Re: Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia...



A quanto pare hai grosse difficoltà a leggere, dato che il riferimento all'aspirazione da boia era per la Sig.ra Manielle, che ha dato degli sciacalli a quelli che non la pensano come lei.
Addio

Il giorno 4 dicembre 2008 23.43, paolo-orru at libero.it <paolo-orru at libero.it> ha scritto:
Io sono tra quelli che vogliono veder la parola fine a questa vera e propria tortura.
Ti poni in modo pessimo da chiaro cattolico medievale, con insulti e maiuscole senza argomentare perchè mai dovrebbe essere boia un padre che da 16 anni vede prolungare un'inutile sofferenza della sua amata figlia.
Ti consiglierei la visione del film "Mare dentro" di Alejandro Amenabar, che tratta proprio questa tematica.
Dopo di che, a proposito di webmaster, chiedo che mi si venga tolto dalla mailing list.
Grazie

Subject : Re: Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia...







> Senti, ragazzina, lo sciacallo, fino a prova contraria, ha bisogno di
> carogne per vivere e, fino a prova contraria, sei tu che invochi la
> trasformazione di Eluana in carogna, per cui NON PERMETTERTI MAI PIU' DI
> OFFENDERMI, HAI CAPITO? Mi meraviglio che lo webmaster abbia fatto passare
> una e-mail come questa. Accusi di sciacallaggio gente che ha fatto
> esperienza di persone tornate pienamente in possesso delle proprie facoltà
> mentali e fisiche dopo 40 anni e continui a vomitare veleno su tutto quanto
> è contrario alle tue aspirazioni di sopprimere ogni respiro, ogni barlume di
> vita, chi più di te si comporta come sciacallo o iena o avvoltoio? Se ci
> tieni tanto a vedere chiusi per sempre gli occhi di Eluana che, tuttora,
> continuano ad aprirsi e chiudersi a mattina e a sera, fai domanda per un
> posto da boia in qualche stato che condivida le tua aspirazioni, così potrai
> dare libero sfogo alle tue manie omicide, ma impara a rispettare le idee
> diverse dalle tue.
> Buona risurrezione.
>
> Il giorno 1 dicembre 2008 19.12, manielle at libero.it <manielle at libero.it> ha
> scritto:
>
> > in tanti vorreste vedere Eluana??
> > che indecenza!!
> > Eluana pensiate sia un fenomeno dabaraccone da dover mostrare in pubblico??
> > e' inutile voi non avete conoscenza del rispetto del dolore altrui!!
> > voi non avete dignita'!
> >
> > e continuando ad insinuare che il padre di Eluana sia un torturatore o un
> > assassino dimostrate solo di essere degli infami che fanno sciacallaggio
> > sulla vita e sul dolore altrui solo per alimentare le vostre perverse
> > ideologie.
> >
> > andate a reclamare dallo stato i diritti che le persone malate hanno ma
> > imparate il rispetto per chi a differenza di voi ha scelto ed esercitato la
> > propria liberta'.
> >
> > non temete che ora che scendera' in campo (dopo un iter programmato e una
> > conversione spettacolo..) politicamente il neocristiano allam ci pensera'
> > lui a risolvere i problemi di chi malato viene abbandonato dalla barbarie di
> > stato.
> > le famiglie con gravissimi problemi di assitenza a casi gravissimi vengono
> > lasciate a se stesse perche' lo stato e' solo quello del profitto dei forti
> > sulle spalle dei deboli.
> >
> > fatevi difendere da allam se date a lui materiale per lo sciacallaggio
> > vergognoso che opera insieme ad altri oscurantisti e fascisti tipo quelli di
> > forzanuova
> >
> > ma sappiate che lui fara' campagne solo contro l'aborto...contro le
> > liberta' dei cittadini di decidere sulle proprie vite...e non di certo in
> > favore della vita.
> >
> > quando mai si e' interessato allam delle migliaia di civili musulmani
> > innocenti e indifesi fatti a pezzi dai bombardamenti usa in afganistan e
> > iraq?
