lettera per Ray Way con preghiera di massima diffusione
- Subject: lettera per Ray Way con preghiera di massima diffusione
- From: doriana at inventati.org
- Date: Fri, 14 Jan 2005 16:49:39 +0100 (CET)
- Importance: Normal
Il 13 gennaio verrà discusso al TAR del Lazio il diniego dato dal comune di Blera(VT) ad un'antenna di Rai Way alta 180 metri(centottanta)a onde medie,che poggerà su una struttura di 5000metri cubi di cemento,con potenza doppia a quella tristemente nota di Cesano (Radio Vaticana).. Tutto questo in una zona di interesse comunitario per il suo valore storico e paesaggistico riconosciuto dalla Regione Lazio e dal Ministero dell'Ambiente(è compresa nel SIC ,Siti di Interesse Comunitario). Questa opera mostruosa e gigantesca farà sentire i suoi effetti, per quanto riguarda l'inquinamento elettromagnetico per un raggio di almeno 12 chilometri. I suoi danni si ripercuoteranno pesantemente sulla salute dei cittadini,sull'ambiente e sull'economia locale incidendo negativamente sullo sviluppo dell'intera area della Tuscia. La popolazione ha subito reagito dando vita a un comitato a cui aderiscono anche parecchi sindaci dei comuni limitrofi e l'Università agraria, raccogliendo firme,circa 10mila,informando più gente possibile anche nei comuni vicini,aprendo un sito (www.forumetruria.it). Tutto questo lavoro è sfociato in una manifestazione a Viterbo di 5000 persone(notevole per questa città), che ha avuto risonanza solo sulla stampa locale. Eppure questa enorme costruzione andrebbe a rovinare una delle poche zone incontaminate in Italia e andrebbe a interessare molti comuni(circa tredici) tra Roma e Viterbo ,e la valle del Mignone. Non si puo' accettare l'imposizione di servitù ambientali -ecologiche sul territorio e si chiede il diritto alla salute per noi e per i nostri figli e uno sviluppo che tuteli e valorizzi la storia e la natura del nostro territorio. Pochissime fonti di informazione si stanno interessando a questa questione sebbene si sia divulgata la cosa ai mass media...vi prego quindi,vista l'urgenza e la gravità delle conseguenze sull'ambiente e sulla salute, di fare da cassa di risonanza a questa vicenda affinche'più gente possibile ne venga a conoscenza e questo scempio possa essere impedito,nonchè per dar coraggio a tutti quei cittadini che lottano affinchè il diritto alla salute e la fruibilità del territorio vengano prima di ogni altra cosa. Paola Petrelli Capranica VT
----- Original Message -----
From: gattomammone
Sent: Wednesday, January 12, 2005 3:31 PM
Subject: precisazione circa gestore della antenna di
Blera Il 13 gennaio verrà
discusso al TAR del Lazio il diniego dato dal comune di Blera(VT) ad un'antenna
di Rai Way alta 180 metri(centottanta)a onde medie,che poggerà su
una struttura di 5000metri cubi di cemento,con potenza doppia a quella
tristemente nota di Cesano (Radio Vaticana).. Tutto questo in una zona di
interesse comunitario per il suo valore storico e paesaggistico riconosciuto
dalla Regione Lazio e dal Ministero dell'Ambiente(è compresa nel SIC ,Siti di
Interesse Comunitario). Questa opera mostruosa e
gigantesca farà sentire i suoi effetti, per quanto riguarda l'inquinamento
elettromagnetico per un raggio di almeno 12 chilometri. I suoi
danni si ripercuoteranno pesantemente sulla salute dei cittadini,sull'ambiente e
sull'economia locale incidendo negativamente sullo sviluppo dell'intera area
della Tuscia. La popolazione ha subito
reagito dando vita a un comitato a cui aderiscono anche parecchi
sindaci dei comuni limitrofi e l'Università agraria, raccogliendo
firme,circa 10mila,informando più gente possibile anche nei comuni
vicini,aprendo un sito (www.forumetruria.it). Tutto questo lavoro è
sfociato in una manifestazione a Viterbo di 5000 persone(notevole per questa
città), che ha avuto risonanza solo sulla stampa locale. Eppure questa enorme
costruzione andrebbe a rovinare una delle poche zone incontaminate in Italia e
andrebbe a interessare molti comuni(circa tredici) tra Roma e Viterbo ,e la
valle del Mignone. Non si
puo' accettare l'imposizione di servitù ambientali -ecologiche sul
territorio e si chiede il diritto alla salute per noi e per
i nostri figli e uno sviluppo che tuteli e valorizzi la storia e la natura del
nostro territorio. Pochissime fonti di
informazione si stanno interessando a questa questione sebbene si sia
divulgata la cosa ai mass media...vi prego quindi,vista l'urgenza e
la gravità delle conseguenze sull'ambiente e sulla salute, di
fare da cassa di risonanza a questa vicenda affinche'più gente possibile ne
venga a conoscenza e questo scempio possa essere impedito,nonchè per dar
coraggio a tutti quei cittadini che lottano affinchè il diritto
alla salute e la fruibilità del territorio vengano prima di ogni altra
cosa. Paola Petrelli Capranica
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