Salvare l'università e la cultura palestinese? (22)



Una lettera a Il Manifesto

 

Il prof. Danilo Zolo ha illustrato , oggi su Il Manifesto, una

iniziativa, lodevolissima, di alcuni docenti universitari italiani, per

salvare l'università e la cultura palestinese.

Ma come è d'uso troppo spesso, in Italia e in Europa, i promotori

dimenticano di prendere atto di quanto hanno chiesto da tempo i

palestinesi e in particolare il PACBI.

Il PACBI (Palestinian Campaign for the Academic & Cultural Boycott of

Israel), nel 2004, ha chiesto agli accademici e agli intellettuali della

comunità internazionale di "boicottare globalmente e coerentemente tutte

le istituzioni accademiche e culturali israeliane come contributo alla

lotta per mettere fine alla  occupazione, alla colonizzazione e al

sistema di apartheid israeliano".

Sul Corriere della Sera del 3 marzo il prof. Zolo afferma che l'appello

"non parla affatto di boicottaggio delle università israeliane",

arrivando a sostenere che in esse "operano centinaia di docenti

pacifisti o antisionisti". Una affermazione semplicemente grottesca.

La parola "boicottaggio" fa ancora così paura? In altri paesi, come

l'Inghilterra, è dal 2002 che il boicottaggio accademico è iniziato per

merito di accademici come Hilary e Steven Rose e di numerosi altri

docenti universitari. Tanya Reinhart e Ilan Pappé sono stati costretti

ad andare all'estero per esserne stati tra i promotori, senza che

nessuno delle centinaia di docenti pacifisti e antisionisti (Zolo docet!)

abbia alzato un dito.

Qui siamo al puro e semplice patronizing, a quello che Edward Said

chiamava "orientalismo", una conferma del degrado morale, culturale e

politico della società italiana in tutti i suoi settori.

Alfredo Tradardi

ISM-Italia

 

 

ISM- Italia

info at ism-italia.it

http://sites.google.com/site/italyism/

www.frammenti.it

 

“Verrà il tempo in cui i responsabili dei crimini contro l’umanità che hanno accompagnato il conflitto israelo-palestinese e altri conflitti in questo passaggio d’epoca, saranno chiamati a rispondere davanti ai tribunali degli uomini o della storia, accompagnati dai loro complici e da quanti in Occidente hanno scelto il silenzio, la viltà e l’opportunismo.”

 

ISM-Italia è il gruppo di supporto italiano dell’ISM.

L’International Solidarity Movement (ISM www.palsolidarity.org) è un movimento palestinese impegnato a resistere all’occupazione israeliana usando i metodi e i principi dell’azione-diretta non violenta. Fondato da un piccolo gruppo di attivisti nel 2001, ISM ha l’obiettivo di sostenere e rafforzare la resistenza popolare assicurando al popolo palestinese la protezione internazionale e una voce con la quale resistere in modo nonviolento alla schiacciante forza militare israeliana di occupazione.

 

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