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(Fwd) IPB Contro la nomina ad ambasciatore di Ugo Gussalli Beretta
- Subject: (Fwd) IPB Contro la nomina ad ambasciatore di Ugo Gussalli Beretta
- From: "Davide Bertok" <davide at bertok.it>
- Date: Tue, 30 Jul 2002 18:04:49 +0200
- Priority: normal
------- Forwarded message follows ------- Date forwarded: Tue, 30 Jul 2002 14:03:18 +0200 Date sent: Tue, 30 Jul 2002 14:50:06 +0200 To: pace at peacelink.it From: fubarat at tin.it Subject: IPB Contro la nomina ad ambasciatore di Ugo Gussalli Beretta Forwarded by: pace at peacelink.it Send reply to: pace at peacelink.it [ Double-click this line for list subscription options ] The I.P.B. - International Peace Bureau Founded 1892 - Nobel Peace Prize 1910 - UN Consultative Status 41, rue de Zurich,1201 Geneva (CH) Italian Consultant D.ssa Fulgida Barattoni e.mail: fubarat at tin.it Tel. 0545/284711 (uff.) -Fax 0545/284712 - Cell. 347/1798293 Al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi e per conoscenza: - al Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi - al Presidente della Camera dei Deputati, on. Carlo Casini - al Presidente della Camera dei Deputati, on. Marcello Pera - ai Capigruppo alla Camera del Parlamento italiano OGGETTO: Non accolga la nomina di Ugo Gussalli Beretta ad Ambasciatore in USA Signor Presidente, nei giorni scorsi alcuni organi di stampa hanno pubblicato la notizia che il Presidente del Consiglio, on. Sivio Berlusconi, è in procinto di nominare il cav. Ugo Gussalli Beretta Ambasciatore italiano negli Stati Uniti d'America. La notizia mi sconcerta non poco. Il cav. Ugo Gussalli Beretta non solo non fa parte del "corpo diplomatico" italiano, ma è presidente della Beretta Holding spa, un'industria produttrice di armi con sede a Gardone Val Trompia (BS) che controlla varie industrie produttrici di armi (pistole, revolver, mitragliette, fucili di precisione) in diversi paesi del mondo e con una rete di vendita in moltissimi stati dal Bangladesh al Libano, dalla Giordania al Pakistan, dal Cile al Perù al SudAfrica, per citarne solo alcuni. A detta di alcuni organi di stampa, la possibile nomina del cav. Gussalli Beretta sarebbe da attribuirsi alla "notorietà" del marchio Beretta negli Stati Uniti e risponderebbe alla visione, annunciata dal Presidente del Consiglio già nel gennaio scorso di trasformare ambasciate e consolati in uffici di rappresentanza del marchio "made in Italy". Quello che molti organi di stampa dimenticano di segnalare è che la Beretta Holding è conosciuta negli Usa non solo per le pistole M9 e le sue varianti in dotazione ai corpi di polizia, ma anche per i processi legali pendenti in numerose corti degli Stati Uniti. Nei tribunali americani, infatti, la Beretta ha in corso numerosi contenziosi nei confronti di varie amministrazioni cittadine e di contee (tra cui New York) responsabili - secondo la Beretta - "di aver violato la clausola costituzionale sul commercio cercando di obbligare i produttori di armi ad adottare un 'codice di condotta' più restrittivo" (fonte CNN). Non vanno dimenticate, inoltre, le proteste mosse in questi anni ai produttori di armi - tra cui la Beretta USA Corporation - da parte di moltissime organizzazioni statunitensi di difesa dei diritti civili le quali chiedono norme più severe sul porto d'armi in Usa dove ogni anno più di 20.000 giovani sotto i 20 anni vengono uccisi o feriti da armi da fuoco. Se la notizia venisse confermata, credo che la nomina del cav. Ugo Gussalli Beretta ad ambasciatore sia in totale disprezzo da quanto da Lei affermato alla recente Conferenza degli Ambasciatori e Consoli d'Italia" (Roma 23-30 luglio), e cioè che ''affinchè la democrazia rimanga un punto di forza per il nostro Paese, l'opera di rinnovamento operativo della Farnesina dipende da una formazione professionale costante, dall'innovazione degli strumenti, dalla pratica di una effettiva meritocrazia in campo diplomatico" (agenzia Ansa). Sono molto preoccupato del "nuovo ruolo" che si intende far assumere alla politica diplomatica italiana, riassumibile nelle parole del Presidente del Consiglio alla Conferenza degli Ambasciatori e Consoli d'Italia: ''la missione in piu' che la nostra diplomazia si e' data e si vuole dare" è quella di "conquistare porzioni di mercato alle nostre imprese aprendo una loro filiale e rappresentanza e ormai anche una loro stazione di produzione". Mi unisco in questo alle proteste di numerose agenzie non-governative italiane che hanno rilevato che "la politica estera italiana non è fatta solo di commesse commerciali e gli organi e le istituzioni preposte alla sua applicazione non possono orientarsi con una logica affaristica" (Comunicato dell'Associazione delle Ong Italiane). Sottoscrivo pertanto l'appello lanciato da sito internet della rivista "Missione Oggi" ed accolto da numerose associazioni, e Le chiedo, qualora venisse confermata, di respingere la nomina del cav. Ugo Gussalli Beretta ad Ambasciatore negli Stati Uniti. RingraziandoLa per l'attenzione Distinti ossequi D.ssa Fulgida Barattoni International Peace Bureau Consultant ------- End of forwarded message -------
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