L'Afghanistan rischia la fame



Associazione per i popoli minacciati / Comunicato stampa in
www.gfbv.it/2c-stampa/2008/081202it.html

L'Afghanistan rischia la fame
Attacchi terroristici e l'arrivo del rigido inverno mettono a rischio la distribuzione degli aiuti umanitari

Bolzano, Göttingen, 2 dicembre 2008

L'Associazione per i Popoli Minacciati (APM) è particolarmente preoccupata per le difficoltà che minacciano la distribuzione degli aiuti umanitari in Afghanistan. Circa 8,4 milioni di persone dipendono per la propria sopravvivenza direttamente dagli aiuti alimentari, ma gli attacchi ai convogli umanitari sia in Afghanistan sia in Pakistan e le abbondanti nevicate che rendono impraticabili molte delle vie di comunicazione, rendono sempre più difficile raggiungere la popolazione. L'Afghanistan rischia così un altro inverno di fame.

Se durante lo scorso inverno sono morte per freddo 2.000 persone, quest'anno il numero dei morti rischia di essere ancora più alto. La siccità che in estate ha colpito l'Afghanistan settentrionale e centrale ha distrutto parte del raccolto di grano, la cui produzione è diminuita del 36% rispetto all'anno scorso. Come conseguenza della siccità non solo mancano agli alimenti per la popolazione ma anche il mangime per il bestiame. Negli scorsi due inverni circa 1,5 milioni di capi di bestiame (circa il 10% del totale di bestiame dell'Afghanistan) sono morti per fame, contribuendo così ad inasprire tragicamente la carestia tra la popolazione. In particolare la popolazione dipende quindi dagli aiuti alimentari internazionali. Nel corso del 2008 è quasi raddoppiato il numero delle aggressioni ai dipendenti delle organizzazioni umanitarie. Da gennaio 2008 ad oggi sono stati uccisi 30 cooperanti internazionali ed altri 80 sono stati rapiti. 26 convogli umanitari del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite sono stati attaccati e distrutti alimentari che avrebbero coperto il fabbisogno di un mese di circa 100.000 persone.

Gli attacchi delle milizie Taliban non fanno alcuna differenza tra i convogli di aiuti alimentari per la popolazione afghana e i trasporti di rifornimento per le truppe straniere stazionate in Afghanistan (ISAF). Un attacco sferrato lunedì scorso a un centro di raccolta dell'ISAF nella città pakistana di Peshawar ha ucciso due persone e distrutto una dozzina di camion. Il 75% degli aiuti umanitari per l'Afghanistan passa attraverso il Pakistan e viene trasportato in camion attraverso i passi di montagna di Khyber e Chaman. Su questa rotta sono morti dal gennaio 2007 ad oggi più di 100 camionisti e da ottobre 2008 25 camionisti sono stati rapiti. Il 10 novembre 2008 dodici camion carichi di aiuti alimentari del Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite sono stati saccheggiati sul passo Khyber.

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