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Re:Fw: APPELLO ROM - Aderiamo
- Subject: Re:Fw: APPELLO ROM - Aderiamo
- From: "manielle\@libero\.it" <manielle at libero.it>
- Date: Thu, 22 May 2008 18:22:18 +0200
aderisco a questo appello/iniziativa civile ed umano consapevole della sempre piu' recrudescente barbarie di questa triste nazione e delle derive di volgarita' ignoranza e fascismo di tutte le criminali destre italiane compresa quella del pd. ---------- Initial Header ----------- From : dirittiglobali-request at peacelink.it To : latina at peacelink.it, africa at peacelink.it, dirittiglobali at peacelink.it Cc : Date : Thu, 22 May 2008 10:37:22 +0200 Subject : Fw: APPELLO ROM - Aderiamo > > > --------- Original Message -------- Da: redazione at emigrazione-notizie.org > To: "redazione at emigrazione-notizie.org" > <redazione at emigrazione-notizie.org> Oggetto: Newsletter Emigrazione > Notizie Data: 21/05/08 20:03 Lo zingaro e il clandestino non possono > diventare dei capri espiatori. Adesisci all' Appello: "Il sonno > della ragione genera mostri". Recenti avvenimenti di cronaca, e la > loro accresciuta rappresentazione mediatica, hanno portato ad emergere in > maniera plateale un diffuso atteggiamento di sospetto, quando non > manifestazioni di vero e proprio razzismo, verso gli zingari, italiani e > immigrati. La denigrazione verbale, genericamente diretta a queste > comunità ed anche gli episodi di aperta violenza e razzismo nei loro > confronti, non possono essere in alcun modo tollerati. Spesso questi > comportamenti vengono giustificati come risposta al presunto alto tasso di > devianza di questo popolo, dimenticando che i reati in sé sono sempre > compiuti da singole persone e che la responsabilità penale è, > per legge, individuale. Una politica intelligente, a vantaggio della > sicurezza dei singoli e della collettività, sarebbe quella di > analizzare le cause che portano ad una maggiore devianza tra queste persone > (emarginazione sociale e culturale, assenza di politiche d'integrazione, > ecc.) offrendo misure atte a governare davvero l'immigrazione e a > coniugare politiche di sicurezza con quelle di accoglienza ed integrazione. > Si preferisce invece battere il tasto sulla paura della gente e sulla > necessità di inasprire le leggi e le pene. E' anche strano che > il battage pubblicitario sulla sicurezza e sulla paura degli italiani, > avvenga proprio quando il Ministero di Giustizia dimostra, statistiche alla > mano, che i reati in Italia sono diminuiti e che in Europa - il nostro > Paese è uno dei più sicuri dal punto di vista dell'ordine > pubblico. Il sospetto che esista una precisa regia dietro queste campagne > mediatiche è inevitabilmente forte: una regia volta a rendere > più accettabili misure di legge intollerabili contro i diritti della > persona. Una regia che sposta l'attenzione degli italiani dal pesante > declino economico e sociale in cui stiamo vivendo, verso un nemico ed un > obbiettivo esterno: lo zingaro, l'immigrato, il diverso. Come spesso > succede nella storia, anche su questo versante come popolo italiano abbiamo > la memoria corta e ci sembra lecito accettare attacchi verbali e misure > contro gli zingari che consideriamo intollerabili, quando rivolte ad altri > popoli od etnie. E' un atteggiamento pericoloso e , per dirlo con le > parole di Goya, "il sonno della ragione genera mostri". Non > è mai colpa nostra se le cose vanno male, è sempre colpa di > qualcun altro e così, mentre ci beiamo della supposta > imbattibilità della creatività italiana, non ci accorgiamo che > la crisi del nostro Paese di fronte alle sfide della globalizzazione > è anche crisi di capacità di interloquire con l'esterno, > le culture degli altri, la gestione serena dei fenomeni del nostro secolo, > quali