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Usa: diffusi in tutto il paese maltrattamenti e abusi della polizia contro le persone Lgbt
- Subject: Usa: diffusi in tutto il paese maltrattamenti e abusi della polizia contro le persone Lgbt
- From: press at amnesty.it
- Date: Thu, 22 Sep 2005 20:07:57 +0200
# Questa lista per la distribuzione delle informazioni # e' gestita dalla Sezione Italiana di Amnesty International. # Questo messaggio viene elaborato e inviato automaticamente. Si # prega di non rispondere a questo messaggio di e-mail in quanto non # vengono controllate eventuali risposte inviate al relativo indirizzo COMUNICATO STAMPA CS109-2005 USA: DIFFUSI IN TUTTO IL PAESE I MALTRATTAMENTI E GLI ABUSI DELLA POLIZIA NEI CONFRONTI DELLE COMUNITA' DI LESBICHE, GAY, BISESSUALI E TRANSESSUALI, RIVELA AMNESTY INTERNATIONAL 'I poliziotti non ci sono per servire; ma per essere servitiŠ ogni notte mi portano in un vicolo e mi fanno scegliere tra fare sesso o andare in prigione.' (una nativa americana transessuale, intervistata da Amnesty International a Los Angeles) Nel piu' esauriente rapporto di questo genere sinora prodotto, Amnesty International rivela che il maltrattamento e l'abuso di persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali (Lgbt) da parte della polizia negli Usa e' ampiamente diffuso in tutto il territorio nazionale e resta largamente incontrollato a causa di linee di condotta e pratiche scarsamente divulgate, indefinite, non applicate o inesistenti. 'In tutto il paese, le persone lesbiche, gay, bisessuali e transessuali soffrono le ingiustizie della discriminazione, inganni e abusi verbali, percosse brutali e violenze sessuali ad opera di chi e' responsabile della loro protezione: la polizia' ha dichiarato William F. Schulz, direttore esecutivo della Sezione Statunitense di Amnesty International. 'Alcune persone, fra cui transessuali, persone di colore e giovani, soffrono in maniera sproporzionata, soprattutto nei casi in cui la poverta' rischia di farli restare senza fissa dimora, vulnerabili allo sfruttamento e meno capaci di attrarre l'attenzione del pubblico e ottenere accurate indagini ufficiali. Sono penose queste situazioni in cui la polizia abusa del proprio potere per infliggere sofferenza piuttosto che prevenirla'. Nel rapporto di oltre 150 pagine intitolato Stonewalled: police abuse and misconduct against lesbian, gay, bisexual and transgender people in the United States, Amnesty International si concentra su quattro citta' - Chicago, Los Angeles, New York e San Antonio - e indaga sui 50 maggiori dipartimenti di polizia del paese, come quello di Washington D.C., sulle politiche e pratiche riguardanti le persone Lgbt, includendo informazioni raccolte grazie ad alcune centinaia di interviste e testimonianze. Le conclusioni di Amnesty International indicano chiaramente che esiste un elevato livello di cattiva condotta e abuso da parte della polizia nei confronti dei transessuali e di tutte le persone Lgbt di colore, giovani, immigrati, senza fissa dimora e operatrici del sesso. A volte, la sola percezione che qualcuno e' gay o lesbica provoca aggressioni verbali o fisiche. Fra i maltrattamenti e gli abusi documentati nel rapporto, figurano il rafforzamento di leggi mirate e discriminatorie contro le persone Lgbt, come i regolamenti morali o della 'qualita' della vita'; l'identificazione in particolare delle transessuali come operatrici del sesso; gli abusi verbali; le pacche inopportune e le perquisizioni; il fallimento nella protezione delle persone Lgbt trattenute nelle celle di custodia; la risposta inappropriata o il fallimento in caso di chiamate per crimini d'odio o abusi domestici; le molestie sessuali e gli abusi, incluso lo stupro; gli abusi fisici, che a volte equivalgono a tortura o maltrattamento. Sebbene sia impossibile ottenere statistiche accurate, lo studio di Amnesty International mostra che le persone transessuali, in particolare le donne e i giovani, soffrono in maniera sproporzionata. Secondo quanto riferito, una vasta percentuale di transessuali e' disoccupata o sottoccupata, cio' rende queste persone maggiormente a rischio di restare senza fissa dimora o di incorrere in situazioni che le espongano alle indagini accurate