R: caso emergency



NEL CONCORDARE IN PIENO CON QUESTA LETTERA, CONFERMO CHE C'è UN LIMITE ANCHE ALL'OPPORTUNISMO DELLA PSEUDO-DIPLOMAZIA "DI CORTE" CHE ESPRIME QUESTO "BRAVO RAGAZZO" CHE CHIAMANO MINISTRO DEGLI ESTERI. FRA COSTUI E I MEDICI IMPEGNATI A SALVARE VITE UMANE DEVASTATE DA ARMI CRIMINALI, C'è UN ABISSO INCOLMABILE. GIORGIO VITALI

--- Lun 12/4/10, Carlo Olivieri <carlo.olivieri3 at tin.it> ha scritto:

Da: Carlo Olivieri <carlo.olivieri3 at tin.it>
Oggetto: caso emergency
A: dirittiglobali at peacelink.it
Data: Lunedì 12 Aprile 2010, 01:05

CASO EMERGENCY: COME SI PERMETTE SIGNOR MINISTRO?

Frattini rincara la dose: "Quelle di Strada sembrano dichiarazioni politiche, e non quelle di un medico che vuole salvare la vita alla gente".
Io, in qualità di libero cittadino e di medico, non le permetto assolutamente, signor ministro, di rivolgersi in questo modo nei confronti di un collega che, come tanti miei colleghi, lavorano ogni giorno per curare le persone indipendentemente dalla loro nazionalità, cultura, religione, sesso o credenza politica.
Gino Strada, come ogni libero cittadino, è libero di fare le dichiarazioni che vuole, anche politiche, se fosse necessario, e non saranno certo mediocri personaggi politici, come lei ha dimostrato di essere in questa occasione, ad impedirlo, né a lui, nè a me, né a tutti i miei colleghi medici.
Molti di noi sono capaci di prestare la loro opera in modo disinteressato. Lei è capace di farlo? Evidentemente no, vista la sua dichiarazione, dettata ancora una volta da interessi di parte.
Poche chiacchiere signor ministro: invece di perdere tempo nel rilasciare dichiarazioni offensive e che danno la misura dell'infima statura della classe politica italiana attuale, si muova e faccia almeno per una volta il suo dovere di ministro. Gli italiani la pagano per questo e non per parlare a vanvera.

Carlo Olivieri
medico umanista
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