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Avigliana domenica 8: notte bianca contro il treno nucleare
- Subject: Avigliana domenica 8: notte bianca contro il treno nucleare
- From: "Federazione Anarchica Torinese - FAI" <fat at inrete.it>
- Date: Sat, 7 May 2011 10:42:47 +0200 (CEST)
- Importance: Normal
Avigliana domenica 8: notte bianca contro il treno nucleare Nella notte tra domenica 8 e lunedì 9 maggio passerà da Torino e dalla val Susa un treno pieno di scorie nucleari. Questo treno non deve passare. Anzi. Non deve nemmeno partire. Appuntamento alla stazione di Avigliana dalle 21 di domenica 8 per una lunga notte bianca di protesta popolare contro il nucleare promossa dal movimento No Tav Di seguito il testo del volantino distribuito a Torino nelle ultime settimane No ai treni nucleari! Lo sai che a Torino di notte passano treni pieni di scorie nucleari? Lo sai che questi trasporti – uno ogni due mesi - continueranno sino al 2012? Lo sai che la Regione Piemonte ha una legge che prescrive che venga fatto un piano di emergenza in caso di incidente a uno di questi treni? Lo sai che – secondo questa legge - tutti quelli che abitano nel raggio di tre chilometri per lato dalla ferrovia dovrebbero fare le esercitazioni nel caso uno di questi treni deragliasse o saltasse per aria? Probabilmente no. Non lo sai perché nessuno te lo ha detto. I responsabili delle ferrovie, il sindaco, la prefettura, la questura tengono la bocca chiusa. A Viareggio l’incidente ad un treno di materiali chimici ha fatto morti e feriti. Immagina se toccasse ad un treno pieno di scorie altamente radioattive. Non ci dicono niente perché temono che la gente - se sapesse - si ribellerebbe. L’85% delle scorie radioattive prodotte in Italia sono concentrate a Saluggia, Trino vercellese e Bosco Marengo. Dopo quasi venticinque anni dalla chiusura delle centrali nucleari italiane la questione delle scorie non è stata risolta. E non lo sarà mai, perché le scorie restano pericolossime per la salute umana e per l’ambiente per decine di migliaia di anni. In nessun paese c’è un sito per lo stoccaggio. Costi altissimi e l’opposizione delle popolazioni coinvolte ha fatto sì che le scorie rimangano nei pressi delle centrali. I trasporti che stanno facendo a nostra insaputa sono diretti in Francia. Nell’impianto di La Hague, le scorie vengono “riprocessate” e poi rimandate in Piemonte. Radioattive e pericolose come prima, perché a La Hague si limitano estrarre il Mox, un combustibile per le centrali, e il plutonio. Il plutonio serve ad una sola cosa: fare le bombe atomiche. Il sito di Saluggia non è sicuro: nell’ultima alluvione le falde sono state contaminate. Il governo è deciso a costruire nuove centrali. Dopo l’incidente di Fukushima hanno deciso una moratoria di un anno. Forse sperano che scordiamo il Giappone diventando malleabili. O pensano che siamo tutti scemi. Ci raccontano la favola che l’energia nucleare costa meno. Mentono. Non calcolano i costi di smaltimento delle scorie, la “messa in sicurezza” delle vecchie centrali, i militari e poliziotti che sorvegliano impianti che sono come bombe atomiche. A Fukushina la situazione è fuori da ogni controllo. Spegnere un impianto atomico come se fosse l’incendio in un bosco lo dimostra. L’incidente è classificato tra i più gravi della storia. Dicono che si tratta di fatti eccezionali e imprevedibili: possibile che la nostra vita sia affidata a gente che si basa sulle statistiche? Come si fa a definire eccezionali eventi che si sono verificati ogni 10 anni? Negli ultimi trent’anni vi sono stati ben tre incidenti gravissimi: Tree Miles Island (USA), Cernobyl (URSS), Fukushima (Giappone). Le miniere di uranio tra 50/60 anni si esauriranno. Ben diversamente dalle fonti energetiche “alternative”. I politici parlano di indipendenza energetica. Un’altra menzogna. Le miniere si trovano in Australia, Canada, Kazakhstan, Namibia, Niger e Russia; l’85% dei giacimenti è controllato da sette compagnie. Se uno dei treni diretti in Francia deragliasse, se qualcuno lo scegliesse come obiettivo e lo facesse saltare, se ci fosse una scossa di terremoto – anche lieve – mentre attraversa Torino, migliaia di persone dovrebbero essere evacuate e tutti rischieremmo la vita. Vale la pena? Vale la pena di arricchire affaristi senz’altro scrupolo che il lucro? Siamo nella città della Thyssen, nella regione della strage dell’Eternit: credete che ai padroni interessi la nostra salute? Noi pensiamo di no. E siamo decisi a metterci in mezzo. Per il futuro dei nostri figli, per un mondo senza sfruttati né sfruttatori, per farla finita con la devastazione del territorio, per essere liberi di decidere. Tu cosa ne pensi? Andrai a dormire sperando che il treno passi senza danni o lotterai contro questi trasporti inutili e pericolosi? Per contatti: Rete No Tav “Torino e cintura sarà dura” No Tav Autogestione Torino - notav_autogestione at yahoo.it - 338 6594361 No Tav c.so Marche To - 328 3328524 Osservatorio ecologico - ecosservatorio at inventati.it
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