in generale
occidentali.
La Confederazione Cobas di Pisa denuncia questa situazione come una evidente
militarizzazione del territorio, delle attività civili e della ricerca
finalizzata a scopi di applicazione militare e  chiede che su questa vicenda
venga fatta la massima chiarezza.
Chiediamo che gli amministratori locali e regionali, a partire dallo stesso
Presidente Martini, a non accontentarsi di risposte evasive e
insoddisfacenti sulla vicenda e ad esigere la massima trasparenza per i
cittadini e l'opinione pubblica sulle cause dell'incidente, sul reale
contenuto del carico trasportato dalla nave, sull'utilizzo delle rotte
marine per il trasporto di armi o materiale pericoloso per la salute, l'
ambiente e la sicurezza del territorio.

Pisa, 26 luglio 2005                                          Confederazione
Cobas


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