Torino. Cena No Sindone



Torino. Cena No Sindone

Lunedì 12 aprile
cena anticlericale No Sindone
Dalle 20 in corso Palermo 46.
Ognuno porti la sua sindone per un’ostensione collettiva e libera.
Sotto quel lenzuolo niente!
Benefit spese senza religione.

Altri appuntamenti:

Martedì 13 aprile
punto info No Sindone
zona libera No Ratzinger
in via S. Ottavio di fronte a Palazzo Nuovo, la sede delle facoltà
umanistiche.
Dalle 17,30

Venerdì 16 aprile
conferenza di Roberto Prato
“L’eresia e la rivolta”
Alle 21 in corso Palermo 46.
Da Dolcino a Gioacchino da Fiore ai Catari, Patari, Gazzeri, Bogomili,
Valdesi, fraticelli, tutti gli eretici perseguitati ferocemente da una
chiesa cattolica ben decisa a difendere, in nome della Città Celeste, il
proprio più che terreno dominio.
Eretici accomunati dal rifiuto del principio di autorità e quindi della
Chiesa alla quale non si debbono pagare le decime. Dolcino, ad esempio,
predicava la povertà come distacco dal potere e dalla gerarchia, la
comunione dei beni materiali, l’assenza di vincoli formali di obbedienza.
La sua era una dottrina radicale che incontrandosi con le esigenze
emergenti dalla disperata condizione dei servi della gleba e del popolo
minuto delle città porta ad una rivolta che per le autorità religiose e
civili del tempo rappresentò una terribile minaccia per l’ordinamento
istituzionale e sociale.
I dolciniani raccolsero consenso tra masse povere rurali ed urbane e,
anziché “farsi massacrare inermi, si armarono, espropriarono per
sopravvivere i ricchi, inventarono la guerra di guerriglia, in pianura e
in montagna”.

Un’occasione per parlare di eretici e ribelli, gente la cui memoria,
dannata per i potenti, continua a vivere nel ricordo e nelle lotte degli
sfruttati e degli oppressi.

25 aprile antileghista
Oggi il fascismo ha il volto della Lega, del razzismo di Stato che il
ministro leghista di polizia incide, giorno dopo giorno, sui corpi dei
migranti rinchiusi nei CIE.
Due anarchici saranno processati in giugno, perché accusati di aver detto
e scritto - in occasione del 25 aprile dello scorso anno – che il fascismo
non è morto nel 1945 ma è al governo e in parlamento, tra coloro che hanno
scritto le nuove leggi razziali, quelli che hanno deciso la precarietà per
legge, che giorno dopo giorno stringono in una morsa ogni forma di
opposizione. Ieri erano camice nere, oggi sono camicie verdi. Oggi il
fascismo ha il volto di uno come Mario Borghezio, quello che disinfettava
le carrozze dei treni dove avevano viaggiato ragazze africane, quello che
diede fuoco ad un ricovero per senzatetto rumeni sotto il Ponte Mosca a
Torino.

Anche quest’anno un 25 aprile antirazzista ed antileghista.
Programma:
Mercoledì 21 aprile. Aperitivo benefit anarchici sotto processo, film e
assemblea in piazza Madama Cristina. Dalle ore 18.

Sabato 24 aprile.
Ore 10: punto info antirazzista/antifascista al Balon – via Andreis angolo
Borgodora.
Ore 16: deposizione di fiori, ricordo e bicchierata alla lapide del
partigiano anarchico Ilio Baroni.
Appuntamento alle 16 in corso Giulio Cesare angolo corso Novara.

per info e contatti:
Federazione Anarchica Torino
corso Palermo 46 - la sede è aperta ogni giovedì dalle 21.
fai_to at inrete.it 338 6594361