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Sinistra Europea
- Subject: Sinistra Europea
- From: Cantieri Sociali <cantierisocialimolise at yahoo.it>
- Date: Thu, 15 Dec 2005 16:18:17 +0100
Cantieri Sociali Molise con la Sinistra Europea Con attenzione ed interesse abbiamo seguito e positivamente accolto la proposta di rilanciare, attraverso la costituzione di Sinistra Europea, il tema della costruzione di uno spazio politico aperto e includente capace di far incontrare ed interagire le diverse esperienze che hanno segnato il ciclo di mobilitazioni da Genova in poi. Ciò che apprezziamo del percorso insito in Sinistra Europea è la nascita di uno spazio che si ponga la sfida ambiziosa di sperimentare la strada di una innovazione che vada oltre le forme tradizionali dell´organizzazione e della partecipazione politica. Del resto, la nascita del movimento dei movimenti - che ha scelto di combattere in mille diversi modi la globalizzazione neoliberista, la violenza della guerra globale permanente, la negazione dei diritti sociali e di cittadinanza - ha messo radicalmente in discussione le rigide compartimentazioni novecentesche mostrando come abbia poco senso parlare ancora di battaglie sindacali da una parte, di movimenti dall´altro, di iniziativa politica come fosse altro ancora. La tendenza (e la necessità) sempre più evidente sta nella compenetrazione di queste categorie dentro forme inedite, dirompenti e coinvolgenti di azione collettiva. Se è vero che queste dicotomie novecentesche (politico/sociale, partito/sindacato, avanguardie/masse, alternativa/antagonismo, intellettuali/militanti) si sgretolano sotto i colpi di una riappropriazione dal basso dell´agire collettivo, è anche vero che allo stato attuale stentano ancora ad emergere nuovi istituti di partecipazione, rappresentanza e democrazia diretta. Un percorso in via di elaborazione e maturazione che spesso trova inadeguatezze e ostacoli proprio nei soggetti tradizionali della partecipazione e della rappresentanza - i partiti, i sindacati, le grandi organizzazioni sociali - i quali rifiutano di mettere in discussione sé stessi, nel tentativo di preservare i propri apparati e le proprie forme di organizzazione che appaiono sempre più burocratizzate. È indubbio che le realtà di movimento devono ancora riuscire a strutturare meccanismi di autorganizzazione e democrazia diretta, tuttavia vi sono segnali che attraversano nel profondo la società e confermano la validità del percorso in atto. Pensiamo alle lotte che in questi anni hanno attraversato il Molise e che ponevano con forza la questione della riappropriazione dal basso dei processi decisionali, del futuro e del destino del proprio territorio. Pensiamo alla straordinaria partecipazione popolare (da tutti temuta e da nessuno preventivata) che si è avuta in occasione delle primarie del 16 ottobre scorso. Che fare, allora? Non si tratta banalmente del fatto che i movimenti si devono "buttare" in politica, ma piuttosto che i movimenti devono riappropriarsi della politica, smontando e ricostruendo la cornice, le categorie e il senso stesso dell´azione e della partecipazione collettiva. Una riappropriazione politica che non è più la semplice delega ai professionisti, ma piuttosto un vissuto e una pratica quotidiana che oggi rappresenta l´unico antidoto contro la degenerazione degli istituti della democrazia rappresentativa. Ora a noi sembra che la proposta che passa attraverso Sinistra Europea pone una prima risposta a questa carenza, apre uno spazio, offre un elemento necessario anche se né definitivo né sufficiente. In questo senso esprimiamo apprezzamento alla posizione assunta da Rifondazione Comunista di sostenere questo percorso, di aprire momenti di interlocuzione, di riconoscere pari dignità ai soggetti coinvolti. A differenza degli altri partiti che hanno sempre interpretato i movimenti come una minaccia ricorrente, Rifondazione Comunista ha sempre visto in essi una possibile leva per cambiare il mondo e, in questo senso, si è assunto l´onere di mettere in discussione anche sé stessa. Questa apertura è senz´altro un´interessante novità nello stagnante quadro politico. Si tratta ora di costruire un percorso che sciolga il nodo irrisolto del rapporto tra i movimenti e la politica o, per essere più precisi, tra partiti, movimenti e rappresentanza politica. La scelta di Rifondazione di cedere una quota della sua decisionalità e della rappresentanza ad uno spazio politico "oltre" il partito stesso offre uno spazio inedito di sperimentazione politica, di una possibile fuoriuscita a sinistra capace di misurarsi anche sul terreno delle forme tradizionali della rappresentanza. Ora tocca ai movimenti, alle reti, alle diverse soggettività incrociare, verificare e valorizzare questa disponibilità, per darne sostanza, perché essa diventi il trampolino di lancio per la ridefinizione più complessiva del rapporto tra politica e movimenti. Una importante verifica e conferma di tale percorso ci sarà in occasione del primo incontro nazionale della costituenda Sinistra Europea. Incontro che si terrà a Roma il prossimo 22 dicembre ed al quale Cantieri Sociali Molise è stato chiamato a partecipare con un invito proveniente direttamente da Fausto Bertinotti. Dopo tale appuntamento annunciamo sin d´ora un forum che si terrà in Molise entro la metà del prossimo gennaio.
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