Censura rossa la
trionferà? |
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Invito-ricatto a
boicottare il Salone del libro di Torino dedicato a
Israele
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Non demordono, i
promotori del boicottaggio del prossimo Salone del Libro di Torino, reo di
invito a Israele come ospite d’onore dell’edizione 2008, in occasione dei
sessant’anni dalla sua nascita. Il segretario provinciale del Pdci,
Vincenzo Chieppa, considera infatti l’esistenza di Israele una patente
ingiustizia, e a poco valgono gli imbarazzati commenti alla sua iniziativa
(fatta propria da centri sociali e dal Forum Palestina) che si
moltiplicano anche su Liberazione e sul Manifesto. Ancor meno valgono le
presenze garantite di scrittori attenti al dialogo con i palestinesi, come
David Grossman, Amos Oz e Abraham Yehoshua. Niente da fare, si va avanti,
e si minacciano tempi grami per una fiera del libro che a maggio, leggiamo
su un sito militante, “dovrà fare i conti con una iniziativa di
contestazione forte e dispiegata a tutti i livelli. Dalle pressioni sul
marketing al boicottaggio delle case editrici che accetteranno di esporre
alla fiera senza prendere una posizione decente sulla inopportunità di
dedicarla ad Israele, dall’allestimento di un contro-salone del libro
alternativo a quello ufficiale a manifestazioni all’interno e all’esterno
del padiglione della Fiera”. Tutto simpaticamente contrassegnato da un
logo così concepito: una bandiera israeliana con un segno di senso vietato
a coprirla e una stella di Davide che finisce in un cestino. Ci ricorda
qualcosa. A voi? |
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