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Fwd: Sabato 12 aprile - Disarmiamo Exa 2003
- Subject: Fwd: Sabato 12 aprile - Disarmiamo Exa 2003
- From: francesco iannuzzelli <francesco at peacelink.org>
- Date: Mon, 7 Apr 2003 03:49:02 +0000
- Organization: peacelink
---------- Forwarded Message ---------- Perchè sabato andrò a Brescia: "Davanti al lettino di Alì, per tutta la giornata di lunedì, è stata una continua processione di medici iracheni e occidentali (alcuni volontari di ong greche), increduli davanti a quel che rimaneva del bambino. Inutile fare giri di parole per nascondere l'orrore: Alì è sdraiato nel suo letto, con gravi ustioni su tutto il corpo. Ha perso le braccia; il suo corpo è sovrastato da una gabbia di metallo per evitare il contatto tra la sua pelle carbonizzata e le lenzuola di cotone che tentano di proteggerlo. Ad Alì, il dottor Salé non ha avuto il coraggio di dirgli la verità: che lui è l'unico sopravvissuto della sua famiglia....Sono ancora le parole di Peregil a tracciare il quadro, Il grido, di una popolazione in ginocchio: «Una bambina si avvicina e in un inglese zoppicante dice: Se voi lottate per la pace, fate qualcosa perché tutto questo si fermi. Cosa abbiamo fatto io e la mia sorellina per meritarci tutto ciò?». C'è chi a Baghdad, oltre alle bombe, da stasera aspetta anche una risposta." (di Leonardo Sacchetti) La partnership tra la Boeing e la OTO Melara è stata definita un modello di collaborazione internazionale. La OTO Melara sta realizzando 900 kits del sistema di guida JDAM , la guida di precisione delle bombe, quelle cosiddette intelligenti. "O l'umanità distruggerà gli armamenti, o gli armamenti distruggeranno l'umanità" (Einstein) DISARMIAMO EXA 2003 Sabato 12 aprile Ore 14.00 Manifestazione in Piazza Loggia per dire NO a EXA NO alla GUERRA Quest'anno, dal 12 al 15 aprile, Brescia ospita la ventiduesima edizione di EXA, uno degli appuntamenti espositivi più importanti per le maggiori aziende produttrici di armi leggere e di piccolo calibro a livello mondiale. La terza rassegna mondiale in quanto ad ampiezza espositiva e prodotto promosso, la prima in quanto ad afflusso di pubblico l'unica al mondo in cui è consentito l'ingresso a tutti i cittadini, minori compresi. Sono tre i punti principali sui quali intendiamo sviluppare le iniziative di confronto e di lotta: · l'opposizione netta alle politiche sulla sicurezza che stanno prendendo piede nel paese, che muove dalla contrarietà assoluta ad un modello di società costruito sulla paura (e sulla cultura della violenza) nel quale la sicurezza viene affidata alle forze speciali, alle polizie d'ogni ordine e grado e infine al “fai da te”; · la difesa della legge 185/90 sul controllo e la limitazione del commercio di armi che il Parlamento sta modificando in maniera fortemente peggiorativa; · il rifiuto della guerra, di tutte le guerre, e in particolare di quella sanguinosa e crudele - sferrata in questi giorni all'Iraq. Un conflitto che ha inaugurato la Guerra Preventiva di Bush, vera e propria aberrazione, svolta di civiltà verso la catastrofe del diritto e della convivenza internazionale. Exa secondo la pubblicistica degli organizzatori promuove l'uso delle “armi sportive e dell'outdoor”. In realtà l'esposizione è ampliata alle armi da difesa personale e ad articoli antisommossa per le polizie di tutto il mondo armi che pur non essendo classificate “da guerra”, per la legge italiana, sono state vendute illegalmente (spesso sotto la copertura del commercio legale, come ci ha ricordato Mons. R. Martino, rappresentante della Santa Sede all'Onu) e usate nell'ultimo decennio nei conflitti che hanno insanguinato il pianeta. A Brescia vengono prodotte il 90% delle armi leggere del Paese, l'Italia si pone al terzo posto tra i produttori mondiali. Armi, vale la pena di ricordarlo, definite dal Segretario Generale dell'O.N.U. Kofhi Annan, nel luglio 2001, "armi di distruzione di massa". Bastino solo due dati a definirne l'enorme portata distruttiva oggi nel mondo: nell'ultimo decennio due milioni e mezzo di bambini/e sono stati uccisi/e in conflitti dove sono state usate armi leggere e cinque milioni sono diventati/e disabili. Dietro questa mostra ci sono fabbriche, uomini e donne che lavorano, uomini e donne che fanno affari d'oro, uomini e donne che vengono uccisi/e o mutilati/e. Sta anche a noi spezzare la catena: salvare vite umane, trovare altre possibilità produttive, costruire un mondo più giusto, rispettoso dei diritti di ognuno/a, in cui la violenza e la guerra siano bandite per sempre Chiediamo a tutti colo che non potranno partecipare alla manifestazione nazionale contro la guerra, che si terrà a Roma nella stessa giornata, di venire in piazza assieme a noi! BRESCIA SOCIAL FORUM ------------------------------------------------------- -- francesco iannuzzelli francesco at peacelink.org associazione peacelink http://www.peacelink.it
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