> Senti, ragazzina, lo sciacallo, fino a prova contraria, ha bisogno di
> carogne per vivere e, fino a prova contraria, sei tu che invochi la
> trasformazione di Eluana in carogna, per cui NON PERMETTERTI MAI PIU' DI
> OFFENDERMI, HAI CAPITO? Mi meraviglio che lo webmaster abbia fatto passare
> una e-mail come questa. Accusi di sciacallaggio gente che ha fatto
> esperienza di persone tornate pienamente in possesso delle proprie facoltà
> mentali e fisiche dopo 40 anni e continui a vomitare veleno su tutto quanto
> è contrario alle tue aspirazioni di sopprimere ogni respiro, ogni barlume di
> vita, chi più di te si comporta come sciacallo o iena o avvoltoio? Se ci
> tieni tanto a vedere chiusi per sempre gli occhi di Eluana che, tuttora,
> continuano ad aprirsi e chiudersi a mattina e a sera, fai domanda per un
> posto da boia in qualche stato che condivida le tua aspirazioni, così potrai
> dare libero sfogo alle tue manie omicide, ma impara a rispettare le idee
> diverse dalle tue.
> Buona risurrezione.
>
> Il giorno 1 dicembre 2008 19.12,
manielle at libero.it <
manielle at libero.it> ha
> scritto:
>
> > in tanti vorreste vedere Eluana??
> > che indecenza!!
> > Eluana pensiate sia un fenomeno dabaraccone da dover mostrare in pubblico??
> > e' inutile voi non avete conoscenza del rispetto del dolore altrui!!
> > voi non avete dignita'!
> >
> > e continuando ad insinuare che il padre di Eluana sia un torturatore o un
> > assassino dimostrate solo di essere degli infami che fanno sciacallaggio
> > sulla vita e sul dolore altrui solo per alimentare le vostre perverse
> > ideologie.
> >
> > andate a reclamare dallo stato i diritti che le persone malate hanno ma
> > imparate il rispetto per chi a differenza di voi ha scelto ed esercitato la
> > propria liberta'.
> >
> > non temete che ora che scendera' in campo (dopo un iter programmato e una
> > conversione spettacolo..) politicamente il neocristiano allam ci pensera'
> > lui a risolvere i problemi di chi malato viene abbandonato dalla barbarie di
> > stato.
> > le famiglie con gravissimi problemi di assitenza a casi gravissimi vengono
> > lasciate a se stesse perche' lo stato e' solo quello del profitto dei forti
> > sulle spalle dei deboli.
> >
> > fatevi difendere da allam se date a lui materiale per lo sciacallaggio
> > vergognoso che opera insieme ad altri oscurantisti e fascisti tipo quelli di
> > forzanuova
> >
> > ma sappiate che lui fara' campagne solo contro l'aborto...contro le
> > liberta' dei cittadini di decidere sulle proprie vite...e non di certo in
> > favore della vita.
> >
> > quando mai si e' interessato allam delle migliaia di civili musulmani
> > innocenti e indifesi fatti a pezzi dai bombardamenti usa in afganistan e
> > iraq?
> >
> > vada a pulire il loro sangue causato dai suoi amici
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > > da
http://www.salvatorecrisafulli.it/
> > >
> > > Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia:
> > >
> > > In tanti vorremmo vedere Eluana Englaro, per farci un'idea, ma il padre
> > si rifiuta perche? rispetto della Privacy? Non crediamo proprio. Noi invece
> > con questo video siamo in grado di mostrarvi due "Eluane" che da oltre 15
> > anni si trovano sulle spalle una "sentenza di irreversibilità", ma vengono
> > accudite in casa, con tanto affetto ed immenso amore, scoprirete alla fine
> > che non esiste l'irreversibilità dello stato vegetativo.
> > >
> > > Ecco il video
> > >
> > >
> > >
> > > Mercoledi 19 Novembre 2008
> > >
> > >
> > >
> > > DIVENTERANNO TUTTI ENGLARO?
> > >
> > > Dopo la sentenza della Corte di Appello di Milano e la pilatesca
> > decisione della Suprema Corte di Cassazione, gran parte dei 3.800 casi di
> > coma vegetativo (?) in Italia seguiranno Englaro?
> > >
> > > La famiglia Crisafulli, già con molta esperienza conosce oltre 950 casi
> > di persone in stato vegetativo (molti vivono in casa) ed avendo fatto un
> > sondaggio sulla pelle dei disabili e le famiglie attesta senza ombra di
> > dubbio che il 99,9% è contrario all'eutanasia e al testamento biologico, lo
> > 01% chiede di morire solo per disperazione ed abbandono totale.
> > >
> > > Difatti, chi non legato da situazioni affettive con il malato, chi,
> > giunto alla veneranda età di 90 anni e dovendo accudire una povera figlia in
> > coma da 27 anni, sapendo di dover tornare al Padre Eterno, non s'inventerà
> > la storia che sua figlia, prima dell'evento che l'ha ridotta in coma, ha
> > confidato ad un'amica, che per l'occasione farà il piacere di affermare, la
> > sua volontà che, in caso di coma, non dovessero praticare accanimenti
> > terapeutici e si lasciasse morire in pace? Ovviamente per accanimento sarà
> > inteso, come nel caso di Eluana Englaro, anche la somministrazione
> > dell'acqua e del cibo, cosa che qualsiasi madre fa al proprio figlio, in
> > stato di incoscienza infantile.
