Re: Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia...



i boia della liberta e della volonta del singolo individuo che in vita e cosciente decide di autodeterminare il proprio destino e porre fine ad eventuali malattie sono proprio coloro che non rispettano questo.
le vostre volonta' se foste persone civili le applichereste a voi stessi e alle vostre vite e non andreste a violare le coscienze altrui.

siete contro la liberta' di Eluana. perche' non siete liberi.













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Date      : Fri, 5 Dec 2008 15:50:01 +0100
Subject : Re: Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia...







> A quanto pare hai grosse difficoltà a leggere, dato che il riferimento
> all'aspirazione da boia era per la Sig.ra Manielle, che ha dato degli
> sciacalli a quelli che non la pensano come lei.
> Addio
> 
> Il giorno 4 dicembre 2008 23.43, paolo-orru at libero.it
> <paolo-orru at libero.it>ha scritto:
> 
> > Io sono tra quelli che vogliono veder la parola fine a questa vera e
> > propria tortura.
> > Ti poni in modo pessimo da chiaro cattolico medievale, con insulti e
> > maiuscole senza argomentare perchè mai dovrebbe essere boia un padre che da
> > 16 anni vede prolungare un'inutile sofferenza della sua amata figlia.
> > Ti consiglierei la visione del film "Mare dentro" di Alejandro Amenabar,
> > che tratta proprio questa tematica.
> > Dopo di che, a proposito di webmaster, chiedo che mi si venga tolto dalla
> > mailing list.
> > Grazie
> >
> > Subject : Re: Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia...
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > > Senti, ragazzina, lo sciacallo, fino a prova contraria, ha bisogno di
> > > carogne per vivere e, fino a prova contraria, sei tu che invochi la
> > > trasformazione di Eluana in carogna, per cui NON PERMETTERTI MAI PIU' DI
> > > OFFENDERMI, HAI CAPITO? Mi meraviglio che lo webmaster abbia fatto
> > passare
> > > una e-mail come questa. Accusi di sciacallaggio gente che ha fatto
> > > esperienza di persone tornate pienamente in possesso delle proprie
> > facoltà
> > > mentali e fisiche dopo 40 anni e continui a vomitare veleno su tutto
> > quanto
> > > è contrario alle tue aspirazioni di sopprimere ogni respiro, ogni barlume
> > di
> > > vita, chi più di te si comporta come sciacallo o iena o avvoltoio? Se ci
> > > tieni tanto a vedere chiusi per sempre gli occhi di Eluana che, tuttora,
> > > continuano ad aprirsi e chiudersi a mattina e a sera, fai domanda per un
> > > posto da boia in qualche stato che condivida le tua aspirazioni, così
> > potrai
> > > dare libero sfogo alle tue manie omicide, ma impara a rispettare le idee
> > > diverse dalle tue.
> > > Buona risurrezione.
> > >
> > > Il giorno 1 dicembre 2008 19.12, manielle at libero.it <manielle at libero.it>
> > ha
> > > scritto:
> > >
> > > > in tanti vorreste vedere Eluana??
> > > > che indecenza!!
> > > > Eluana pensiate sia un fenomeno dabaraccone da dover mostrare in
> > pubblico??
> > > > e' inutile voi non avete conoscenza del rispetto del dolore altrui!!
> > > > voi non avete dignita'!
> > > >
> > > > e continuando ad insinuare che il padre di Eluana sia un torturatore o
> > un
> > > > assassino dimostrate solo di essere degli infami che fanno
> > sciacallaggio
> > > > sulla vita e sul dolore altrui solo per alimentare le vostre perverse
> > > > ideologie.
> > > >
> > > > andate a reclamare dallo stato i diritti che le persone malate hanno ma
> > > > imparate il rispetto per chi a differenza di voi ha scelto ed
> > esercitato la
> > > > propria liberta'.
> > > >
> > > > non temete che ora che scendera' in campo (dopo un iter programmato e
> > una
> > > > conversione spettacolo..) politicamente il neocristiano allam ci
> > pensera'
> > > > lui a risolvere i problemi di chi malato viene abbandonato dalla
> > barbarie di
> > > > stato.
> > > > le famiglie con gravissimi problemi di assitenza a casi gravissimi
> > vengono
> > > > lasciate a se stesse perche' lo stato e' solo quello del profitto dei
> > forti
> > > > sulle spalle dei deboli.
> > > >
> > > > fatevi difendere da allam se date a lui materiale per lo sciacallaggio
> > > > vergognoso che opera insieme ad altri oscurantisti e fascisti tipo
> > quelli di
> > > > forzanuova
> > > >
> > > > ma sappiate che lui fara' campagne solo contro l'aborto...contro le
> > > > liberta' dei cittadini di decidere sulle proprie vite...e non di certo
> > in
> > > > favore della vita.
