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" Vi garantiamo la sicurezza del vostro TFR nei fondi pensione "
- Subject: " Vi garantiamo la sicurezza del vostro TFR nei fondi pensione "
- From: "Infoslai" <infoslai at fastwebnet.it>
- Date: Sun, 20 Feb 2005 22:17:25 +0100
" Vi garantiamo la sicurezza del vostro TFR nei fondi pensione " Recentemente per convincerci a versare nei fondi pensione il TFR hanno lanciato la promessa di garantire un rendimento comparabile con quello del TFR o quella di un rendimento minimo del 2,5% annuo se scegliamo di affidarci ad una gestione "prudenziale" dei nostri soldi. Che dovrebbero essere investiti, senza rischi (?), principalmente in "obbligazioni", ma non in azioni. Le obbligazioni (in inglese bond) sono un certificato emesso o da uno stato o da un ente pubblico o da una banca o da un'azienda, i quali promettono di pagare un determinato interesse sul denaro che hanno ricevuto in prestito e di restituire il capitale ricevuto alla scadenza del certificato. Si emettono obbligazioni perché si ha bisogno di soldi. Oggi il costo del denaro è circa il 2% e le grandi aziende possono ottenere anche prestiti a tassi oscillanti tra il 2,9% e il 3,5%. Aziende con più difficoltà (indebitate, con poco liquidità) devono pagare tassi fino al 7,5%. Si emettono obbligazioni per ottenere dei soldi se le banche non fanno ulteriori prestiti o chiedono tassi troppo alti. Ma anche se le banche ritengono di guadagnare di più e con più sicurezza incassando le commissioni della vendita delle obbligazioni piuttosto che anticipando i soldi. Addirittura certe aziende potrebbero essere spinte ad emettere obbligazioni per ripianare i loro debiti con le banche. Anche le obbligazioni sono comunque rischiose, perché chi le emette potrebbe avere difficoltà a restituire il prestito ricevuto. Infatti - Le società di revisione dei bilanci avevano passato al microscopio sia quelli della Cirio che della Parmalat, e le autorità di vigilanza finanziaria e borsistica avevano loro permesso di emettere obbligazioni. Poi c'è stato il crack di entrambe: i possessori delle loro obbligazioni hanno ora in mano della carta straccia. - L'Enron e tante altre società statunitensi hanno emesso obbligazioni (e altri tipi di titoli, molto più rischiosi) per importi di svariate volte superiori ai loro capitali. Molte di queste società, alla scadenza dei prestiti, non saranno in grado di restituire i soldi ricevuti. Se lo stato non interverrà a pagare questi indebitamenti, una nuova bolla speculativa è destinata a esplodere negli USA e a ripercuotersi sui mercati finanziari di tutto il mondo. - Anche le obbligazioni emesse dagli stati possono essere pericolose, come quelle dell'Argentina o della Russia. Ma anche uno stato che emette obbligazioni ritenute "sicure", può rischiare di essere coinvolto nei crack speculativi. Nella crisi finanziaria del 1987 venne coinvolto l'Ufficio Italiano Cambi (l'ente statale per il controllo dei movimenti della moneta nazionale con l'estero) che aveva acquisito quote del Long Term Capital management, un fondo non obbligazionario ad alto rendimento ma anche ad alto rischio. Il fallimento del fondo fu evitato con un intervento di 3,7 miliardi di dollari (di allora) effettuato da una serie di banche, coordinate dalla banca centrale degli USA. L' indebitamento dell'Ufficio Italiano Cambi in quest'operazione fu di 55 volte superiore il proprio patrimonio totale. Lo stato italiano ripianò il debito causato dai propri specialisti di alta finanza. Ci dicono che la "gestione prudenziale" di un fondo pensione non si butterà in operazioni ad alto rischio. Ma non vi è alcuna garanzia che non lo facciano invece gli emittenti delle obbligazioni nelle quali si butteranno. Insomma anche le obbligazioni possono essere ben rischiose Slai Cobas Se non desideri più ricevere nostri messaggi rispondici con un NO GRAZIE e sarai accontentato
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