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TLC, Cortiana:"Non permetteremo che Telecom Italia diventi il padrone di
- Subject: TLC, Cortiana:"Non permetteremo che Telecom Italia diventi il padrone di
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- Date: Mon, 28 Nov 2005 18:33:45 +0100
SENATO DELLA REPUBBLICA
___.___ COMUNICATO STAMPA TLC, Cortiana:”Non permetteremo che Telecom Italia diventi il padrone di Internet” “Sono molto preoccupato: da un lato le proposte commerciali per la banda larga, come Alice Flat, di Telecom Italia non sono replicabili dai concorrenti, con la scusa di una sperimentazione che coinvolge la larga parte degli utenti flat italiani, al punto che ormai quella societa’ detiene piu’ del 73% del mercato delle ADSL. Dall’altro l’Autorità Garante sulle Telecomunicazioni rivede il sistema attraverso il quale chi ha il possesso dei cavi di rame, Telecom, deve metterli a disposizione degli altri soggetti, creando cosi’ due effetti problematici: la fase di transizione, di 4 o 6 mesi, e’ una specie di terra di nessuno, e in questi mesi i concorrenti dell’operatore dominante rischiano concretamente il fallimento, e per di piu’ nessuno sa se il nuovo sistema ridurra il monopolio o lo aggravera’.” Ha dichiarato il Sen. Cortiana nel corso dell’inaugurazione della Business Factory di I.Net, nel corso di un dibattito con il Ministro delle Telecomunicazioni Landolfi e il Presidente Formigoni. “E’ una situazione intollerabile. Non solo la banda larga non raggiunge una parte vasta del Paese, lasciando i cittadini e le imprese fuori dalla rivoluzione digitale, perche’ garantire questo diritto non e’ profittevole per Telecom, non solo le nostre tariffe sono altissime se paragonate al resto d’Europa, ma oggi corriamo il rischio che il poderoso incumebent diventi un vero e proprio monopolista. Per risolvere questo stato di cose, che inficia pesantemente la competitivita’ nazionale, serve un salto di cultura politica italiana: serve riconoscere che le reti e le infrastrutture sono un vero e proprio commons, e solo sulla base di questo principio puo’ esserci una effettiva liberalizzazione. A noi Verdi sembra che la soluzione piu’ ragionevole sia quella della nazionalizzazione della rete, per il suo carattere di bene pubblico. Ma siamo disponibili a valutare alternative concrete che liberalizzino davvero il mercato: o si procede alla divisione dell’azienda tra la parte della rete e quella dell’offerta commerciale, come si è fatto nel corso delle privatizzazioni dell’energia o delle ferrovie, o, come avviene in Gran Bretagna si crea una Autorità specificamente deputata a garantire l’accesso alla rete a tutti i diversi provider. Quello che non si puo’ assolutamente fare è lasciare le cose come stanno ora, con un operatore che soffoca il mercato e la concorrenza, non garantisce l’accesso ai cittadini, impone tariffe inaccettabili. Spero che il Ministro Landolfi, rispondendo all’interrogazione che ho depositato, capisca la gravita’ del momento.” Conclude il Sen. Cortiana. Roma 28/11/2005 |
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