Rutelli sulle spine, triciclo in affanno. cronaca della prima giornata dell'incontro dei movimenti



www.democrazialegalita.it  sta seguendo e partecipando all'incontro dei
movimenti a Roma. vi proponiamo la cronaca della 1° giornata dell'incontro
"facciamoci del bene", domani concluderemo la cronaca con il secondo giorno
e vi proporremo dei commenti.
Rutelli sulle spine, triciclo in affanno

a cura di Daniela Gaudenzi - presente per la redazione

 Roma, 10 gennaio 2004: quello di oggi era annunciato come un pomeriggio
tematico dedicato all'informazione, tema di per sè oltremodo incandescente,
ma la politica in senso stretto è ritornata dirompentemente alla ribalta,
forse oltre le intenzioni e le aspettative degli stessi organizzatori. Ha
cominciato Elio Veltri partendo dal commento odierno di Curzio Maltese a
scaldare gli animi della platea con i nudi dati sulla giustizia in Italia,
sui tempi dei processi e sulla legalità umiliata, dati sull'economia
illegale e criminale, e sui cento giorni che ogni anno si aggiungono alla
durata media di un processo. "Di questi argomenti è impossibile parlare con
gli esponenti del centro sinistra"  e conseguente la constatazione che "i
cittadini che votano per l'Ulivo contano meno di niente": è stato forse per
avere un processo per i  ricchi (con i noti esiti) e un processo per i
poveri - obiettivo in buona parte raggiunto prima della devastazione
berlusconiana- che gli elettori di centro sinistra avevano dato fiducia ai
loro candidati?



il contributo della nostra redazione alla discussione sul 10 e 11 gennaio

Intendiamo precisare la nostra posizione in quanto frutto di una analisi e
di un pensiero: noi crediamo che la politica sia una "nobile arte" quando
viene agita con regole e dignità per cui, ciò che è relativo alle future
elezioni europee dovrebbe, a parer nostro, tener conto delle peculiarità
dell'evento stesso. Non si può -e non si dovrebbe- lasciarsi tentare dalla
"mediaticità"  e dalla emergenza, ma dovremmo tentare di riportare
linguaggi e modi sul piano delle realistiche, e dignitose, convenzioni
politiche. Ci chiediamo: mirare all'unità per vincere contro Berlusconi
senza pensare, o soprassedendo, alle differenze filosofiche etiche e
politiche tra i soggetti che vorremmo uniti, non comporta una confusione
iniziale dannosa e pericolosa per gli assetti futuri? Poniamo in essere che
una lista unica allargata a tutte le componenti del centrosinistra vada in
Europa;  dove gli eletti siederanno? In quale schieramento? In quale gruppo?



e inoltre..........

Ma Tanzi paga perché si volta pagina davvero o perché non è l'inquilino di
palazzo Chigi?

Di Elio Veltri

La gravità del crack Parmalat è fuori discussione. La tempestività
dell'intervento della Sec americana la conferma, anche se le richieste al
magistrato di new York, per ora, sono abbastanza moderate. E' interessante
notare che nel documento ufficiale della Sec viene ricordato l'incontro di
Tanzi con i finanzieri e gli advisor che avrebbero dovuto occuparsi della
ristrutturazione del gruppo italiano . il 9 dicembre 2003 Calisto tanzi  ha
lascito di stucco i suoi interlocutori quando ha detto che i debiti
ammontavano a dieci milioni di dollari. A quel punto gli americani
nell'incontro del giorno successivo, per soli tecnici, hanno chiesto che le
cifre esposte in privato fossero rese pubbliche e avendo ricevuto un secco
no hanno deciso di interrompere i rapporti con Parmalat. Per evitare altri
disastri di grandi gruppi, nei quali la proprietà è passata di mano con
operazioni quantomeno discutibili e con il concorso dei governi di
centrosinistra e di centrodestra, è necessario riflettere sui comportamenti
delle forze politiche di maggioranza e di opposizione e sulle reali
intenzioni di riformare le istituzioni di vigilanza della governanza del
nostro capitalismo...

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Comunicato a cura di Roberta Anguillesi per www.democrazialegalita.it
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