| Cara manielle, o comunque tu ti chiami. Ho trovato un altro dei tuoi 
interventi, risalendo la posta che in parte avevo già letto. Weber è certo un grande maestro, ma anche i grandi hanno le loro pecche. 
Questo stato come potere e come interesse di cui parla è semplicemente cinico, e 
non possiamo certo generalizzarlo a universale senso dello stato. Sarebbe folle, 
oltre che falso. Quanto agli italiani, hanno certo i loro limiti, ma non condivido il tuo 
disprezzo. Il disprezzo è sempre male. E che le ultime elezioni siano state 
truccate non mi risulta, e serve solo a screditare il fatto elettivo per 
sottrarsi e finire dello scetticismo e nel nonsenso. Spero che questo non 
avvenga  di te. Un saluto fraterno da Arrigo Colombo     
 Il 02/04/08, manielle at libero.it <manielle at libero.it> ha scritto: 
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    Tue, 1 Apr 2008 16:21:23 +0200
 Subject : Re: pensieri a proposito di 
    campagna elettorale 35...
 
 
 
 "ogni stato e' fondato sulla 
    forza.
 politica significhera' aspirazione a partecipare al potere,sia tra 
    gli stati sia,all'interno di uno stato,tra i gruppi di uomini che esso 
    comprende.
 
 chi fa politica aspira al potere,o come mezzo al servizio 
    di altri fini-ideali o egoistici- o per il potere in se stesso,per godere 
    del senso di prestigio che esso procura.
 
 lo stato consiste in una 
    relazione di potere di alcuni uomini su altri uomini fondata sul mezzo 
    dell'uso legittimo della forza, in forza della disposizione all'obbedienza 
    di questi ultimi.
 
 tutte le lotte tra i partiti non si svolgono 
    soltanto per fini oggettivi,ma anche e sopratutto per il patronato delle 
    cariche.
 
 in tutti i gruppi politici nel quale il detentore del potere 
    viene periodicamente eletto, l'attivita' politica si configura 
    necessariamente come un attivita' di interessi.
 cio' significa,in altre 
    parole,che un numero relativamente ristretto di persone interessate in modo 
    primario alla vita politica,e dunque alla partecipazione al potere 
    politico,si procurano un seguito attraverso un reclutamento 
    volontario,presentano se stessi o i propri protetti come candidati alle 
    elezioni,raccolgono i mezzi finanziari e vanno a caccia di 
    voti..."
 
 MAX WEBER "LA POLITICA COME PROFESSIONE" 
    1918
 
 
 ..salve a tutti..alcune precisazioni..
 io non uso i 
    pensieri di autori del 900 come clave..
 ne li voglio urlare "contro" 
    anche perche' non sono miei ma da me studiati e fatti propri..
 ..si forse 
    li uso in chiave informativo situazionista..
 ho aderito alla campagna 
    elettorale di canziart per motivi personali di rivendicazione della mia 
    dignita' civile e politica..
 trovo interessante diffondere le tracce 
    lasciate all'umanita' da queste menti..
 consapevole che e' per lo piu' 
    stupendamente/tragicamente vano..
 serve sopratutto a noi per affermare il 
    nostro pensiero e la nostra capacita' di critica radicale rispetto al 
    presente in cui viviamo..
 che non sia sufficiente e' certo..
 ma il 
    rifiuto come diceva Pasolini e' essenziale come punto di partenza..
 il 
    pensiero sopracitato di Weber direi che dimostra che molti di questi autori 
    sono fondamentali per la critica del presente..
 loro forniscono tutte le 
    chiavi di lettura della realta' attuale..
 se apro a caso "lettere 
    luterane" mi informo semplicemente del mio odierno e del domani..
 per 
    questo li ritengo dei classici questi testi..
 quindi di chiavi di lettura 
    descrizioni della realta' trattati su cosa e' la politica sulla sua genesi 
    ecc. ne abbiamo a iosa.
 semplicemente gli italiani sono un popolo di 
    semianalfabeti.
 il 62% della popolazione non legge un libro in un 
    anno.
 ma ancor piu' e' la voglia di brutto che covano.
 la rincorsa 
    all'orrendo.
 il desiderio di barbarie..
 la manacanza di volonta' di 
    coscienza.
 la repulsione per la verita' e la giustizia di un popolo 
    profondamente incivile.
 i politici di tutte le caste chi li 
    vota?
 berlusconi in svezia o danimarca olanda germania (dove ho vissuto) 
    sarebbe impresentabile come mastella.
 tutti i boss della sinistra dopo le 
    intercettazioni sulle scalate bancarie sarebbero scomparsi..
 
 dice wiz 
    che le elezioni sono un altra cosa.
 e' vero.
 le ultime son state 
    truccate.
 e' praticamente stato dimostrato ma tutti o quasi lo hanno 
    scordato.le schede elettorali finiscono sempre nei posti piu' 
    impensabili..
 
 i problemi da risolvere son quelli che la politica crea 
    e poi tra loro ne dibattono facendolo scordare..
 le loro priorita' son 
    quelle descritte in libri come la casta che documentano i loro 
    successi..tutto cio' che si son portati a casa alla faccia della 
    democrazia..
 
 quando niente verra' delegato e una societa' fatta in 
    gran parte di individui liberi e civili perseguenti verita' e giustizia si 
    organizzera', rifiutando la barbarie del capo dello stato in visita 
    entusiasta a finmeccanica che vomita armi nel globo, si potra' iniziare un 
    nuovo progetto.
 quando a questi infami come veltroni e gli altri che fan 
    finta di voler far la carita' a pensionati e lavoratori perche' consumano 
    poco,ora che devon farsi eleggere,verra' imposto dalla ,aggioranza del 
    popolo di trovarsi un mestiere onesto si potra' iniziare qualcosa di 
    nuovo.
 
