[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Fw: CS12-2002 - Campagna tortura: Tibet, la dura repressione
----- Original Message -----
From: "Amnesty International" <press@amnesty.it>
To: <stampa@amnesty.it>
Sent: Friday, February 15, 2002 12:27 PM
Subject: CS12-2002 - Campagna tortura: Tibet, la dura repressione
> # Questa lista per la distribuzione delle informazioni
> # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International.
> # Per ulteriori informazioni potete rivolgervi a stampa-owner@amnesty.it
> # Riguardo al CONTENUTO dei comunicati, potete contattare
press@amnesty.it
>
> COMUNICATO STAMPA (CS12-2002)
>
> Campagna tortura: Tibet, la dura repressione
> La testimonianza di due monache buddhiste
> tibetane ex prigioniere di coscienza
>
> La Sezione Italiana di Amnesty
> International e l'Associazione Italia-Tibet
> hanno invitato in Italia Passang Lhamo e Choying
> Kunsang, due giovani monache buddhiste tibetane
> ex prigioniere di coscienza, per una serie di
> incontri e conferenze nell'ambito delle
> iniziative relative alla campagna di Amnesty
> International "Non sopportiamo la tortura."
>
> Passang Lhamo e Choying Kunsang sono
> state condannate nel 1994 rispettivamente a
> cinque ed a quattro anni di reclusione per aver
> manifestato in modo pacifico e non violento a
> favore dell'indipendenza del Tibet. In carcere
> sono state maltrattate e ripetutamente
> torturate. Rilasciate entrambe nel 1999, sono
> fuggite in India nel maggio dell'anno
> successivo. Attualmente sono impegnate in un
> lungo tour che le sta portando in nove paesi
> europei e negli Stati Uniti per raccontare la
> loro storia, drammaticamente simile a quella di
> moltissime altre persone che in Tibet, come nel
> resto della Repubblica Popolare Cinese, si
> trovano a dover affrontare una repressione
> durissima solamente per aver esercitato il
> diritto alla libera espressione delle loro
> opinioni.
>
> "Gli eventi che hanno scosso il mondo
> in questi ultimi mesi rischiano di avere gravi
> ripercussioni negative per qualsiasi forma di
> dissidenza in Cina", ha commentato Paolo
> Pobbiati, del coordinamento Estremo Oriente
> della Sezione Italiana di Amnesty International;
> "nell'ordinamento legislativo cinese non viene
> fatta una distinzione sufficientemente chiara
> fra reati di opinione e forme di lotta violente.
> Cosi' l'adesione del governo cinese alla lotta
> internazionale contro il terrorismo ha segnato
> l'ennesimo giro di vite nei confronti degli
> indipendentisti tibetani, nonche' di quelli di
> etnia uigura o mongola, e nei confronti di altri
> movimenti come i Falun Gong. Questo nonostante
> la Cina sia firmataria di trattati
> internazionali fondamentali, come il Patto
> internazionale sui diritti civili e politici e
> il Patto internazionale sui diritti economici,
> sociali e culturali, che vincolano gli stati
> firmatari ad una reale tutela di tali diritti".
>
> Dal 17 al 25 febbraio le due monache
> porteranno la loro testimonianza in varie citta'
> italiane, quali Ascoli, Cecina, Piombino,
> Rimini, Trento, Vercelli. Il 18 saranno presenti
> a Milano, presso il Circolo della Stampa, sala
> Lanfranchi, in C.so Venezia 16, per un incontro
> riservato alla stampa alle ore 17 ed uno aperto
> al pubblico alle ore 21, mentre a Roma
> presenzieranno ad una conferenza pubblica che si
> terra' il 25 presso la libreria Bibli, in via
> dei Fienaroli 28, alle ore 18.
>
> In quest'ultima occasione verra' anche
> presentato il libro, "La prigioniera di Lhasa"
> di P. Broussard e D. Laeng, pubblicato proprio
> in queste settimane da Fandango Libri, che
> racconta la storia di Ngawang Sangdrol, ex
> compagna di prigionia di Passang e Choying
> tuttora in carcere, condannata a 22 anni di
> reclusione solo per aver chiesto, in modo
> pacifico e non violento, l'indipendenza del
> Tibet.
> FINE DEL COMUNICATO
>
> Roma, 15 febbraio 2002
>
> Per ulteriori informazioni:
> Ufficio Stampa Tel. 06 44.90.224 E-mail:
> press@amnesty.it
>
>