Ti
incollo un articolo sulla Boldrini
“A tutte quelle donne che, pur
nascondendo i loro volti con una sciarpa perché temono ritorsioni, non
rinunciano a denunciare gli abusi subiti e che con coraggio e determinazione
testimoniano la tragedia di un popolo. A loro, la prova vivente delle atrocità
commesse dal regime che si accanisce contro i suoi cittadini, va tutta la mia
solidarietà, in una giornata che ricorda al mondo quanto essere donna
significhi ancora, a ogni latitudine, essere discriminata, usata, violata. In
Siria è in corso un disastro umanitario con milioni di persone in fuga ma il
mondo sembra voltarsi da un’altra parte, sordo alla richiesta di porre fine a
tanto spargimento di sangue. Per quanto ancora le voci di queste donne
verranno ignorate?”
Le ‘atrocità commesse dal regime siriano’, ovviamente,
questa è la posizione, espressa l’8 marzo 2013, quindi quest’anno, da Laura
Boldrini, oggi eletta presidente della Camera dei deputati. Laura Boldrini è
una giornalista che ha lavorato per la RAI, e dal 1989 per l’ONU. È stata
portavoce dell’UNCHR, l’Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU, per il
quale ha coordinato anche le attività di informazione per l’Europa
meridionale. Ritornando alla posizione assunta dalla portavoce ONUsiana sulla
situazione in Siria, chiaramente si schiera con l’asse dell’aggressione
anti-siriana, non solo elogiando l’operato della Turchia, che avrebbe
allestito dei campi che ospiterebbero 65.000 profughi siriani; sebbene siano
decine le testimonianze che indicano in questi campi basi null’altro che delle
facciate per camuffare le basi operative della NATO, utilizzate per addestrare
’65000′ terroristi e mercenari integralisti islamisti, arruolati e infiltrati
in territorio siriano per destabilizzare il governo socialista e patriottico
di Damasco, allo scopo di disintegrare la Siria in tanti staterelli etnici
governati da banditi salafiti proni agli interessi della NATO e delle
petro-monarchie arabe.
Laura Boldrini sa benissimo quel che accade
realmente in Siria, ma se ne guarda bene dall’indicarlo, poiché all’assalto
concentrico alla Siria e alla Libia, hanno fornito un sostegno mediatico
decisivo anche gli organismi ONUsiani proprio come accaduto in Libia, nel
2011. Non si trascuri questo passaggio: “...il mondo sembra voltarsi da
un’altra parte, sordo alla richiesta di porre fine a tanto spargimento di
sangue…”, ebbene, proprio come nel caso della Jamahiriya Libica, la richiesta
di porre fine allo spargimento di sangue viene avanzata dagli esponenti del
terrorismo integralista attivo in Siria, che chiedono che la ‘comunità
internazionale’, ovvero la NATO e gli USA, inviino armi ai cosiddetti
‘ribelli’, bombardino la Siria, e impongano aree protette e ‘corridoi
umanitari’ con cui rifornire di armi la legione islamista-atlantista e avere a
disposizione una porzione del territorio siriano per poter proclamare un
governo provvisorio, a cui poter assegnare la qualifica di governo legittimo
della Siria, e avviare l”intervento umanitario’ della NATO, come invocato da
Boldrini, e come visto in modo lampante e netto in Libia.
A proposito della
Libia, Laura Boldrini aveva già, nel 2010, aggredito, grazie alla copertura di
esponente dell’UNCHR, l’accordo tra Libia e l’Italia riguardo la gestione del
flusso di migranti dall’Africa all’Italia. Era chiaramente un’operazione
mediatica di preparazione all’aggressione e invasione della Libia socialista.
Un puro pretesto, poiché la stessa Libia jamahiriyana ospitava ben 2,5 milioni
di lavoratori immigrati africani e nordafricani, su circa 6 milioni di
abitanti. La strumentalità delle posizioni di Laura Boldrini sono evidenziate
dal suo assordante silenzio verso le attuali persecuzioni continue contro gli
immigrati e la minoranza libica africana, attuate dagli
integralisti-atlantisti finanziati dal Qatar, e armati dalla Turchia, che oggi
saccheggiano e devastano ciò che resta della Libia.
“Quando si bolla un
migrante come clandestino non è un problema di semantica ma si compie una
scelta politica … è ovvio che chi fugge da una guerra o una persecuzione non
abbia il tempo di portare con sé un documento”. Laura Boldrini afferma così di
preoccuparsi della sorte dei migranti che fuggono dalle guerre. Dovrebbe
chiarire se fa rientrare in queste guerre anche la categoria degli ‘interventi
umanitari’ dell’occidente in Costa d’Avorio, Libia, Mali, Afghanistan, ecc., e
quindi se siano colpevoli del disastro umanitario quelle potenze che fomentano
rivolte, sovversioni, guerre civili e cambiamenti di regime, tutti causanti
una notevole quota di queste migrazioni forzate a mano armata. Ma finora,
Laura Boldrini si è limitata ad accusare e a denigrare i governi di Libia e
Siria, vittime, e non responsabili, delle guerre e dei conflitti che sfociano
in massicci flussi di profu ghi. Qui, Boldrini può fare la voce grossa sul
rispetto dei diritti umani, ma nel suo ruolo di ufficiale dell’ONU, appare
chiaramente complice e collusa con le cause e i fautori proprio di quelle
tragedie che formalmente denuncia.