> > >
> > > La decisione adottata dalla Corte di Appello, senza accorgersene, diventa
> > un dramma nel dramma e crea una aspettativa a catena che difficilmente si
> > può fermare perché un giudicato fa testo e, anche se un ulteriore collegio
> > di giudici dovesse decidere in modo diverso, si avrebbero due giudicati
> > contrastanti ma entrambi validi.
> > >
> > > A questo punto, se l'umana compassione, come si legge dalle statistiche
> > pubblicate dalla RAI, ignorando la materia e le conseguenze che la sentenza
> > emanata per la Englaro, è d'accordo nel condividerla; se una povera ragazza,
> > assistita sin'ora dalle suore senza gravame alcuno da parte della famiglia,
> > viene soppressa non per il fastidio che dà ma perché sedici anni addietro,
> > in altre condizioni di vita, avrebbe espresso il desiderio di morire se si
> > fosse trovata in condizioni di coma, a maggior ragione è anche umano che un
> > genitore ultranovantenne, che una famiglia che è stata distrutta nella sua
> > unità dall'evento accadutogli, possa chiedere di far cessare di vivere
> > l'ammalato.
> > >
> > > Sui 3.800 casi individuati molti, troppi, vivono in simili condizioni di
> > difficoltà e di necessità. Si, perché lo Stato sin'ora, sia quando ha
> > governato la destra sia quando ha governato la sinistra, mai si è
> > preoccupato di venire incontro alla famiglie che subivano una simile
> > disgrazia.
> > >
> > > Non un reparto ospedaliero, non una struttura pubblica, non un'assistenza
> > domiciliare, non un aiuto economico si è trovato in tutti questi lunghi
> > anni. Si è dovuto fronteggiare la situazione da soli, con i propri mezzi.
> > Molti hanno dovuto lasciare il lavoro, imparare a fare i fisioterapisti, gli
> > infermieri, adattare le abitazioni alla bisogna, renderle piccoli ospedali,
> > molte volte impegnarle con mutui per avere le risorse economiche per
> > accudire al famigliare bisognoso e proseguire nel commino assistenziale in
> > attesa del miracolo o dell'evento nuovo della scienza.
> > >
> > > Molte famiglie si sono divise perché l'evento occorso e le depressioni
> > hanno portato alle reciproche accuse, soprattutto tra i genitori, accuse
> > inconsistenti ma indicative delle tensioni create dalla situazione difficile
> > nella quale vivono.
> > >
> > > In questi anni uomini di coscienza, medici per la vita e non per la
> > morte, a proprie spese hanno sopperito alle carenze dello Stato mettendo in
> > atto strutture di terapia semintensiva e riabilitativa ed a nulla è valso
> > l'appello degli italiani colpiti dall'evento, costretti a recarsi ad
> > Innbruck per trovare una struttura adeguata alla bisogna. Gli enti pubblici
> > hanno preferito rimborsare parzialmente spese enormi alle famiglie per i
> > ricoveri oltralpe, hanno preferito tenere lungodegenze durate, come nel caso
> > Englaro, quindici anni a circa 500 euro al giorno piuttosto che venire
> > incontro alle famiglie che si sacrificano all'assistenza domiciliare
> > pesantissima per questi soggetti. Non sono molto convinto per il caso
> > particolare ma chi dice che Beppino Englaro non abbia preso la decisione di
> > chiedere alla Magistratura di non alimentare più la figlia, costretto a
> > tenerla in ospedale perché le sue condizioni famigliari non solo economiche
> > ma personali non gli consentivano di tra!
> > sformare la sua casa in un reparto ospedaliero?
> > >
> > > Quante delle 3.800 famiglie si sentono stanche ed in condizioni di non
> > più sopportare gli impegni economici, fisici, umani che i vari casi
> > richiedono ed "obtorto collo" decidono di farla finita?
> > >
> > > Eppure lo Stato sa l'impegno che occorre in simili casi, sa che aiutando
> > le famiglie dei soggetti bisognosi risparmierebbe tanto denaro che se gli
> > stessi fossero tutti ricoverati in nosocomi, sa che alcuni medicinali,
> > inseriti in prontuario farmaceutico fuori dalla classe C, mentre per le
> > persone sane sono medicinali opzionali, per questi soggetti sono veri e
> > propri salvavita, sa che non si può lesinare il pannolone a chi, da
> > incontinente, ne ha bisogno, sa si ha bisogno di medici specializzati per
> > individuare particolari malattie che il soggetto in coma non può
> > spontaneamente denunziare, sa che la fisioterapia è una pratica necessaria
> > quotidianamente. Se non lo sa, come può non saperlo il Ministro della
> > Salute, lo sanno certamente i funzionari che nel Ministero hanno vissuto una
> > vita. Perché, allora, non interviene adeguatamente?
> > >
> > > Costringe i famigliari degli interessati a far ricorso all'applicazione
> > della sentenza Englaro?
> > >
> > > Perché lo Stato spende tanti soldi per tenere attive le rianimazioni in
> > tutta Italia, salvando momentaneamente la vita di tante persone, per, poi,
> > consentire la morte per fame e disidratazione dopo sedici anni? 3.800
> > persone, adeguatamente assistite a domicilio, costerebbero allo Stato non
> > più di 250.000.000,00 euro l'anno a fronte di 750.000.000,00 euro se le
> > stesse fossero ricoverate in ospedale. Sono situazioni incomprensibili
> > dovute o alla convinzione dell'impossibilità del recupero o alla ignoranza
> > della questione.
> > >
> > > 18 Novembre 2008
> > >
> >
> >
> > --
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> > Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI:
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