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lotte dei lavoratori delle cooperative sociali appaltate dal Comune di Roma
- Subject: lotte dei lavoratori delle cooperative sociali appaltate dal Comune di Roma
- From: "lavoratoriinlotta" <lavoratoriinlotta at tiscali.it>
- Date: Fri, 14 Jan 2005 18:01:20 +0100
Subject: operatori Conforto sotto l'assessorato pol.sociali > > > licenziamenti, ritardi delle retribuzioni, mobbing, arricchimento > privatistico > con le risorse pubbliche, precarietà...sono gli ingredienti della ricetta > del privato sociale, propinataci ogni giorno della nostra vita. i casi di > cooperative sociali che costringono il personale lavorativo alla miseria > totale crescono sempre di più, insieme alla volontà di lotta espressa > dagli/dalle > operatori/rici coinvolti/e. quello che segue è il volantino che abbiamo > distribuito quest'oggi agli operatori e alle operatrici della ccop.sociale > Conforto, le cui caratteristiche sono quelle accennate sopra! in questa > coop. è presente il Nidil-CGIL, ma i/le lavoratori/rici sono ormai stanchi > delle morbide posizioni cigielline, dei rapporti che legano questi > personaggi > agli enti locali, delle stette di mano, degli accordi di mediazione e al > ribasso che non portano a niente. > oggi lavoratori e lavoratrici hanno avuto un incontro presso l'asses0rato > alle politiche sociali per chiedere le revoca degli appalti gestiti dalla > Conforto...noi eravamo li a sostenere la lotta e a infondere il germe > dell'autorganizzazione! > nei giorni seguenti appoggeremo l'eventuale sciopero di cui operatori e > operatrici stanno discutendo. > cocittos > > Il vento sta cambiando (ma loro no?) > > Da qualche mese a questa parte il mondo della cooperazione è scosso da > percorsi vertenziali che interessano diverse cooperative (Casa dei Diritti > Sociali, Obiettivo 2000, Conforto,ecc.), vertenze che si sviluppano in > municipi > diversi, che adottano forme di lotta molteplici ma con uno stesso > denominatore > comune: il rispetto dei diritti di chi lavora! > In alcuni casi si tratta della richiesta di applicazione della delibera > 135, come hanno fatto le lavoratrici ed i lavoratori della Casa dei Diritti > Sociali addirittura occupando l'assessorato alle politiche sociali per 14 > ore, sostenuti dai lavoratori di altre cooperative. Questa delibera, che > sanziona le cooperative che non rispettano i parametri contrattuali, fino > all'esclusione dall'accreditamento e salvaguardando i posti di lavoro, non > è mai stata applicata nonostante le circonstanziate denuncie di più di un > lavoratore e l?apertura di diverse istruttorie riguardanti casi di chiara > violazione della citata delibera. > Prima gli assessori competenti si giustificavano dicendo che non c'era > un regolamento attuativo, ma ora che tale regolamento sta per essere > approvato, > le cose stentano a cambiare: nonostante tutto, il legame scellerato tra > Comune di Roma e terzo settore sembra non volersi sciogliere, a discapito > di chi sta alla base di questa piramide: operatori ed utenti. > Ma proprio operatori ed utenti della cooperativa Obiettivo 2000 ci hanno > fatto pervenire un segnale importantissimo: i beneficiari dei servizi > infatti > hanno protestato sotto il 6 municipio al culmine di uno sciopero di quattro > giorni organizzato dai/dalle lavoratori/rici in risposta ai forti ritardi > sui pagamenti, sostenendo le loro ragioni. > Poiché, tuttavia, molti casi simili si stanno moltiplicando, si può dire > con certezza che essi non sono il sintomo di qualcosa che non va, ma che > il sistema della cooperazione a Roma, nel caso fosse mai stato un sistema > valido, è un sistema da cambiare. > Non è soltanto un problema economico o di garanzie negate, ma un problema > strutturale che va dalla qualità dei servizi erogati, all'abuso di personale > precario, sfruttato e sottopagato, per arrivare allo stato di truffa > generalizzato > orchestrato dai vari dirigenti delle cooperative e al complice silenzio > degli organismi amministrativi. > Sul versante della precarietà, il caso degli AEC è emblematico: lavori > se mi serve, quando mi fa comodo e come dico io. Cioè la programmazione > non tiene affatto conto delle tue esigenze come lavoratore persona e spesso > neanche di quelle dell'utente, ma solo delle esigenze di profitto della > cooperativa...alla faccia degli scopi sociali. > Sul piano del rapporto tra privato sociale e Comune di Roma, ci chiediamo > per quanto tempo ancora possa durare questa farsa: in alcune cooperative > il dissesto economico si è raggiunto a seguito delle decine di vertenze > legali avviate dai lavoratori, vertenze che in alcuni casi hanno dilapidato > le risorse comuni mettendo in moto la catena pignoramenti-ritardi dei > pagamenti-fame!! > Queste cooperative, che hanno licenziato in modo ingiusto e selvaggio, > che non rispettano i contratti, che hanno perso cause legali e non sono > più in grado di retribuire in modo regolare gli/le operatori/rici, > continuano > ad essere accreditate! > > Ci stanno prendendo in giro: impediamolo!!! > Ci ingannano con promesse e bugie: smascheriamoli!!! > Sosteniamo ogni lotta dal basso ed autorganizzata!!! >
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