l'unità europea e le migrazioni. In ogni caso, è > certo che una politica esclusivamente di pura e semplice repressione dei > reati che derivano dal disagio sociale sarà una tela di Penelope, e > se non ci si indirizzerà anche verso la rimozione delle cause della > condizione dei rom, non servirà a molto: a meno certamente di non > innalzare l'escalation fino alla deportazione collettiva, > all'arresto indiscriminato, o peggio, cosa fortunatamente proibita dalle > normative internazionali. Non sembri retorica quest'ultima osservazione: > rom e i sinti sono state vittime nei lager, e quella tragedia che in lingua > zingara è ricordata come Porajmos, ed equivale alla shoah del popolo > ebraico, pone un dovere di memoria e una responsabilità di tutti per > il presente e il futuro. I sottoscritti promotori di questo > appello, operatori nel campo dell'immigrazione e dei problemi sociali, > con esperienze disparate e di diverse ispirazioni politiche, culturali e > religiose, propongono questi punti all'attenzione del governo > nazionale, regionale e locale, dei media,, nonché degli operatori > sociali così come di quelli di polizia: 1. Combattere la campagna > mediatica volta a creare atteggiamenti razzisti e xenofobi nei confronti > degli zingari, ma anche dell'immigrazione in generale. 2. Adottare > efficaci politiche di sicurezza e chiudere i campi nomadi, in quanto ghetti > e fonte di emarginazione ed illegalità, incentivando misure di vera > accoglienza ed integrazione di queste comunità; i "campi > nomadi" sono costosi, perpetuano le discriminazioni, ostacolano una > reale integrazione. Sono anche una "zona grigia" di > illegalità, su cui occorre che sia fatta luce, per tutelare in primo > luogo i più deboli tra coloro che vi vivono. 3. Procedere ad un vero > e completo censimento dei singoli e dei nuclei familiari di zingari presenti > in Italia, come primo passo verso misure di integrazione diversificate ed > efficaci; 4. Per i minori e i giovanissimi, nati e vissuti nelle baracche, > occorre prevedere con coraggio e creatività opportunità di > integrazione e anche di cittadinanza, capaci di rompere un circuito davvero > infernale di sottrazione di futuro; 5. Ridurre i casi di espulsione solo > per le persone che non hanno titolo o che hanno commesso reati legalmente > comprovati; chi ha tale titolo, inoltre, deve essere trattato con rispetto e > dignità. Prevenire le condizioni di emarginazione, miseria e > criminalità sarà sempre più razionale e anche > più economico che reprimerne gli esiti. 6. Occorre > un'integrazione tra il livello europeo, quello nazionale, quello > regionale e comunale: occorre evitare infatti che la sindrome del "non > nel mio cortile": i rom non sono immondizia. 7. Mantenere la memoria > collettiva del Porajmos, anche incentivando la ricerca storica sui campi di > concentramento costituiti dal governo italiano nel periodo fascista, un > evento rimosso e colpevolmente dimenticato. 8. Incoraggiare la voce dei Rom > e Sinti italiani, che ad oggi sono l'unica minoranza linguistica storica > del nostro Paese a non godere di alcuna tutela: auspichiamo che sorga > un'associazione rappresentativa della comunità zingara italiana. > Danielà Carlà Giuseppe Casucci Luca Cefisi Piero Soldini > Rodolfo Ricci Chi intende appoggiare questo appello può mandare la > propria adesione a: Giuseppe Casucci: g.casucci at uil.it Luca Cefisi: > luca.cefisi at gmail.com Piero Soldini: soldini at sede.cgil.it Oppure a > FIEI: fiei at fiei.org > -- > Email.it, the professional e-mail, gratis per te: http://www.email.it/f > > Sponsor: > Fabio2271: Biondo, okki azzurri, dolce…Il tuo principe azzurro! > Clicca qui: http://adv.email.it/cgi-bin/foclick.cgi?mid=7908&d=20080522 > >
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