> > > >
> > > > quando mai si e' interessato allam delle migliaia di civili musulmani
> > > > innocenti e indifesi fatti a pezzi dai bombardamenti usa in afganistan
> > e
> > > > iraq?
> > > >
> > > > vada a pulire il loro sangue causato dai suoi amici
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > >
> > > > > da http://www.salvatorecrisafulli.it/
> > > > >
> > > > > Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia:
> > > > >
> > > > > In tanti vorremmo vedere Eluana Englaro, per farci un'idea,  ma il
> > padre
> > > > si rifiuta perche? rispetto della Privacy? Non crediamo proprio. Noi
> > invece
> > > > con questo video siamo in grado di mostrarvi due "Eluane" che da oltre
> > 15
> > > > anni si trovano sulle spalle una "sentenza di irreversibilità", ma
> > vengono
> > > > accudite in casa, con tanto affetto ed immenso amore, scoprirete alla
> > fine
> > > > che non esiste l'irreversibilità dello stato vegetativo.
> > > > >
> > > > > Ecco il video
> > > > >
> > > > >
> > > > >
> > > > > Mercoledi 19 Novembre 2008
> > > > >
> > > > >
> > > > >
> > > > > DIVENTERANNO TUTTI ENGLARO?
> > > > >
> > > > > Dopo la sentenza della Corte di Appello di Milano e la pilatesca
> > > > decisione della Suprema Corte di Cassazione, gran parte dei 3.800 casi
> > di
> > > > coma vegetativo (?) in Italia seguiranno Englaro?
> > > > >
> > > > > La famiglia Crisafulli, già con molta esperienza conosce oltre 950
> > casi
> > > > di persone in stato vegetativo (molti vivono in casa) ed avendo fatto
> > un
> > > > sondaggio sulla pelle dei disabili e le famiglie attesta senza ombra di
> > > > dubbio che il 99,9% è contrario all'eutanasia e al testamento
> > biologico, lo
> > > > 01% chiede di morire solo per disperazione ed abbandono totale.
> > > > >
> > > > > Difatti, chi non legato da situazioni affettive con il malato, chi,
> > > > giunto alla veneranda età di 90 anni e dovendo accudire una povera
> > figlia in
> > > > coma da 27 anni, sapendo di dover tornare al Padre Eterno, non
> > s'inventerà
> > > > la storia che sua figlia, prima dell'evento che l'ha ridotta in coma,
> > ha
> > > > confidato ad un'amica, che per l'occasione farà il piacere di
> > affermare, la
> > > > sua volontà che, in caso di coma, non dovessero praticare accanimenti
> > > > terapeutici e si lasciasse morire in pace? Ovviamente per accanimento
> > sarà
> > > > inteso, come nel caso di Eluana Englaro, anche la somministrazione
> > > > dell'acqua e del cibo, cosa che qualsiasi madre fa al proprio figlio,
> > in
> > > > stato di incoscienza infantile.
> > > > >
> > > > > La decisione adottata dalla Corte di Appello, senza accorgersene,
> > diventa
> > > > un dramma nel dramma e crea una aspettativa a catena che difficilmente
> > si
> > > > può fermare perché un giudicato fa testo e, anche se un ulteriore
> > collegio
> > > > di giudici dovesse decidere in modo diverso, si avrebbero due giudicati
> > > > contrastanti ma entrambi validi.
> > > > >
> > > > > A questo punto, se l'umana compassione, come si legge dalle
> > statistiche
> > > > pubblicate dalla RAI, ignorando la materia e le conseguenze che la
> > sentenza
> > > > emanata per la Englaro, è d'accordo nel condividerla; se una povera
> > ragazza,
> > > > assistita sin'ora dalle suore senza gravame alcuno da parte della
> > famiglia,
> > > > viene soppressa non per il fastidio che dà ma perché sedici anni
> > addietro,
> > > > in altre condizioni di vita, avrebbe espresso il desiderio di morire se
> > si
> > > > fosse trovata in condizioni di coma, a maggior ragione è anche umano
> > che un
> > > > genitore ultranovantenne, che una famiglia che è stata distrutta nella
> > sua
> > > > unità dall'evento accadutogli, possa chiedere di far cessare di vivere
> > > > l'ammalato.
> > > > >
> > > > > Sui 3.800 casi individuati molti, troppi, vivono in simili condizioni
> > di
> > > > difficoltà e di necessità. Si, perché lo Stato sin'ora, sia quando ha
> > > > governato la destra sia quando ha governato la sinistra, mai si è
> > > > preoccupato di venire incontro alla famiglie che subivano una simile
> > > > disgrazia.
