Fw: TARANTO BASE ATOMICA!!!



Ricevo e diffondo, tagliando quello che non serve.

PG

----- Original Message -----
From: "alessia acquistapace" <acquapazz at hotmail.com>
> >From: kabala76 at virgilio.it
> >Date: Wed, 30 Mar 2005 14:21:56 +0200

TARANTO BASE ATOMICA

LA PUGLIA DIVIENE TRAMPOLINO DI LANCIO PER LE PROSSIME AVVENTURE MILITARI
DELL'AMMINISTRAZIONE BUSH

Grazie ad un comunicato di PeaceLink (vedi articolo sotto) veniamo a
conoscenza che TARANTO è diventata BASE NATO, cioè una base di una FORZA DI
PRONTO INTERVENTO disponibile per la VI Flotta USA, per le sue portaerei e
per i suoi SOTTOMARINI ATOMICI.

CHI HA DECISO TUTTO QUESTO?

 Il Parlamento non era informato e neanche la Commissione difesa. PeaceLink
ha trovato quest'informazione sul sito Internet del Pentagono (il Ministero
della Difesa USA). Ma non è solo un problema di mancanza di democrazia e di
informazione, ormai a questo, purtroppo, siamo abituati, è soprattutto:

1° - UN GRAVE PROBLEMA AMBIENTALE.
I reattori nucleari che tutti i sommergibili USA hanno a bordo sono un
pericolo per la popolazione, non solo di Taranto, ma di tutta la penisola
Salentina. TARANTO PUO' DIVENTARE UNA SECONDA CHERNOBYL!

2° - E' un ulteriore passo verso l'asservimento dell'Italia alla politica
aggressiva del criminale Bush, che illudendosi (e cercando di illudere) di
aver vinto la guerra contro l'Iraq, prepara l'attacco contro due altri stati
sovrani: la SIRIA e l'IRAN.

Non si può rimanere indifferenti o passivi di fronte al RISCHIO NUCLEARE e
al progressivo inserimento dell'Italia nella strategia della "GUERRA
PREVENTIVA" elaborata da uno staff di criminali e portata avanti da Bush.

Poiché siamo alla vigilia delle elezioni invitiamo tutti i candidati,
compresi i candidati alla presidenza della Regione, a prendere una netta
posizione contro questa sciagura che incombe su di noi. Invitiamo tutti gli
elettori a non votare quei candidati che fingono di non sapere, che mostrano
indifferenza o che, peggio, sono a favore della militarizzazione e
nuclearizzazione della nostra Regione.

A cura del circolo politico-culturale "IL CANTIERE"

Taranto base NATO: invitiamo a NON VOTARE chi non parla del rischio nucleare

Subject: Taranto base NATO: invitiamo a NON VOTARE chi non parla del rischio
nucleare

From: Alessandro Marescotti <a.marescotti at peacelink.it>
> >Date: Fri, 11 Mar 2005 16:51:54 +0100

>
>Dunque lo Stato Maggiore della Marina Militare ha confermato quanto
PeaceLink aveva comunicato lo scorso anno e cioè che Taranto era diventata
base Nato. Ora vi è la certificazione ufficiale.
Tutto ciò è avvenuto in spregio alle regole più elementari della democrazia:
il Parlamento non ne era informato. Neppure le Commissioni Difesa sapevano.
PeaceLink l'informazione l'ha cercata sul sito Internet del Pentagono e l'ha
diffusa, fra l'incredulità e lo scetticismo.
Ora è ufficiale: Taranto è diventata Comando Nato con tanto di
"certificato". Ora è la base di una Forza di pronto intervento (Hrf-M, High
Readiness Force Maritime), proiettabile in qualsiasi parte del mondo,
disponibile per la VI Flotta Usa, per le sue portaerei e i suoi sommergibili
atomici.
Taranto ha un piano di emergenza nucleare che prevede l'evacuazione della
città. Ciò comporta la responsabilità non solo del Prefetto ma anche del
Sindaco. Ma il Sindaco, non possedendo il NOS (Nulla Osta di Segretezza)
attualmente non può conoscere il piano che dovrebbe attuare per la
protezione civile. E' un sindaco dimezzato e cieco perché il segreto
militare gli preclude
l'accesso all'informazione.

Purtroppo fino ad ora questi sono stati argomenti non ancora affrontati nel
dibattito elettorale e ci auguriamo che divengano una questione centrale.
Taranto è dichiarata nel suo statuto "città operatrice di pace e libera da
armi di sterminio di massa", ma tutto questo viene vanificato se la città
diventa sempre più punto di snodo delle rotte di navi e sottomarini Nato
dotati di reattori nucleari.
L'Autorità Portuale dovrebbe sapere che ogni transito di tal genere
comporterebbe l'automatica paralisi del traffico civile, ai sensi delle
attuali norme di navigazione che non consentono il contemporaneo flusso di
navi civili e natanti a propulsione nucleare. E dovrebbe esprimersi, così
come ha fatto l'autorità portuale di Napoli.

Ma vi sono ulteriori dati che i politici dovrebbero sapere e affrontare.
Poiché i cittadini non sono informati dei rischi nucleari a cui vanno
incontro, una procedura di infrazione in merito è stata avviata dalla
Commissione europea per violazione delle Direttive che impongono
l'informazione della popolazione nelle aree a rischio nucleare. Si sta
replicando l'inadempienza cronica dell'Italia, già nota a suo tempo con la
non ossservanza della direttiva
Seveso.
Attendiamo una risposta dalle autorità, e anche dai candidati che si
presentano alle elezioni.
Non è una questione secondaria: Taranto può diventare una seconda Chernobyl.

I reattori nucleari che tutti i sottomarini Usa hanno a bordo sono un
pericolo per il nostro mare e per tutta la popolazione.

Invitiamo a NON VOTARE chi finge di non sapere, chi mostra indifferenza, chi
crede che la politica non debba occuparsi del rischio nucleare.

Chiunque invece vuole dichiararsi contro il rischio nucleare è pregato di
segnalarcelo con una e-mail a volontari at peacelink.it. Metteremo su
Internet chi prenderà posizione con sincerità e coraggio.

Alessandro Marescotti
Presidente di PeaceLink