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Pechino 2008: a sei mesi dall'inizio, formalmente accusato difensore dei diritti umani arrestato a dicembre. Appello on line di Amnesty Italia
- Subject: Pechino 2008: a sei mesi dall'inizio, formalmente accusato difensore dei diritti umani arrestato a dicembre. Appello on line di Amnesty Italia
- From: press at amnesty.it
- Date: Wed, 13 Feb 2008 17:29:38 +0100
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS16-2008 CAMPAGNA 'PECHINO 2008: OLIMPIADI E DIRITTI UMANI IN CINA'. A SEI MESI DALL'INIZIO, FORMALMENTE ACCUSATO DIFENSORE DEI DIRITTI UMANI ARRESTATO A DICEMBRE. APPELLO ON LINE DI AMNESTY INTERNATIONAL ITALIA Amnesty International prosegue la sua mobilitazione in favore dell'ennesimo difensore dei diritti umani perseguitato dalle autorita' cinesi. Il 28 gennaio Hu Jia, un attivista di Pechino, e' stato formalmente incriminato per 'incitamento alla sovversione'. L'appello per chiedere il suo rilascio immediato e incondizionato puo' essere sottoscritto all'indirizzo www.amnesty.it/appelli/azioni_urgenti/Cina_Hu_Jia?page=azioni_urgenti. A Hu Jia continua a essere negata la possibilita' di vedere il suo avvocato e la sua famiglia e di ricevere le cure mediche necessarie per la sua infezione da epatite B. Sua moglie, Zeng Jinyan, e' ancora agli arresti domiciliari insieme al loro bambino appena nato. Non le e' permesso lasciare la sua abitazione e la linea telefonica e la connessione su Internet sono state tagliate. L'incriminazione di Hu Jia, dopo mesi di arresti domiciliari e 30 giorni di carcere preventivo, pare in tutta evidenza una mossa per interrompere le sue attivita' pacifiche in difesa dei diritti umani e impedirgli di denunciare le violazioni che si perpetuano in Cina, a sei mesi dall'inizio dei Giochi olimpici di Pechino. Rappresenta, inoltre, inoltre un chiaro avvertimento agli altri attivisti, affinche' non intraprendano azioni simili. Prima della sua incriminazione, Hu Jia aveva pubblicamente espresso preoccupazione per le violazioni dei diritti umani commesse dalla polizia di Pechino, tra cui gli arresti di attivisti, avvenuti senza le necessarie procedure legali. Le accuse di sovversione continuano a essere utilizzate per ridurre al silenzio e imprigionare i dfifensori per i diritti umani in Cina, come Hu Jia. Nel novembre 2007, Hu Jia aveva partecipato attraverso una webcam a una sessione del Parlamento europeo, nel corso della quale aveva dichiarato che la Cina non era riuscita a mantenere le promesse di miglioramento dei diritti umani fatte in vista delle Olimpiadi. Garantire piena liberta' d'azione ai difensori dei diritti umani, ponendo fine a minacce, intimidazioni, arresti e condanne nei loro confronti e' una delle richieste che Amnesty International sottopone al governo cinese in vista delle Olimpiadi di Pechino 2008. Le altre richieste sono: ridurre significativamente l'uso della pena di morte, come primo passo verso la sua completa abolizione; applicare solo forme di detenzione in accordo con le norme e gli standard internazionali sui diritti umani e introdurre misure che tutelino il diritto a un processo equo e prevengano la tortura; porre fine alla censura, soprattutto nei confronti degli utenti di Internet. La campagna 'Pechino 2008: Olimpiadi e diritti umani in Cina' e' on line all'indirizzo www.amnesty.it/pechino2008 FINE DEL COMUNICATO Roma, 8 febbraio 2008 Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. L'attuale infrastruttura # tecnologica non puo' garantire l'autenticita' del mittente ne' dei # contenuti di questa mail. Se Lei ha ricevuto questa mail per errore, e' # pregato di non utilizzare le informazioni in essa riportate e di non # portarle a conoscenza di alcuno. Opinioni, conclusioni e altre # informazioni contenute in questa mail rappresentano punti di vista # personali e non, salvo quando espressamente indicato, quelli di Amnesty # International.
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