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Verdetto dell'Università

Uranio impoverito? «Non c'è traccia nel salto di Quirra»

«Le analisi effettuate dall'Università di Siena per conto del ministero
della Difesa escludono che nelle aree del Poligono del Salto di Quirra e del
distaccamento di Capo San Lorenzo possano trovarsi tracce di uranio
impoverito». La notizia è stata resa pubblica venerdì mattina a Roma dal
generale Carlo Landi, comandante del Centro sperimentale di volo in
conclusione della prima Conferenza dedicata agli utenti del Poligono
Interforze del Salto di Quirra.
Il convegno è ospitato nel Centro alti studi del ministero della Difesa ed
ha registrato la partecipazione dei massimi vertici nazionali di
Aeronautica, Esercito e Marina, di numerosi rappresentanti militari
stranieri e delle maggiori industrie italiane impegnate nel Poligono di
Perdas per la sperimentazione di sistemi d'arma e tecnologie del futuro.
«Dobbiamo perfezionare ulteriormente i sistemi della sicurezza - ha spiegato
il generale Landi - per fare del Poligono del Salto di Quirra un centro di
ricerca e tecnologie d'eccellenza, sul modello della California dove i
Poligoni sperimentali prosperano fianco a fianco con gli insediamenti
turistici e creano posti di lavoro qualificati e ricadute economiche sul
territorio». Il "sogno californiano" del generale Landi ha dovuto però fare
i conti ancora una volta con la "Sindrome di Quirra" che sopravvive anche
dopo l'esclusione, certificata dall'Università di Siena, dell' uranio
impoverito tra le possibili cause. «A questo punto chiediamo che la Asl di
Cagliari - ha dichiarato Gianfranco Piu sindaco di Villaputzu - ci dica con
chiarezza e tempestività quali sono le cause vere delle malformazioni e
delle morti misteriose che si verificano nel nostro territorio. Sull'
argomento occorre però la massima serietà e responsabilità da parte di
tutti, perché la mancanza di chiarezza sulla sindrome di Quirra sta
danneggiando in primo luogo l'economia e l'immagine turistica del nostro
territorio».
Sia il generale Landi che il colonnello Paolo Ricci, attuale comandante del
Poligono, hanno escluso che a Perdasdefogu siano mai stati usati proiettili
all'uranio impoverito, in risposta ad un preciso quesito posto durante la
conferenza dal senatore dei Ds Gianni Nieddu. Il generale Landi ha anche
garantito, nella sua qualità di comandante del Centro Sperimentale che
sovrintende al Poligono di Quirra, il progressivo incremento delle attività
di addestramento alla guerra elettronica e delle sperimentazioni civili
rispetto all'addestramento tradizionale con l'uso delle armi. Senza nessun
rischio - sostengono i militari - per gli uomini impiegati e per la
popolazione del territorio.

Nino Melis

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 sindaco
Rapporti confermati col Poligono


«Il Comune di Perdasdefogu ha già inaugurato la collaborazione con l'ente
pubblico di ricerca aeronautica, la Cira, mettendo a disposizione una pista
in cemento situata ai margini del centro abitato».Invitato al convegno di
Roma, il sindaco Walter Mura ha ribadito l'importanza del rapporto con i
militari del Poligono. La Cira è una delle imprese d'avanguardia che fanno
riferimento al Poligono del Salto di Quirra per la sperimentazione di un
aereo autopilotato "made in Italy" al servizio delle esigenze civili e
militari. Nel corso della conferenza si è parlato ovviamente della
sperimentazione dei sistemi d'arma che consentono all'Italia ampi margini di
risparmio nei progetti per la difesa europea. (ni.me.)