TLC, Cortiana:"Non permetteremo che Telecom Italia diventi il padrone di



SENATO DELLA REPUBBLICA
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COMUNICATO STAMPA

TLC, Cortiana:”Non permetteremo che Telecom Italia diventi il padrone di
Internet”

“Sono molto preoccupato: da un lato le proposte commerciali per la banda
larga, come Alice Flat, di Telecom Italia non sono replicabili dai
concorrenti, con la scusa di una sperimentazione che coinvolge la larga
parte degli utenti flat italiani, al punto che ormai quella societa’
detiene piu’ del 73% del mercato delle ADSL. Dall’altro l’Autorità Garante
sulle Telecomunicazioni rivede il sistema attraverso il quale chi ha il
possesso dei cavi di rame, Telecom, deve metterli a disposizione degli
altri soggetti, creando cosi’ due effetti problematici: la fase di
transizione, di 4 o 6 mesi, e’ una specie di terra di nessuno, e in questi
mesi i concorrenti dell’operatore dominante rischiano concretamente il
fallimento, e per di piu’ nessuno sa se il nuovo sistema ridurra il
monopolio o lo aggravera’.” Ha dichiarato il Sen. Cortiana nel corso
dell’inaugurazione della Business Factory di I.Net, nel corso di un
dibattito con il Ministro delle Telecomunicazioni Landolfi e il Presidente
Formigoni.

“E’ una situazione intollerabile. Non solo la banda larga non raggiunge
una parte vasta del Paese, lasciando i cittadini e le imprese fuori dalla
rivoluzione digitale, perche’ garantire questo diritto non e’ profittevole
per Telecom, non solo le nostre tariffe sono altissime se paragonate al
resto d’Europa, ma oggi corriamo il rischio che il poderoso incumebent
diventi un vero e proprio monopolista. Per risolvere questo stato di cose,
che inficia pesantemente la competitivita’ nazionale, serve un salto di
cultura politica italiana: serve riconoscere che le reti e le
infrastrutture sono un vero e proprio commons, e solo sulla base di questo
principio puo’ esserci una effettiva liberalizzazione. A noi Verdi sembra
che la soluzione piu’ ragionevole sia quella della nazionalizzazione della
rete, per il suo carattere di bene pubblico. Ma siamo disponibili a
valutare alternative concrete che liberalizzino davvero il mercato: o si
procede alla divisione dell’azienda tra la parte della rete e quella
dell’offerta commerciale, come si è fatto nel corso delle privatizzazioni
dell’energia o delle ferrovie, o, come avviene in Gran Bretagna si crea
una Autorità specificamente deputata a garantire l’accesso alla rete a
tutti i diversi provider. Quello che non si puo’ assolutamente fare è
lasciare le cose come stanno ora, con un operatore che soffoca il mercato
e la concorrenza, non garantisce l’accesso ai cittadini, impone tariffe
inaccettabili. Spero che il Ministro Landolfi, rispondendo
all’interrogazione che ho depositato, capisca la gravita’ del momento.”
Conclude il Sen. Cortiana.




Roma 28/11/2005