(Fwd) IPB Contro la nomina ad ambasciatore di Ugo Gussalli Beretta



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Date forwarded: 	Tue, 30 Jul 2002 14:03:18 +0200
Date sent:      	Tue, 30 Jul 2002 14:50:06 +0200
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Subject:        	IPB Contro la nomina ad ambasciatore di Ugo 
Gussalli Beretta
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The I.P.B. - International Peace Bureau
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41, rue de Zurich,1201 Geneva (CH)

Italian Consultant D.ssa Fulgida Barattoni
e.mail: fubarat at tin.it
Tel. 0545/284711 (uff.) -Fax 0545/284712 - Cell. 347/1798293



Al Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi
e per conoscenza:
- al Presidente del Consiglio, on. Silvio Berlusconi
- al Presidente della Camera dei Deputati, on. Carlo Casini
- al Presidente della Camera dei Deputati, on. Marcello Pera
- ai Capigruppo alla Camera del Parlamento italiano


OGGETTO: Non accolga la nomina di Ugo Gussalli Beretta ad 
Ambasciatore
in USA

   Signor Presidente,
   nei giorni scorsi alcuni organi di stampa hanno pubblicato la
   notizia
che il Presidente del Consiglio, on. Sivio Berlusconi, è in procinto
di nominare il cav. Ugo Gussalli Beretta  Ambasciatore italiano negli
Stati Uniti d'America.
   La notizia mi sconcerta non poco. Il cav. Ugo Gussalli Beretta non
   solo
non fa parte del "corpo diplomatico" italiano, ma è presidente della
Beretta Holding spa, un'industria produttrice di armi con sede a
Gardone Val Trompia (BS) che controlla varie industrie produttrici di
armi (pistole, revolver, mitragliette, fucili di precisione) in
diversi paesi del mondo e con una rete di vendita in moltissimi stati
dal Bangladesh al Libano, dalla Giordania al Pakistan, dal Cile al
Perù al SudAfrica, per citarne solo alcuni.
   A detta di alcuni organi di stampa, la possibile nomina del cav.
Gussalli Beretta sarebbe da attribuirsi alla "notorietà" del marchio
Beretta negli Stati Uniti e risponderebbe alla visione, annunciata dal
Presidente del Consiglio già nel gennaio scorso di trasformare
ambasciate e consolati in uffici di rappresentanza del marchio "made
in Italy".
   Quello che molti organi di stampa dimenticano di segnalare è che la
Beretta Holding è conosciuta negli Usa non solo per le pistole M9 e le
sue varianti in dotazione ai corpi di polizia, ma anche per i processi
legali pendenti in numerose corti degli Stati Uniti. Nei tribunali
americani, infatti, la Beretta ha in corso numerosi contenziosi nei
confronti di varie amministrazioni cittadine e di contee (tra cui New
York) responsabili - secondo la Beretta - "di aver violato la clausola
costituzionale sul commercio cercando di obbligare i produttori di
armi ad adottare un 'codice di condotta' più restrittivo" (fonte CNN).
 Non vanno dimenticate, inoltre, le proteste mosse in questi anni ai
produttori di armi - tra cui la Beretta USA Corporation - da parte di
moltissime organizzazioni statunitensi di difesa dei diritti civili le
quali chiedono norme più severe sul porto d'armi in Usa dove ogni anno
più di 20.000 giovani sotto i 20 anni vengono uccisi o feriti da armi
da fuoco.
   Se la notizia venisse confermata, credo che la nomina del cav. Ugo
Gussalli Beretta ad ambasciatore sia in totale disprezzo da quanto da
Lei affermato alla recente Conferenza degli Ambasciatori e Consoli
d'Italia" (Roma 23-30 luglio), e cioè che ''affinchè la democrazia
rimanga un punto di forza per il nostro Paese, l'opera di rinnovamento
operativo della Farnesina dipende da una formazione professionale
costante, dall'innovazione degli strumenti, dalla pratica di una
effettiva meritocrazia in campo diplomatico" (agenzia Ansa).
   Sono molto preoccupato del "nuovo ruolo" che si intende far
   assumere
alla politica diplomatica italiana, riassumibile nelle parole del
Presidente del Consiglio alla Conferenza degli Ambasciatori e Consoli
d'Italia: ''la missione in piu' che la nostra diplomazia si e' data e
si vuole dare" è quella di "conquistare porzioni di mercato alle
nostre imprese aprendo una loro filiale e rappresentanza e ormai anche
una loro stazione di produzione". Mi unisco in questo alle proteste di
numerose agenzie non-governative italiane che hanno rilevato che "la
politica estera italiana non è fatta solo di commesse commerciali e
gli organi e le istituzioni preposte alla sua applicazione non possono
orientarsi con una logica affaristica" (Comunicato dell'Associazione
delle Ong Italiane).
   Sottoscrivo pertanto l'appello lanciato da sito internet della
   rivista
"Missione Oggi" ed accolto da numerose associazioni, e Le chiedo,
qualora venisse confermata, di respingere la nomina del cav. Ugo
Gussalli Beretta ad Ambasciatore negli Stati Uniti.

RingraziandoLa per l'attenzione
Distinti ossequi

D.ssa Fulgida Barattoni
International Peace Bureau Consultant


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