e all'abuso della polizia. D'altra parte, il 72% dei dipartimenti che ha risposto alla ricerca di Amnesty ha dichiarato di non possedere linee di condotta specifiche per interagire con i transessuali. Amnesty International ha accolto favorevolmente le iniziative adottate da alcuni dipartimenti per migliorare le proprie procedure. La stazione di West Hollywood del dipartimento dello sceriffo di Los Angeles e' dotata di una commissione consultiva per gay e lesbiche aperta al pubblico, permette alla polizia di conoscere le preoccupazioni della comunita'. Inoltre, la municipalita' di West Hollywood ha istituito una task force per i transessuali che indirizza le linee di condotta. A Washington D.C. l'Unita' di collegamento per i gay e le lesbiche (Gllu) e' composta da quattro agenti a tempo pieno e dieci volontari e il capo dell'Unita', il sergente Brett Parson, riporta direttamente al capo della polizia. La Gluu e' anche coinvolta negli sforzi che il dipartimento compie nel campo della formazione. Tuttavia, il rapporto di Amnesty International dimostra come nonostante tali iniziative, i dipartimenti di polizia in tutto il territorio nazionale debbano fare molto di piu' per proteggere le persone Lgbt. Questo e' quanto emerso dalle risposte alla ricerca di Amnesty International sulle linee di condotta e pratiche della polizia riguardanti le persone Lgbt. Dei 29 dipartimenti che hanno risposto all'indagine, solo il 31% ha istruito i propri agenti su come perquisire una persona transessuale; i due terzi (66%) ha riferito di fornire formazione sui crimini d'odio contro le persone Lgbt e sebbene molti dipartimenti prevedano la formazione riguardo alle violenze sessuali (86%), circa la meta' (52%) non include temi specifici sulle persone Lgbt. 'Gli agenti di polizia sono assunti per proteggere e servire tutte le loro comunita', non solo quelle che loro ritengono degne,' ha affermato Michael Heflin, direttore del programma OUTfront della Sezione Statunitense di Amnesty International, che si occupa dei diritti umani delle persone Lgbt. 'Ogni essere umano, senza eccezione, ha il diritto di vivere libero dalla discriminazione e dall'abuso, ma le persone LGBT in tutto il paese hanno paura di denunciare crimini d'odio o altri abusi agli agenti di polizia, che a volte risultano essere gli stessi autori dei crimini. Se non possiamo contare sul rafforzamento della legge per dare l'esempio, i crimini d'odio e la discriminazione continueranno a prosperare in un paese che d'altronde ha fatto pochi progressi nella lotta per i diritti delle persone Lgbt'. Secondo il diritto internazionale, ad ognuno, senza distinzione per l'orientamento sessuale, l'identita' o espressione di genere, deve essere garantito il pieno godimento dei propri diritti civili, politici, economici, sociali e culturali. Gli Usa sono uno Stato parte sia della Convenzione internazionale per i diritti civili e politici, il principale trattato internazionale che identifica i diritti fondamentali, come la liberta' dall'arresto arbitrario, dalla detenzione, dalla tortura e dal trattamento crudele, inumano e degradante, della Convenzione contro la tortura e della Convenzione per l'eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale. Anche la Sezione Italiana di Amnesty International, che da anni si adopera per combattere gravi violazioni del diritto alla liberta' dalla discriminazione e per la tutela dei diritti delle persone Lgbt, partecipa alla sensibilizzazione dell'opinione pubblica sui maltrattamenti della polizia negli Usa, con specifici appelli e azioni. FINE DEL COMUNICATO Roma, 22 settembre 2005 Il rapporto Stonewalled: police abuse and misconduct against lesbian, gay, bisexual and transgender people in the United States e' disponibile in lingua inglese agli indirizzi: http://www.amnesty.org/ e http://www.amnestyusa.org/ Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Amnesty International Italia - Ufficio stampa Tel. 06 4490224, cell. 348-6974361, e-mail: press at amnesty.it # Le comunicazioni effettuate per mezzo di Internet non sono affidabili e # pertanto Amnesty International non si assume responsabilita' legale per i # contenuti di questa mail e di eventuali allegati. 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