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Lettera di due genitori per la figlia morta di RU486
- Subject: Lettera di due genitori per la figlia morta di RU486
- From: "associazione Amici di Lazzaro" <associazioneamicidilazzaro at yahoo.it>
- Date: Wed, 16 Nov 2005 19:57:22 +0100
Lettera di due genitori per la figlia morta di RU486 Nessuno ha saputo salvare Holly, 17 anni. Ritirate quella pillola Quando Holly Patterson si è sentita male, i genitori erano all'oscuro del fatto che si fosse rivolta all'Ippf per abortire. Secondo le leggi della California, una minorenne (Holly aveva allora 17 anni) non può partecipare a una gita scolastica senza il consenso dei genitori, ma può abortire in perfetta solitudine, senza comunicarlo a chi è responsabile per lei. Holly aveva scelto (o le era stato suggerito) l'aborto chimico. Forse avrà pensato che fosse più facile, come si sente dire; soprattutto avrà pensato che così poteva tornare a casa subito. Nella sua stanza, da sola, ha ingerito la seconda pillola, il misoprostol, e subito dopo sono cominciati i dolori. La sua agonia si è conclusa in clinica, dietro una tenda che la isolava, mentre la famiglia, impotente e sconvolta, ancora faticava a capire quello che stava succedendo. I genitori di Holly, però, non si sono rassegnati, e non solo hanno iniziato una dura lotta per mettere fuori legge la RU486, ma il 6 novembre 2003 hanno scritto una lettera aperta ai media, in cui raccontano la loro storia e denunciano la pericolosità dell'aborto chimico. Gentili signori e signore, il rapporto dell'Alameda County Coroner ha ratificato la verità che già sapevamo. Holly è morta a causa di un aborto chimico provocato dalla RU486. Non esistono rimedi veloci o pillole magiche per interrompere una gravidanza. La nostra famiglia, gli amici, la nostra comunità è profondamente addolorata, e per sempre segnata dalla morte, tragica ed evitabile, di Holly (.). Holly era una ragazza forte, intelligente, in buona salute, che è rimasta vittima di un processo che l'ha perduta, a cominciare dall'uomo di 24 anni che ha avuto con lei rapporti non protetti, l'ha messa incinta, e ha collaborato a mantenere segreti la sua gravidanza e il suo aborto. In questa cospirazione del silenzio, la sicurezza di Holly è stata affidata alla pillola approvata dalla Fda e somministrata dalla Ippf al pronto soccorso del Valley Care Medical Center, dove le hanno dato antidolorifici, mandandola a casa. Sabato e domenica Holly si è lamentata di dolori gravi e di crampi, permettendoci di confortarla ma senza dirci cosa realmente era accaduto. Il 7 settembre 2003 alle 17 ha ceduto allo shock settico ed è morta. Holly non era una ragazza sola, disamata, senza protezione o appoggio; aveva una grande famiglia disposta ad aiutarla, nella sua breve vita e nella sua tragica morte. Adesso possiamo ricordarla e dividere la memoria dei suoi scintillanti occhi azzurri, del suo sorriso coinvolgente, della sua determinazione e della sua grazia gentile, che sollecitava il nostro naturale istinto di proteggerla e amarla, ma non riusciremo più a dimenticare i suoi ultimi momenti, quando era troppo debole per parlare e poteva appena stringerci la mano, in risposta ai nostri incoraggiamenti (.). Come genitori, non possiamo permettere che la morte orribile della nostra bellissima Holly avvenga invano. La Fda ha fallito nella sua missione di assicurare che la RU486 sia un farmaco abortivo sicuro (.) La RU486 non dovrebbe nemmeno costituire un'occasione di divisione tra "Pro Choice" e "Pro Life", tra chi è per la vita e chi è per la scelta: il primo problema dovrebbe essere la salute e il benessere dei nostri figli e delle giovani donne. Noi speriamo che tutti i genitori imparino dalla tremenda morte di Holly e dalla nostra perdita. Secondo i laboratori Danco, che distribuiscono la pillola abortiva, la RU486 fallisce nel 7/8 per cento dei casi. Più di un anno fa la Fda ha ricevuto 400 rapporti su reazioni negative al farmaco, inclusi numerosi decessi. Holly dunque è soltanto un'altra vittima, sottoposta a un inaccettabile rischio, grazie a un farmaco che ha significativi tassi di fallimento. Chiediamo che il commissario della Fda Mark Mc Clellan e il segretario della Human Services Tommy Thompson tolgano immediatamente la RU486 dal mercato, e che si svolga un'inchiesta esauriente, prima che altri genitori soffrano e altre donne muoiano. Oltre ai pericoli connessi al farmaco, crediamo che le strutture sanitarie non siano pienamente preparate a valutare e trattare i pazienti in situazioni di emergenza dovute a complicanze da pillola abortiva. Holly è stata due volte in ospedale ed è morta 20 minuti prima dell'appuntamento con i medici previsto dalla Ippf. Abbiamo perso nostra figlia, Holly, ma crediamo di poter almeno aiutare ad evitare che terribili tragedie come la nostra colpiscano altre famiglie. La memoria e lo splendore di Holly vive nei nostri cuori, tra i familiari e gli amici, e nel nostro impegno.Monty e Helen Patterson
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