> >
> > vada a pulire il loro sangue causato dai suoi amici
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> >
> > > da http://www.salvatorecrisafulli.it/
> > >
> > > Beppino Englaro si rifiuta di far vedere la figlia:
> > >
> > > In tanti vorremmo vedere Eluana Englaro, per farci un'idea,  ma il padre
> > si rifiuta perche? rispetto della Privacy? Non crediamo proprio. Noi invece
> > con questo video siamo in grado di mostrarvi due "Eluane" che da oltre 15
> > anni si trovano sulle spalle una "sentenza di irreversibilità", ma vengono
> > accudite in casa, con tanto affetto ed immenso amore, scoprirete alla fine
> > che non esiste l'irreversibilità dello stato vegetativo.
> > >
> > > Ecco il video
> > >
> > >
> > >
> > > Mercoledi 19 Novembre 2008
> > >
> > >
> > >
> > > DIVENTERANNO TUTTI ENGLARO?
> > >
> > > Dopo la sentenza della Corte di Appello di Milano e la pilatesca
> > decisione della Suprema Corte di Cassazione, gran parte dei 3.800 casi di
> > coma vegetativo (?) in Italia seguiranno Englaro?
> > >
> > > La famiglia Crisafulli, già con molta esperienza conosce oltre 950 casi
> > di persone in stato vegetativo (molti vivono in casa) ed avendo fatto un
> > sondaggio sulla pelle dei disabili e le famiglie attesta senza ombra di
> > dubbio che il 99,9% è contrario all'eutanasia e al testamento biologico, lo
> > 01% chiede di morire solo per disperazione ed abbandono totale.
> > >
> > > Difatti, chi non legato da situazioni affettive con il malato, chi,
> > giunto alla veneranda età di 90 anni e dovendo accudire una povera figlia in
> > coma da 27 anni, sapendo di dover tornare al Padre Eterno, non s'inventerà
> > la storia che sua figlia, prima dell'evento che l'ha ridotta in coma, ha
> > confidato ad un'amica, che per l'occasione farà il piacere di affermare, la
> > sua volontà che, in caso di coma, non dovessero praticare accanimenti
> > terapeutici e si lasciasse morire in pace? Ovviamente per accanimento sarà
> > inteso, come nel caso di Eluana Englaro, anche la somministrazione
> > dell'acqua e del cibo, cosa che qualsiasi madre fa al proprio figlio, in
> > stato di incoscienza infantile.
> > >
> > > La decisione adottata dalla Corte di Appello, senza accorgersene, diventa
> > un dramma nel dramma e crea una aspettativa a catena che difficilmente si
> > può fermare perché un giudicato fa testo e, anche se un ulteriore collegio
> > di giudici dovesse decidere in modo diverso, si avrebbero due giudicati
> > contrastanti ma entrambi validi.
> > >
> > > A questo punto, se l'umana compassione, come si legge dalle statistiche
> > pubblicate dalla RAI, ignorando la materia e le conseguenze che la sentenza
> > emanata per la Englaro, è d'accordo nel condividerla; se una povera ragazza,
> > assistita sin'ora dalle suore senza gravame alcuno da parte della famiglia,
> > viene soppressa non per il fastidio che dà ma perché sedici anni addietro,
> > in altre condizioni di vita, avrebbe espresso il desiderio di morire se si
> > fosse trovata in condizioni di coma, a maggior ragione è anche umano che un
> > genitore ultranovantenne, che una famiglia che è stata distrutta nella sua
> > unità dall'evento accadutogli, possa chiedere di far cessare di vivere
> > l'ammalato.
> > >
> > > Sui 3.800 casi individuati molti, troppi, vivono in simili condizioni di
> > difficoltà e di necessità. Si, perché lo Stato sin'ora, sia quando ha
> > governato la destra sia quando ha governato la sinistra, mai si è
> > preoccupato di venire incontro alla famiglie che subivano una simile
> > disgrazia.
