Re[3]: Antifascisti col coraggio degli altri



in data domenica 1 maggio 2011, alle ore 9.44, hai scritto:


> On 01/05/2011 at 9.31 Andrea Sciuto wrote:

>>> MA CHE CI FANNO 'STI STATALI IN UNA REPUBBLICA E DEMOCRAZIA?!
>>
>>
>>In effetti sì. Se lo chiese uno dei padri della nostra democrazia,
>>deputato ed ex partigiano, Carlo Levi, e sull'argomento ha scritto tra
>>l'altro un illuminante romanzo, "L'orologio" (pubblicato da Einaudi).
>>
>>Ma la soluzione proposta da lui è ben diversa dalla tua.





> Ammappela, oh! E che ti pesano le parole?  :)

> Spiegaci, di grazia, cosa vuoi dire, facci conoscere questo pensiero di Levi.

> dd



Banalizzando molto, direi che per contrastare questo fenomeno Levi propone la rivalutazione delle piccole autonomie, in modo da riavvicinare i Contadini alla sensazione di una cosa pubblica che loro possono gestire (Contadini, tra parentesi, non solo nel senso... agricolo. Lui chiama "Contadini" tutti quelli che lavorano davvero, per distinguerli dai "Luigini", cioè da una massa di burocrati e funzionari - i nomi derivano dal fatto che i personaggi del romanzo hanno letto "Cristo si è fermato a Eboli", dove questo Luigino, podestà fascista, vessa appunto i contadini). Questo, diciamo, semplificando con l'accetta - e comunque non ne ho un ricordo precisissimo, l'ho letto tanti anni fa.
Tieni presente però, naturalmente, che il libro è un romanzo, non un saggio politico. Lo trovi in edizione Einaudi.


 Andrea                                visci at katamail.com