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Uno sciopero elettorale?
- Subject: Uno sciopero elettorale?
- From: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
- Date: Sat, 7 May 2011 11:23:00 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Uno sciopero elettorale? Volantino distribuito in piazza a Torino in occasione dello sciopero generale della CGIL. Tempi grami. Tempi di guerra. Nelle fabbriche, nei cantieri, nelle officine, si muore perché la nostra vita vale meno dei profitti di chi ci sfrutta. Il lavoro uccide e i padroni arricchiscono: é la guerra di classe. L’unica cui non possiamo sottrarci. Ci raccontano che questo è il migliore dei mondi possibili: ci vogliono sottomessi e disponibili, precari e contenti. Tocca a noi rialzare la testa. Tempi grami. Tempi di guerra. Con morti, feriti, deportati, prigionieri, campi di concentramento. Lo Stato italiano combatte in Libia per il petrolio, combatte nel Mediterraneo contro profughi e migranti. Tempi grami. Tempi di guerra. Tanti non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese, a pagare il fitto e il mutuo, a mandare i figli a scuola. Dicono che non ci sono soldi. Mentono. I soldi per le guerre, per le armi, per le grandi opere inutili li trovano sempre. Aumenta la spesa bellica e si moltiplicano i tagli per ospedali, trasporti locali, scuole. Di questi tempi ci sarebbero molte buone ragioni per scioperare: siamo sicuri che tanti lavoratori oggi hanno incrociato le braccia perché vogliono un cambiamento che non arriva, perché sono stanchi di chinare la testa, perché hanno dato tutto e gli chiedono ancora altro. Ma questo sciopero che arriva tardi, all’indomani della resa alla Bertone, dopo Pomigliano e dopo Mirafiori, a cosa mira in realtà? Al di là di alcune rivendicazioni genericamente condivisibili, cosa chiede la CGIL? Lo si può riassumere in una sola parola: la concertazione. Parliamo di quel sistema di relazioni fra sindacati istituzionali, governo e padronato che nei passati decenni ha portato ad una secca riduzione dei salari e dei diritti, alla crescita del lavoro precario, al taglio delle pensioni. La CGIL chiede di poter mantenere i propri privilegi. Privilegi acquisiti garantendo la pace sociale. La concertazione è il sistema che ha assicurato alla burocrazia sindacale risorse e potere in cambio dell'accettazione dei sacrifici per i lavoratori e le lavoratrici. Occorre riconoscere che oggi governo e padroni chiedono di più: vogliono il passaggio dalla concertazione alla complicità, ossia la piena accettazione delle esigenze padronali. Come non vedere che questa pretesa non è che la logica conseguenza dell’aver accettato l'idea che esistano interessi comuni fra lavoratori ed imprenditori, fra sfruttati e sfruttatori? La stessa CGIL che denuncia la subordinazione di CISL e UIL al governo ed alla Confindustria in molte aziende e categorie continua a fare accordi a perdere per i lavoratori; co-gestisce gli enti bilaterali finanziati con i soldi dei lavoratori ed i fondi pensione funzionali a tagliare le pensioni stesse. In questi anni grazie alle posizioni di potere acquisite sulla pelle dei lavoratori i sindacati istituzionali sono diventati potenze economiche che gestiscono capitali investiti in borsa. Mentre Susanna Camusso cerca un rapporto privilegiato con Emma Marcegaglia in vista di un possibile cambio del quadro istituzionale, non una parola viene spesa contro la guerra, le spese militari, la perdita di libertà. Uno sciopero pre elettorale allora? Lasciamo a voi il giudizio. Per info e contatti: Federazione Anarchica Torinese Corso Palermo 46 Riunioni, aperte a tutti gli interessati, ogni giovedì dopo le 21 fai_to at inrete.it - 338 6594361
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