> > > > >
> > > > > Non un reparto ospedaliero, non una struttura pubblica, non
> > un'assistenza
> > > > domiciliare, non un aiuto economico si è trovato in tutti questi lunghi
> > > > anni. Si è dovuto fronteggiare la situazione da soli, con i propri
> > mezzi.
> > > > Molti hanno dovuto lasciare il lavoro, imparare a fare i
> > fisioterapisti, gli
> > > > infermieri, adattare le abitazioni alla bisogna, renderle piccoli
> > ospedali,
> > > > molte volte impegnarle con mutui per avere le risorse economiche per
> > > > accudire al famigliare bisognoso e proseguire nel commino assistenziale
> > in
> > > > attesa del miracolo o dell'evento nuovo della scienza.
> > > > >
> > > > > Molte famiglie si sono divise perché l'evento occorso e le
> > depressioni
> > > > hanno portato alle reciproche accuse, soprattutto tra i genitori,
> > accuse
> > > > inconsistenti ma indicative delle tensioni create dalla situazione
> > difficile
> > > > nella quale vivono.
> > > > >
> > > > > In questi anni uomini di coscienza, medici per la vita e non per la
> > > > morte, a proprie spese hanno sopperito alle carenze dello Stato
> > mettendo in
> > > > atto strutture di terapia semintensiva e riabilitativa ed a nulla è
> > valso
> > > > l'appello degli italiani colpiti dall'evento, costretti a recarsi ad
> > > > Innbruck per trovare una struttura adeguata alla bisogna. Gli enti
> > pubblici
> > > > hanno preferito rimborsare parzialmente spese enormi alle famiglie per
> > i
> > > > ricoveri oltralpe, hanno preferito tenere lungodegenze durate, come nel
> > caso
> > > > Englaro, quindici anni a circa 500 euro al giorno piuttosto che venire
> > > > incontro alle famiglie che si sacrificano all'assistenza domiciliare
> > > > pesantissima per questi soggetti. Non sono molto convinto per il caso
> > > > particolare ma chi dice che Beppino Englaro non abbia preso la
> > decisione di
> > > > chiedere alla Magistratura di non alimentare più la figlia, costretto a
> > > > tenerla in ospedale perché le sue condizioni famigliari non solo
> > economiche
> > > > ma personali non gli consentivano di tra!
> > > >  sformare la sua casa in un reparto ospedaliero?
> > > > >
> > > > > Quante delle 3.800 famiglie si sentono stanche ed in condizioni di
> > non
> > > > più sopportare gli impegni economici, fisici, umani che i vari casi
> > > > richiedono ed "obtorto collo" decidono di farla finita?
> > > > >
> > > > > Eppure lo Stato sa l'impegno che occorre in simili casi, sa che
> > aiutando
> > > > le famiglie dei soggetti bisognosi risparmierebbe tanto denaro che se
> > gli
> > > > stessi fossero tutti ricoverati in nosocomi, sa che alcuni medicinali,
> > > > inseriti in prontuario farmaceutico fuori dalla classe C, mentre per le
> > > > persone sane sono medicinali opzionali, per questi soggetti sono veri e
> > > > propri salvavita, sa che non si può lesinare il pannolone a chi, da
> > > > incontinente, ne ha bisogno, sa si ha bisogno di medici  specializzati
> > per
> > > > individuare particolari malattie che il soggetto in coma non può
> > > > spontaneamente denunziare, sa che la fisioterapia è una pratica
> > necessaria
> > > > quotidianamente. Se non lo sa, come può non saperlo il Ministro della
> > > > Salute, lo sanno certamente i funzionari che nel Ministero hanno
> > vissuto una
> > > > vita. Perché, allora, non interviene adeguatamente?
> > > > >
> > > > > Costringe i famigliari degli interessati a far ricorso
> > all'applicazione
> > > > della sentenza Englaro?
> > > > >
> > > > > Perché lo Stato spende tanti soldi per tenere attive le rianimazioni
> > in
> > > > tutta Italia, salvando momentaneamente la vita di tante persone, per,
> > poi,
> > > > consentire la morte per fame e disidratazione dopo sedici anni? 3.800
> > > > persone, adeguatamente assistite a domicilio, costerebbero allo Stato
> > non
> > > > più di 250.000.000,00 euro l'anno a fronte di 750.000.000,00 euro se le
> > > > stesse fossero ricoverate in ospedale. Sono situazioni incomprensibili
> > > > dovute o alla convinzione dell'impossibilità del recupero o alla
> > ignoranza
> > > > della questione.
> > > > >
> > > > > 18 Novembre 2008
> > > > >
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