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Aggressione del PD al corteo del Primo Maggio: comunicati di solidarietà
- Subject: Aggressione del PD al corteo del Primo Maggio: comunicati di solidarietà
- From: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
- Date: Sat, 7 May 2011 11:59:31 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Aggressione del PD al corteo del Primo Maggio: comunicati di solidarietà Di seguito i comunicati di solidarietà emessi dalla CdC della FAI e dalla segreteria dell’Unione Sindacale Italiana dopo l’aggressione del PD allo spezzone anarchico contro la guerra al corteo del 1° maggio di Torino. Chi volesse leggere il resoconto dei fatti o vedere le foto le trova qui: http://piemonte.indymedia.org/article/12489 La Commissione di Corrispondenza della F.A.I.-Federazione Anarchica Italiana, denuncia la grave aggressione allo spezzone anarchico contro la guerra al corteo del 1° maggio di Torino. Il servizio d’ordine del Partito Democratico ha tentato di bloccare gli antimilitaristi. La security del PD ha spaccato il parabrezza del camion che apriva lo spezzone, ha aggredito il compagno alla guida portando via e distruggendo le chiavi. I picchiatori del PD hanno danneggiato la macchina fotografica di un manifestante, reo di averli immortalati nelle loro azioni. Dulcis in fundo un compagno ha trovato chiodi davanti alle ruote della sua automobile. La Commissione di Corrispondenza della F.A.I.-Federazione Anarchica Italiana esprime solidarietà ai compagni vittime della violenza stalinista e squadrista di chi da sempre sostiene le guerre degli stati. L’intransigenza degli anarchici e delle anarchiche contro tutti gli eserciti e contro tutte le guerre è intollerabile per un partito che giustifica e promuove i bombardamenti in Libia. Un partito che era al governo al tempo della guerra per il Kosovo, che ha sempre votato a favore della feroce missione in Afganistan. Il Partito Democratico, da vent'anni alla guida del comune di Torino, è la brutta copia della destra sua rivale. Le lotte degli anarchici e delle anarchiche contro lo sfruttamento del lavoro, il razzismo, le violenze di Stato, le opere inutili e dannose come il TAV, le guerre e le fabbriche d’armi, sono un grosso problema per un partito, sceso in piazza il 1° maggio unicamente per reclamare poltrone, festeggiando i 150 anni dello Stato italiano e del suo esercito. Il fallito tentativo di questi “democratici” di impedire l’ingresso dello spezzone antimilitarista al corteo del 1° maggio è un ulteriore sprone a lottare contro le guerre. Al di là delle altisonanti dichiarazioni contro il satrapo di Tripoli, sono chiare le poste in gioco. Le stesse per la destra come per la sinistra istituzionali: il controllo delle risorse e l’innalzamento di barriere sempre più alte contro la libera circolazione delle donne e degli uomini. L’impegno quotidiano delle anarchiche e degli anarchici federati si concreta nell’azione solidale a fianco degli immigrati, dell’autonomia dei lavoratori, per l’azione diretta e l’autogestione. Commissione di Corrispondenza - Federazione Anarchica Italiana cdc at federazioneanarchica.org – tel. 366 2592395 www.federazioneanarchica.org Comunicato Unione Sindacale Esprimiamo la massima solidarietà ai compagni aggrediti dal servizio d’ordine del PD alla manifestazione di Torino per il Primo maggio, mentre manifestavano contro la guerra. Non possiamo che rimarcare l’attitudine squadrista di certi personaggi - che d’altra parte ben conosciamo per analoghe azioni teppistiche in passato - che si scatena contro chi si dissocia dal loro doppiogiochismo fatto di finta opposizione al governo e di sostanziale condivisione di tutte le sue scelte più bieche, a partire dal sciagurato intervento bellico in Libia. Dobbiamo anche stigmatizzare l’atteggiamento dei mezzi d’informazione che – ancora una volta – distorcono i fatti facendo passare gli aggressori per vittime in nome della “verità” di regime e dell’ossequiosa attitudine a compiacere i potenti di qualunque colore. Il tempo della menzogna e della prevaricazione finirà e tutti quelli che ne fanno uso per coprire i loro interessi di bottega dovranno risponderne davanti ai lavoratori e a tutti gli sfruttati. Noi lottiamo affinché questo succeda al più presto. Segreteria nazionale USI-AIT via Bologna, 28r – 16127 Genova e-mail: segreteria.nazionale at usi-ait.org
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