Sinistra Europea



Cantieri Sociali Molise con la Sinistra Europea

Con attenzione ed interesse abbiamo seguito e positivamente accolto la
proposta di rilanciare, attraverso la costituzione di Sinistra Europea, il
tema della costruzione di uno spazio politico aperto e includente capace di
far incontrare ed interagire le diverse esperienze che hanno segnato il
ciclo di mobilitazioni da Genova in poi. Ciò che apprezziamo del percorso
insito in Sinistra Europea è la nascita di uno spazio che si ponga la sfida
ambiziosa di sperimentare la strada di una innovazione che vada oltre le
forme tradizionali dell´organizzazione e della partecipazione politica. Del
resto, la nascita del movimento dei movimenti - che ha scelto di combattere
in mille diversi modi la globalizzazione neoliberista, la violenza della
guerra globale permanente, la negazione dei diritti sociali e di
cittadinanza - ha messo radicalmente in discussione le rigide
compartimentazioni novecentesche mostrando come abbia poco senso parlare
ancora di battaglie sindacali da una parte, di movimenti dall´altro, di
iniziativa politica come fosse altro ancora. La tendenza (e la necessità)
sempre più evidente sta nella compenetrazione di queste categorie dentro
forme inedite, dirompenti e coinvolgenti di azione collettiva.
Se è vero che queste dicotomie novecentesche (politico/sociale,
partito/sindacato, avanguardie/masse, alternativa/antagonismo,
intellettuali/militanti) si sgretolano sotto i colpi di una
riappropriazione dal basso dell´agire collettivo, è anche vero che allo
stato attuale stentano ancora ad emergere nuovi istituti di partecipazione,
rappresentanza e democrazia diretta. Un percorso in via di elaborazione e
maturazione che spesso trova inadeguatezze e ostacoli proprio nei soggetti
tradizionali della partecipazione e della rappresentanza - i partiti, i
sindacati, le grandi organizzazioni sociali - i quali rifiutano di mettere
in discussione sé stessi, nel tentativo di preservare i propri apparati e
le proprie forme di organizzazione che appaiono sempre più burocratizzate.
È indubbio che le realtà di movimento devono ancora riuscire a strutturare
meccanismi di autorganizzazione e democrazia diretta, tuttavia vi sono
segnali che attraversano nel profondo la società e confermano la validità
del percorso in atto. Pensiamo alle lotte che in questi anni hanno
attraversato il Molise e che ponevano con forza la questione della
riappropriazione dal basso dei processi decisionali, del futuro e del
destino del proprio territorio. Pensiamo alla straordinaria partecipazione
popolare (da tutti temuta e da nessuno preventivata) che si è avuta in
occasione delle primarie del 16 ottobre scorso.
Che fare, allora? Non si tratta banalmente del fatto che i movimenti si
devono "buttare" in politica, ma piuttosto che i movimenti devono
riappropriarsi della politica, smontando e ricostruendo la cornice, le
categorie e il senso stesso dell´azione e della partecipazione collettiva.
Una riappropriazione politica che non è più la semplice delega ai
professionisti, ma piuttosto un vissuto e una pratica quotidiana che oggi
rappresenta l´unico antidoto contro la degenerazione degli istituti della
democrazia rappresentativa.
Ora a noi sembra che la proposta che passa attraverso Sinistra Europea pone
una prima risposta a questa carenza, apre uno spazio, offre un elemento
necessario anche se né definitivo né sufficiente. In questo senso
esprimiamo apprezzamento alla posizione assunta da Rifondazione Comunista
di sostenere questo percorso, di aprire momenti di interlocuzione, di
riconoscere pari dignità ai soggetti coinvolti. A differenza degli altri
partiti che hanno sempre interpretato i movimenti come una minaccia
ricorrente, Rifondazione Comunista ha sempre visto in essi una possibile
leva per cambiare il mondo e, in questo senso, si è assunto l´onere di
mettere in discussione anche sé stessa.
Questa apertura è senz´altro un´interessante novità nello stagnante quadro
politico. Si tratta ora di costruire un percorso che sciolga  il nodo
irrisolto del rapporto tra i movimenti e la politica o, per essere più
precisi, tra partiti, movimenti e rappresentanza politica. La scelta di
Rifondazione di cedere una quota della sua decisionalità e della
rappresentanza ad uno spazio politico "oltre" il partito stesso offre uno
spazio inedito di sperimentazione politica, di una possibile fuoriuscita a
sinistra capace di misurarsi anche sul terreno delle forme tradizionali
della rappresentanza.
Ora tocca ai movimenti, alle reti, alle diverse soggettività incrociare,
verificare e valorizzare questa disponibilità, per darne sostanza, perché
essa diventi il trampolino di lancio per la ridefinizione più complessiva
del rapporto tra politica e movimenti.
Una importante verifica e conferma di tale percorso ci sarà in occasione
del primo incontro nazionale della costituenda Sinistra Europea. Incontro
che si terrà a Roma il prossimo 22 dicembre ed al quale Cantieri Sociali
Molise è stato chiamato a partecipare con un invito proveniente
direttamente da Fausto Bertinotti. Dopo tale appuntamento annunciamo sin
d´ora un forum che si terrà in Molise entro la metà del prossimo gennaio.