Fw: ciao



Rigiro le seguente e-mail così come mi è stato chiesto.
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----- Original Message -----
Sent: Wednesday, April 15, 2009 8:20 AM
Subject: ciao

Ciao abbiamo letto la tua mail sui medici e gli immigrati
Ti giriamo questa, se puoi inserirla in DirittiGlobali te ne saremmo grati ciao
 
15-04-2009  Cose inesatte sui quotidiani a proposito di Fiesso d'Artico, forse per "gestire" in termini "diversi" quello che è un problema semplicissimo: UNA CASA PER QUESTA FAMIGLIA ! Stiamo preparando un comunicato stampa per smentire e precisare le cose che sono state scritte sui giornali oggi. In particolare smentiamo il Sindaco di Fiesso che evidentemente è male informata: Faith non ha mai rifiutato alcun lavoro è da 6 anni che cerca un lavoro ed ha pagine su pagine di numeri di telefono, date e persone con cui ha parlato. Inoltre a Faith NESSUNO ha mai detto che la domanda del 2006 di assegnazione alloggio popolare andava rifatta ogni anno. Quest'anno se lo è sentita spiegare in Ufficio del Comune solo dopo che era scaduto il termine. Se era 8a nel 2006 adesso certamente potrebbe essere prima o tra i primissimi; ancora una volta: Faith non ha compiuto alcun tentativo di suicidio. Citeremo passo passo nel comunicato stampa di oggi che rilasceremo verso le ore 12, i documenti del Pronto soccorso.
Sull'arma dei carabinieri. E' opportuno precisare che non vorremmo infierire, ma è giusto dire che il marito di Faith, è denunciante di un ignobile quanto gratuito pestaggio "stradale" avvenuto a Dolo un anno fa da parte di una pattuglia di carabinieri. Proprio alcune settimane fa il nostro legale si è interessato a che il marito di Faith potesse avere un supporto di traduttore di fronte alla Sostituto Procuratore che lo ha sentito in merito alla denuncia di allora.
E PENSARE CHE DA OLTRE UN ANNO E MEZZO ESISTE UNA LIMPIDA SENTENZA DELLA CASSAZIONE CHE PARLA CHIARO: CLICCA SU http://www.slaicobasmarghera.org/Cassazione.htm 
OSCURA ED IMPROVVIDA MANOVRA DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA: IN CORSO TENTATIVO DI SGOMBERO DELL'APPARTAMENTO ATER VUOTO DA ANNI OCCUPATO DA FAITH E LUCKY. Lo sgombero è stato intimato dai Carabinieri "entro 3 giorni". Faith non si è sentita bene ed è stata ricoverata presso il Pronto soccorso dell'Ospedale di Dolo dove è rimasta per due ore con i suoi figli prima di essere tranquillamente dimessa. Smentiamo anche il comunicato ANSA dei carabinieri che avrebbero "salvato la vita" a Faith che aveva solo in mano una bottiglia di candeggina, sì, ma dopo 8 ore di estenuante presenza in appartamento, e senza esibire alcun dispositivo della Procura, dei carabinieri. Tanta urgenza pone dei problemi di tipo culturale: la magistratura da che parte sta ? Il crimine qui è che delle case popolari rimangano vuote per anni, che si spendano soldi NON per dare una casa a chi non può pagarsela, ma per darli per soluzioni inadeguate (case di riposo, case alloggio e similaria). Il crimine è che la legge dell'equo canone sia stata abolita. Il crimine è che la speculazione edilizia sia considerata legittima. Non che chi non ha casa ne occupi una di vuota !!!
Occupazione di casa popolare ATER A FIESSO D'ARTICO, il nostro volantino: http://www.slaicobasmarghera.org/2009_04_10_comunicato.htm

Volantino distribuito in piazza del mercato a Fiesso d’Artico la mattina di sabato 11 aprile 2009. Generalmente accettato, ci siamo fermati a parlare con diversi cittadini ed anche con diversi immigrati.

 

SOLIDARIETA’ ED INGIUSTIZIA.

UNA FAMIGLIA CON TRE LORO FIGLI OCCUPANO UNA CASA VUOTA DEL COMUNE A FIESSO D’ARTICO.

DA 16 MESI VIVEVANO SENZA POTER DORMIRE INSIEME.

 

Cittadini di Fiesso d’Artico,

la crisi del sistema capitalistico sta dimostrando sempre di più agli occhi di tutti noi, il suo errore di base, il suo fondamento infatti è quello di produrre la crescita attraverso la disparità sociale e la disuguaglianza.

 

Una coppia di lavoratori, Faith, operaia disoccupata da 2 anni, pagine e pagine di annotazioni di telefonate alla ricerca di un lavoro e di una casa non onerosa in affitto, e di Lucky, operaio a chiamata del Porto di Venezia, onesti immigrati nigeriani con tre figli da mantenere ed un reddito inferiore agli 8 mila euro all’anno, si è vista chiedere dal Comune di Fiesso d’Artico una quota di uno stanziamento che è stato incamerato da una Casa di riposo gestita da suore a Dolo, per l’ospitalità negli ultimi 16 mesi, data alla madre ed ai suoi 3 figli. Sette mila euro oltre ai sette mila pagati dalla Regione alle benefattrici del Vaticano.

 

A livello legale il nostro Sindacato, che vede tra i suoi iscritti questi due lavoratori, ha già incaricato un avvocato di difendere il diritto dei due lavoratori a non essere debitori di alcunché verso il Comune di Fiesso.

 

Oltretutto come retta per una ospitalità “solidale” delle suore a Dolo, ci sembra per il solo alloggiamento, del tutto spropositata la cifra di quasi 1.000 euro pubblici al mese.

 

Per quanto riguarda il diritto alla casa, che sappiamo sempre più difficile per tutti, Faith era 8° in graduatoria per le case di edilizia pubblica agevolata due anni fa, ma non ha avuto più dati certi dal Comune negli ultimi tempi.

 

Ora, un appartamento del quartiere XXV aprile a Fiesso d’Artico, vuoto da anni, ed al quale è stata staccata la luce, che speriamo l’Enel attivi al più presto, è stato occupato da Faith e dalla sua famiglia.

 

Finalmente dopo oltre un anno Faith e suo marito hanno potuto dormire sotto lo stesso tetto con i loro tre figlioletti.

 

Esprimiamo tutta la nostra solidarietà ed appoggio alla famiglia di Faith, ed invitiamo il Comune di Fiesso a prendere positive decisioni nei suoi confronti affinché le venga assegnato questo alloggio, certo non lussuoso, che è vuoto da anni.

 

Nel loro paese, non avevano futuro, perché poveri e senza agganci alla mafia dello Stato della Nigeria.

Qui, hanno sempre lavorato. La madre, è rimasta senza lavoro non per sua colpa ma per una crisi che non ci deve ricadere addosso a noi lavoratori.

Ebbero uno sfratto a causa della speculazione edilizia, di chi sul diritto alla casa pretende di arricchirsi.

 

Chiediamo ed esprimiamo solidarietà ai lavoratori immigrati che come quelli italiani, lottano per un avvenire migliore.

 

UN PAESE SENZA SOLIDARIETA’ NON E’ UN PAESE CIVILE

Slai Cobas per il sindacato di classe – Riviera del Brenta

 




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