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Roma, 10 novembre Inaugurazione mostra fotografica "Sacco & Vanzetti, un errore capitale"

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COMUNICATO STAMPA
CS131-2005

A ROMA IL 10 NOVEMBRE SI INAUGURA LA MOSTRA FOTOGRAFICA 'SACCO & VANZETTI.
UN ERRORE CAPITALE' A FAVORE DI AMNESTY INTERNATIONAL

'Rammenta sempre Dante, nel gioco occasionale della felicita' di non
tenerla tutta per te, aiuta i perseguitati e le vittime perche' sono
questi gli amici migliori. Nella lotta della vita, troverai cosi' molto di
piu' e sarai rinato.'
(Lettera di Nicola Sacco al figlio di Vanzetti, Dante. Prigione di Stato
del Massachussetts, 23 agosto 1927)

Giovedi' 10 novembre a Roma, alle ore 18 presso la sede di Photomovie (via
della Paglia, 33a) verra' inaugurata la mostra fotografica 'Sacco &
Vanzetti. Un errore capitale', realizzata da Fabrizio de Blasio a favore
di Amnesty International.

L'ingresso alla mostra e' libero e il ricavato della vendita delle foto
verra' devoluto ad Amnesty International. La mostra in seguito sara'
esposta presso la 'Libreria del Cinema' (via dei Fienaroli, 31/d, Roma).

Le 46 immagini sono state scattate sul set della fiction 'Sacco &
Vanzetti' prodotto dalla Titanus, in onda il 13 e 14 novembre su canale 5,
per la regia di Fabrizio Costa, con Sergio Rubini, Ennio Fantastichini e
Anita Caprioli. Le immagini di Fabrizio de Blasio verranno esposte con
l'integrazione di 10 cartelli esplicativi sul tema della pena di morte a
cura di Amnesty International.

Il 23 agosto 1927 Nicola Sacco e Bartolomeo Vanzetti, due emigranti
italiani accusati di aver ucciso due persone durante una rapina,
nonostante prove evidenti della loro innocenza, vennero messi a morte
negli Usa.

Quasi ottant'anni dopo, nonostante i progressi mondiali verso
l'abolizione, la pena di morte continua a essere applicata in decine di
Stati. A fine novembre, negli Usa verra' eseguita la 1000 condanna a morte
dal 1976, anno della reintroduzione della pena capitale.

La mostra viene inaugurata nel decimo anniversario dell'impiccagione di
Ken Saro Wiwa, scrittore e ambientalista nigeriano, messo a morte il 10
novembre 1995 insieme ad altri otto attivisti per i diritti umani per
essersi opposto alla devastazione del suo territorio da parte delle
compagnie petrolifere.

FINE DEL COMUNICATO
Roma, 8 novembre 2005

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste:
Amnesty International Italia - Ufficio stampa
Tel. 06 4490224 - cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it




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