[Diritti] Ordine di arresto per Putin? "Non è stata recapitata alcuna richiesta dalla Corte penale internazionale"



Il mandato di cattura per Vladimir Putin è un mistero. La Corte penale internazionale lo ha firmato il 17 marzo, ma neanche l’Interpol ha mai ricevuto l’ordine di dargli la caccia. E nessuna task force è stata incaricata di tenersi pronta a catturarlo.

«Non è stata recapitata alcuna richiesta dalla Corte penale internazionale», ha nuovamente risposto ad Avvenire l’Organizzazione internazionale di Polizia Criminale (Interpol). Già il 19 marzo, pochi giorni dopo che la Corte dell’Aja aveva ufficializzato il mandato di cattura per il presidente russo e la sua referente per i diritti dell’Infanzia, Maria Lvova-Belova, l’Interpol aveva spiegato di non aver ricevuto la richiesta di cooperazione. 

Dall’Aja non arrivano chiarimenti. Le uniche informazioni filtrate vengono protette dall’indicazione «restricted». Davanti alle insistenze di Avvenire e dopo un consulto interno, un portavoce ha reagito con un nuovo messaggio «riservato». Cinque parole: «Non possiamo commentare questo procedimento». 

A un mese dall’annuncio con il quale i giudici hanno dato il via libera alla richiesta del procuratore Karim Khan, restano molte incognite. Putin è accusato per crimini di guerra a danno dei bambini ucraini trasferiti in Russia, in alcuni casi con vere deportazioni, dove poi sono stati dati in adozione violando il diritto internazionale che vieta, fra l’altro, il cambio della nazionalità fino a quando non siano state messe in campo tutte le possibili iniziative per rintracciare le famiglie d’origine e le istituzioni del Paese di provenienza. Tuttavia Vladimir Putin e Llova-Belova potrebbero viaggiare pressoché privi di intralci. Ad agosto il leader russo è persino atteso a un vertice in Sudafrica, Paese che riconosce la Corte insieme ad altri 122 Stati, dove potrebbe però arrivare a piede libero per tornarsene a Mosca altrettanto indisturbato.

Fonte: Avvenire