> > >
> > > Non un reparto ospedaliero, non una struttura pubblica, non un'assistenza
> > domiciliare, non un aiuto economico si è trovato in tutti questi lunghi
> > anni. Si è dovuto fronteggiare la situazione da soli, con i propri mezzi.
> > Molti hanno dovuto lasciare il lavoro, imparare a fare i fisioterapisti, gli
> > infermieri, adattare le abitazioni alla bisogna, renderle piccoli ospedali,
> > molte volte impegnarle con mutui per avere le risorse economiche per
> > accudire al famigliare bisognoso e proseguire nel commino assistenziale in
> > attesa del miracolo o dell'evento nuovo della scienza.
> > >
> > > Molte famiglie si sono divise perché l'evento occorso e le depressioni
> > hanno portato alle reciproche accuse, soprattutto tra i genitori, accuse
> > inconsistenti ma indicative delle tensioni create dalla situazione difficile
> > nella quale vivono.
> > >
> > > In questi anni uomini di coscienza, medici per la vita e non per la
> > morte, a proprie spese hanno sopperito alle carenze dello Stato mettendo in
> > atto strutture di terapia semintensiva e riabilitativa ed a nulla è valso
> > l'appello degli italiani colpiti dall'evento, costretti a recarsi ad
> > Innbruck per trovare una struttura adeguata alla bisogna. Gli enti pubblici
> > hanno preferito rimborsare parzialmente spese enormi alle famiglie per i
> > ricoveri oltralpe, hanno preferito tenere lungodegenze durate, come nel caso
> > Englaro, quindici anni a circa 500 euro al giorno piuttosto che venire
> > incontro alle famiglie che si sacrificano all'assistenza domiciliare
> > pesantissima per questi soggetti. Non sono molto convinto per il caso
> > particolare ma chi dice che Beppino Englaro non abbia preso la decisione di
> > chiedere alla Magistratura di non alimentare più la figlia, costretto a
> > tenerla in ospedale perché le sue condizioni famigliari non solo economiche
> > ma personali non gli consentivano di tra!
> >  sformare la sua casa in un reparto ospedaliero?
> > >
> > > Quante delle 3.800 famiglie si sentono stanche ed in condizioni di non
> > più sopportare gli impegni economici, fisici, umani che i vari casi
> > richiedono ed "obtorto collo" decidono di farla finita?
> > >
> > > Eppure lo Stato sa l'impegno che occorre in simili casi, sa che aiutando
> > le famiglie dei soggetti bisognosi risparmierebbe tanto denaro che se gli
> > stessi fossero tutti ricoverati in nosocomi, sa che alcuni medicinali,
> > inseriti in prontuario farmaceutico fuori dalla classe C, mentre per le
> > persone sane sono medicinali opzionali, per questi soggetti sono veri e
> > propri salvavita, sa che non si può lesinare il pannolone a chi, da
> > incontinente, ne ha bisogno, sa si ha bisogno di medici  specializzati per
> > individuare particolari malattie che il soggetto in coma non può
> > spontaneamente denunziare, sa che la fisioterapia è una pratica necessaria
> > quotidianamente. Se non lo sa, come può non saperlo il Ministro della
> > Salute, lo sanno certamente i funzionari che nel Ministero hanno vissuto una
> > vita. Perché, allora, non interviene adeguatamente?
> > >
> > > Costringe i famigliari degli interessati a far ricorso all'applicazione
> > della sentenza Englaro?
> > >
> > > Perché lo Stato spende tanti soldi per tenere attive le rianimazioni in
> > tutta Italia, salvando momentaneamente la vita di tante persone, per, poi,
> > consentire la morte per fame e disidratazione dopo sedici anni? 3.800
> > persone, adeguatamente assistite a domicilio, costerebbero allo Stato non
> > più di 250.000.000,00 euro l'anno a fronte di 750.000.000,00 euro se le
> > stesse fossero ricoverate in ospedale. Sono situazioni incomprensibili
> > dovute o alla convinzione dell'impossibilità del recupero o alla ignoranza
> > della questione.
> > >
> > > 18 Novembre 2008
> > >
> >
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