Non paga del suo interventismo nel
Grande Medio Oriente, svolgendo propaganda attiva a favore delle operazioni di
Turchia, Giordania e Qatar in Siria e Libia, Laura Boldrini ha puntato la sua
artiglieria ‘umanitaria’ anche contro il popolo greco, accusandolo di razzismo
e persecuzione degli immigrati. Il totale disprezzo verso la sorte dei greci,
è ben evidenziato da questo passaggio: “caso della Grecia è forse il più
eloquente. Nel clima di esasperazione che da due anni vive una parte della
società greca si sono insinuati gruppi di ispirazione neonazista che hanno tra
gli obiettivi quello di tutelare i valori greci e “ripulire” il paese dagli
immigrati considerati la causa dei problemi odierni. … Il partito Alba Dorata
che siede nel Parlamento greco non fa mistero delle proprie idee ultra
nazionaliste e della sua matrice d’ispirazione politica, così come ha fatto
delle drastiche mis ure anti-immigrazione un suo cavallo di battaglia. … Sulla
scorta dell’esperienza greca, a pochi mesi dalle elezioni e nel clima generale
di smarrimento, l’avanzare di queste componenti politiche non dovrebbe forse
destare preoccupazione e suscitare un serio dibattito?” E altrove ribadisce:
“Con una telefonata mentre ero in Grecia: un paese in cui la crisi sociale sta
mettendo a rischio in modo impressionante la sicurezza fisica stessa dei
migranti di colore, che ormai vengono aggrediti e picchiati in strada senza
che nessuno intervenga” Anche in questo caso, la popolazione greca viene
colpevolizzata, la tragica situazione socio-economica totalmente ignorata,
quando non strumentalizzata, e per l’ennesima volta s’invoca l’intervento
armato (l’Eurogendfor? la Blackwater?) contro la Grecia. Un’ottima scusa, il
razzismo, per avviare la repressione di un popolo giunto al limite della
sopportazione a cause delle politiche economicide e sociocide della burocrazia
dell’Unione europea. Burocrazia sovranazionale di cui fa parte la stessa Laura
Boldrini.
La putrefazione ideologico-culturale cui è giunta la sinistra,
viene per l’ennesima volta espressa da questa signora: sostegno all’intervento
armato della NATO nel mondo extra-occidentale, supporto alla repressione
armata della maggioranza della popolazione in Europa, utilizzando, in ognuna
di tali occasioni, la copertura ideologica della difesa dei ‘più deboli’,
ovviamente quelli ritenuti tali nel quadro di una visione liberal-liberista
della società, quindi i più deboli sono le donne, ‘tutte le donne’
indistintamente intese; le minoranze sessuali, anche quando si tratta delle
potenti lobby gay degli USA; una massa indistinta di ‘immigrati’ cui si vuole
attribuire ‘carta bianca’. Lavoratori, operai, studenti, disoccupati,
casalinghe, soprattutto se italiani, scompaiono totalmente dal quadro generale
della situazione. Non hanno più diritto di cittadinanza, in quanto bian chi e
italiani?
Si leggano la promesse elettorali della stessa Boldrini: “Si
parta con la riforma della legge sulla cittadinanza, in modo da consentire
l’inclusione di chi nasce, vive, studia e lavora in Italia … Bisogna superare
la ‘Bossi-Fini’, così come il pacchetto sicurezza. L’attuale legislazione non
ha in alcun modo facilitato il processo di integrazione e oggi assistiamo al
dilagare dello sfruttamento e degli abusi su migranti e rifugiati, oltre ad un
aumento esponenziale dei casi di razzismo e xenofobia”. “Valorizzare la figura
del migrante vuol dire comprendere la mobilità contemporanea e gestire con
realismo e serenità un fenomeno naturale del processo di
globalizzazione.”
Valorizzare la globalizzazione, ovvero, niente tutele e
garanzie per i cittadini normali, tutela e garanzie indiscriminate ai
migranti. Ma perché al compimento del 18.mo anno di età di un immigrato di
seconda generazione, non deve essere consentito di scegliere, come giustamente
propone il M5S? Imporre una cittadinanza a priori, che senso ha? Nessuno
governo espelle i figli minorenni di immigrati che vivono e lavorano
regolarmente in Italia, o in Europa. Quindi qual’è il problema? Perché poi
dev’essere una priorità modificare una delle poche leggi civili, quella sulla
cittadinanza, varate in Italia? E questa storia della sicurezza? A che pro?
Serve forse a fare entrare in Italia le oramai migliaia di
terroristi-mercenari salafiti che hanno compiuto atti di sangue nel Medio
oriente? Magari per costituire e fare agire liberamente e impunemente
organizzazioni armate islamiste, e magari intruppate da galeotti e finanziat e
dai petrodollari provenienti dal Qatar, dall’Arabia Saudita e dagli altri
regni petroliferi del Golfo Persico, verso cui Laura Boldrini ha mostrato,
riguardo la loro politica regionale, più che comprensione,
complicità?
Attenzione: sul suo account Twitter, al momento dell’elezione a
presidente della Camera, ha scritto: “il mio pensiero a Jamila, Nur, Iman,
Fadila e a tutte le donne siriane.” Prepariamo i già magri portafogli per
finanziare la guerra ‘umanitaria’ contro la Siria di questi dirittumanitaristi
al servizio del Pentagono.
Da: Arrigo Colombo
<arribo at libero.it>
A:
dirittiglobali at peacelink.it
Inviato: Lunedì 18 Marzo 2013
20:12
Oggetto: Re: [PckNews]
Il nuovo papa e le collusioni della Chiesa con la dittatura argentina che
sterminò novemila persone
Ma quale collaboratrice? La Boldrini si occupava
dell'accoglienza di rifugiati.
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17/03/2013