Famiglie numerose in via d'estinzione: «Una legge subito»
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- Date: Sun, 18 Mar 2007 21:43:44 +0100
Famiglie numerose in via d’estinzione:
«Una legge subito»
Antonella Mariani Il «particolare riguardo» che la Costituzione stabilisce per le famiglie
numerose nel suo articolo 31 è diventato una «particolare punizione». Come dire:
hai voluto mettere al mondo tutti questi figli? E adesso ne paghi il prezzo. È
combattivo come sempre, Mario Sberna, che con la moglie Egle nel giro di 2 anni
e mezzo ha fatto di Brescia la capitale delle famiglie numerose, creando dal
nulla un’associazione che a tutt’oggi ha 3 mila associati, una rappresentanza di
20 mila persone tra genitori e figli e sedi locali in 80 province. Mentre aspetta che i parlamentari avviino la discussione, Mario Sberna e i responsabili delle sedi locali dell’Associazioni famiglie numerose si danno da fare con i Comuni e con le aziende. Su quest’ultimo fronte al momento hanno ottenuto una convenzione con Fiat e Ford per acquistare auto familiari a prezzi di favore, un’altra con alcune assicurazioni per sconti sulle polizze casa e auto, un’altra ancora con un importante gruppo bancario per mutui favorevoli. Poi hanno dato vita a gruppi d’acquisto su base nazionale per approvvigionarsi di latte in polvere e pannolini. I coordinatori delle sedi locali in questi mesi stanno contattando gli assessori competenti per ottenere una family-card che dia automaticamente diritto a sconti in supermercati, cinema, musei convenzionati. «La family-card per le famiglie numerose è già una realtà a Bergamo, Loreto, Modena, Brindisi, presto a Milano. A Brescia negli autobus paga solo la mamma, i bambini viaggiano gratis», spiega soddisfatto Sberna. Favoritismo? Sì, certo, perché i figli sono il futuro di un Paese e niente di più del futuro va incoraggiato e sostenuto, tanto più che secondo l’Istat le famiglie con 3 figli e oltre sono le più a rischio di povertà. Poi ci sono le tariffe. «Acqua, luce e gas si pagano senza alcun riguardo al reddito della famiglia e al numero dei suoi componenti. Prendiamo l’acqua. Il single benestante che vive da solo consuma poco e paga i metri cubi consumati secondo la tariffa più bassa, addirittura sottocosto. Noi, che consumiamo acqua in sette, rientriamo in scaglioni più alti, con tariffe più che proporzionali all’aumento del consumo. Ciascuno di noi sette, però, avrebbe il diritto di ricevere la stessa quantità di acqua sottocosto che riceve il single. È giusto penalizzare chi esagera con i consumi, ma perché io, con i miei cinque figli, devo pagare come uno sprecone quando sto attento alla singola goccia che esce dai rubinetti?». Il discorso si può replicare per il consumo di energia elettrica, per il quale è aperto un confronto con l’Autorità per l’energia. «A Brescia il Comune ha riconosciuto che a parità di consumi elettrici, una famiglia di 7 persone paga il 25 per cento in più rispetto a 7 single. E ha concesso uno sconto del 25 per cento sulle bollette. Sono iniziative locali, però. Meglio sarebbe una legge nazionale che valga per tutti». Per l’Ici, qualcosa si muove, con i 2 miliardi di euro di sgravi per la prima casa che il governo sta pensando di introdurre in un decreto (il "pacchetto casa"), sotto forma di detrazioni a seconda del numero dei figli. Ma ogni giorno, per Mario Sberna, è una battaglia. Anche il sabato, quando per andare al cinema tutti insieme svuota il portafogli. |
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