L'insana idea del presidenzialismo. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- Subject: L'insana idea del presidenzialismo. Documento da inviare e diffondere se condiviso
- From: "Arrigo Colombo" <arribo at libero.it>
- Date: Tue, 18 Jun 2013 00:00:13 +0200
Movimento per la società di
giustizia e per la speranza Cari amici,
il Movimento ha preparato questo documento contro il presidenzialismo che alcuni
vorrebbero fosse introdotto nella riforma della Costituzione: per il quale
chiede il vostro aiuto nell'invio e nella diffusione. Il documento può anche
essere fatto proprio e modificato.
Gl'indirizzi:
Pres. Giorgio Napolitano, presidenza.repubblica at quirinale.it (nome, cognome, indirizzo del mittente obbligatori) Premier Enrico Letta, usg at mailbox.governo.it Ministro Gaetano Quagliariello, gaetano.quagliarello at senato.it Segr. PD Guglielmo
Epifani, g.epifani at partitodemocratico.it Un saluto fraterno da Arrigo Colombo
Movimento per la Società di Giustizia e per la
Speranza Lecce Al Presidente Giorgio
Napolitano al Premier Enrico Letta al Ministro Gaetano
Quagliariello al Segretario PD Guglielmo
Epifani L’insana idea del
presidenzialismo Questa insana idea d’introdurre in Italia – attraverso la
riforma della Costituzione cui ci si accinge – il presidenzialismo o il semipresidenzialismo, circola da qualche tempo, propugnata da
Berlusconi anzitutto che, oltre che ambizioso, è propenso a forme autoritarie, e
anche non molto edotto in fatto di democrazia. Ma altri vi si accodano, col pretesto di dare all’Italia un regime più
solido. Ora il presidenzialismo contrasta con la struttura e con l’anima
della democrazia al cui vertice v’è il parlamento che è l’organo della
legge; e nella sua compagine esprime meglio la sovranità popolare;
di cui il sistema proporzionale (magari corretto,
se necessario) è la migliore espressione; mentre il governo
ne è soltanto l’esecutivo; e il Presidente
della Repubblica, «rappresenta l’unità nazionale», e ha funzione di coordinamento e di
controllo. Il presidenzialismo viene introdotto nelle tredici colonie inglesi d’America
che formeranno gli Usa per una necessità di coesione in quella fase
iniziale e difficile (si parlò anche di
monarchia); il semipresidenzialismo viene introdotto
in Francia come possibile rimedio
all’instabilità dei governi preguerra; ma v’interviene anche l’autoritarismo e l’avversione al
parlamento del militare De Gaulle. La genesi
dell’uno e dell’altro sono fin troppo
indicative. L’uno e l’atro comportano un individualismo e potere individuo che contrasta con la collegialità del potere di popolo proprio della democrazia; con la sua espressione che è il parlamento; e possono anche favorire, in democrazie non mature, forme
di potere individuo di tipo populistico
od oligarchico. Tipico il caso di Putin in
Russia. Su questo punto
la Costituzione italiana non ha bisogno di essere riformata. L’introduzione
di un quoziente elettorale per
l’ingresso di un partito in parlamento, come correttivo ad una eccessiva
frammentazione e quindi a difficoltà di governo, sembra essere il rimedio più
confacente. Così come avviene in
Germania. Lecce, giugno 2013 Per il Movimento il Responsabile Prof. Arrigo Colombo Arrigo
Colombo, Centro interdipartimentale di ricerca sull’utopia, Università del
Salento-Lecce Via
Monte S.Michele 49, 73100 Lecce, tel/fax
0832-314160 E-mail arribo at libero.it/ Pag web http://digilander.libero.it/ColomboUtopia
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