 non ci sono elezioni in italia che non confermino la barbarie 
    e la perpetrazione delle immani ingiustizie prodotte da questi 
    criminali.
 saluti
 
 
 
 > Sono d'accordo, Wiz, in modo più 
    sintetico, ma sostanzialmente eguale, ho
 > risposto a manielle. 
    Secondo me, comunque, non dobbiamo cadere nella
 > trappola 
    dell'utopismo del cambiamento, cerchiamo piuttosto di fare
 > "appello" 
    a chi, come me, ha deciso di bandire dalla propria delega del
 > 13-14 
    aprile tutte le vecchie facce vestite di nuovo (come "i brocchi del
 > 
    tutticolori-spino"). Se fai la considerazione che sono innumerevoli le 
    voci
 > che si levano da tutte le organizzazioni del nostro 
    entourage
 > "donchisciottiano", probabilmente l'alternativa è già 
    possibile. Staremo a
 > vedere. Continuerò a lottare "Per il bene 
    comune".
 >
 > Ciao, Saverio
 >
 > Il 01/04/08, Wiz 
    <wiz at email.it> ha scritto:
 > 
    >
 > > A mio giudizio, non è sufficiente la citazione di pensieri 
    estrapolati da
 > > vari testi di importanti intellettuali, da 
    utilizzare come clave o
 > > grimaldelli per la critica del 
    presente, o come parabole che ricordano il
 > > povero Cristo che 
    insegnava una possibile via di salvezza in/di questo
 > > mondo; lo 
    stesso pensiero negativo (scuola di Francoforte) non è stato
 > > 
    sufficiente per trovare soluzioni/evitare crisi del sistema, agire in 
    modo
 > > dialettico nel senso dell'affermazione/negazione diventa 
    estremamente
 > > difficile nella società dello spettacolo come 
    l'attuale, dove l'effimero,
 > > l'inutile, il virtuale pesa di più 
    del reale, del concreto e del vissuto.
 > > E'  importante 
    nella dimensione della complessità attuale individuare
 > > delle 
    chiavi di lettura che consentano di definire condizioni di
 > > 
    funzionamento della vita sociale, quindi regole il più possibile 
    condivise
 > > che possano essere utilizzate per governare la 
    complessità del presente.
 > > L'urlare contro può essere esaltante 
    ma completamente inutile ai fini di
 > > una campagna elettorale se 
    non è percepito qule heppening situazionista che
 > > cerca di 
    sollevare il velo, squarciare l'ipocrisia del politicamente
 > > 
    corretto.
 > > Ma le elezioni sono un'altra cosa.
 > > Hanno 
    delle regole di funzionamento ben precise, che vanno bene, oppure
 > 
    > come in questo caso non vanno bene perchè non consentono di scegliere 
    i
 > > candidati e tra questi i rappresentanti se verranno 
    eletti.
 > > Ma le cose da fare? i problemi da risolvere? come si 
    affrontano?
 > > Quali sono le priorità?
 > > La complessità 
    non consente semplificazioni, non consente di dire io sto
 > > dalla 
    parte giusta, si fa così e basta, io ho la soluzione del problema 
    del
 > > tipo "ghe pensi mi"...
 > > La complessità obbliga 
    a soluzioni quantomeno pensate collettivamente, per
 > > rispondere 
    ad esigenze, problemi etc collettivi, o quantomeno della
 > > 
    maggioranza.
 > > E' delegabile tutto ciò?
 > > E' 
    necessario delegare per consentirne la rappresentazione (non
 > > 
    teatrale), il confronto (priorità), l'elaborazione, proposte di 
    soluzione.
 > > Saluti wiz.
 > >
 > >
 > > 
    --------- Original Message --------
 > > Da: dirittiglobali at peacelink.it
 > 
    > To: "lista diritti x" <dirittiglobali at peacelink.it>
 > 
    > Cc: "amici lazzaro x" <associazioneamicidilazzaro at yahoo.it>, 
    "ism italia
 > > x" <info at ism-italia.it>, "moreno x" 
    <morenopasquinelli at tiscali.it>,
 > 
    > "pcomunilavorato x" <info at pclavoratori.it>, 
    "precaricobas x" <
 > > precari at cobas.it>, "cub x" <info at tesoro.rdbcub.it>, "lilliput 
    x" <
 > > segreteria at retelilliput.org>
 > 
    > Oggetto: Fwd:CAMPAGNA ELETTORALE 35...
 > > Data: 01/04/08 
    14:00
 > >
 > >
 > >
 > > " l'utopia turba i 
    sogni dei signori,il dialogo riformista concilia il
 > > loro 
    sonno"
 > >
 > > a.m.bonanno
 > >
 > > " 
    ogni potere si regge sulla servitu' volontaria della collettivita'.
 > 
    > delegittimare il consenso sul quale ogni potere fonda le proprie 
    "galere"
 > > e' sovvertire l'ordine costituito: l'inizio di un modo 
    differente di vedere
 > > il mondo.
 > >
 > > 
    canziart
 > >
 > > " tra il grigio delle pecore si celano i 
    lupi,vale a dire quegli esseri
 > > che non hanno dimenticato che 
    cos'e' la liberta'.
 > > e soltanto quei lupi sono forti in se 
    stessi,c'e' anche il rischio che,un
 > > brutto giorno,essi 
    trasmettano le loro qualita' alla massa e che il gregge
 > > si 
    trasformi in branco.
 > > e' questo l'incubo dei potenti"
 > 
    >
 > > ernst junger
 > >
 > >
 > 
    >
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 > >
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